Capitolo 22

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Guardo meglio ed era sangue..

Pino: o Alessia che succer?

Io: chiamate la dottoressa..

Detto ciò cado a terra e questa è l'ultima cosa che ricordo.

Pov Nad:

Io: ma che stamm aspettann, facciamo qualcosa!

Edo e Pino la presero in braccio e la portarono  in infermeria.

Appena arrivammo l'infermiera del carcere la prese e la portò dentro.

Io: famm trasi, song a meglj cumpagna soj!

Infermiera: non può entrare nessuno, piuttosto chiamate una guardia, ed ora lasciatemi fare il mio lavoro

Chiuse la porta ed eravamo tutti fuori, ad aspettarla.

Edo stava prendendo a pugni il muro, gaetano dava calci alle sedie, mentre io e pino cercavamo di calmarli.

Pino: e ja basta! Accussi non risolviamo nu cazz

Io: esatto, avimm sta calmi!

Ed in quel momento venne lino, per controllarci.

Lino: m spiegat che cazz è successo?!

Io: Alessia stava litigando cu Ciro, poco dopo ha cominciato ad uscire il sangue, non so da dove però

Mentre spiegavo cos'è successo a lino, uscì l'infermiera

Edo: allo? Che tiene?

Infermiera: la ragazza stava per avere un aborto può essere derivato dallo stress, sapete se le è successo qualcosa?

Gaetano: si, c'è nu strunz con cui litiga sempre

Inferniera: allora è per quello, sono riuscita a salvare sia lei che il bambino, ma è importantissimo che stia a riposo e che non abbia altro stress. Mi raccomando!

Pino: stia tranquilla, c penzamm nuj

Infermiera: ok, se volete potete entrare.

Entrammo e la vedemmo piangere mentre si accarezzava la pancia.

Alessia: sono contenta che siate qui

Edo: Ale, noi staremmo semp ca p te

Pov Alessia :

Mentre parlo e scherzo con i miei amici, in lontananza vedo una figura troppo familiare.

Ciro: Ale che è successo?

Io: hai anche il coraggio di venire qui?, se pensi che io ti perdonerò puoi andare via, dopo quello che hai fatto, non dovresti nemmeno stare qui!

Pino: mo basta, Alessia non deve stressarsi!

Gaetano: over, lasciamola da sola, così può riposarsi

Mi abbracciarono tutti e poi andarono via.

Lasciandomi da sola, tra mille pensieri.

So che questa creatura che porto in grembo avrà bisogno di un padre, ma il suo è un vero e proprio stronzo!

Non so che fare, magari parlarci solo per il bambino, ma gli ho detto che non è suo, MI STA SCOPPIANDO LA TESTA!. Se ci fosse mio padre mi avrebbe dato uno dei suoi consigli che odiavo, ma ora pagherei per averne uno solo.

L'unica cosa che mi resta da fare è dormire, magari mi viene qualche idea, in fondo si dice che la notte porta consiglio!

Mi giro e rigiro nel letto, ma niente non riesco a prendere sonno, finalmente dopo un'ora cado nelle braccia di morfeo.

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Il giorno dopo :

Mi sveglio con i raggi del sole che colpiscono la mia faccia.

E sono più confusa di ieri! Non so veramente che fare.

Mente penso viene l'infermiera.

Infermiera: buongiorno Alessia, come stai oggi?

Io: bene, ho solo i pensieri un po' confusi

Infermiera: vedrai che troverai la soluzione, ora puoi andare a fare colazione, però mi raccomando non stressarti!

Io: va bene, ora vado buona giornata

Esco dalla stanzetta e mi dirigo verso la mensa, e appena i miei amici mi vedono si alzano e vengono ad abbracciarmi.

Nad: amo come stai?

Io: bene, sono solo un po' confusa

Silvia: vedrai che una soluzione la trovi

Io: è la stessa cosa che mi ha detto l'infermiera hahah

Edo: vabbuo, t vuliv ricr ca quel coso per vedere il sesso del bambino a fa a casa e Don Salvatore

Io: e comm facciamo? Scappiamo?

Pino: e comm si scem, punto e virgola ci ha dato il permesso

Io: allora bisogna organizzare tutto, e subito!

Gaetano: tranquilla, c sta tutt o tiemp

Cardio: e po' c stanno le ragazze

Silvia: si, tranquilla ci pensiamo io Nad e Rosa

Io: vabbuo grazie ragazze!

Cominciammo a parlare della festa e di tutto ciò che doveva esserci

Lino: we we, andate a fare il corso di arte su

Sbuffammo e ci incamminammo verso il laboratorio.

Siamo appena arrivati, e vedemmo una ragazza sui 17 anni, aveva i capelli lunghi e biondo cenere ed occhi azzurri.

Beppe: allora ragazzi, lei è Teresa e viene da Posillipo.

Pino: e pcche sta ca?

Beppe: per insegnarvi ad usare l'argilla e l'arte in generale.

Totò: wa che pall

Dopo tutte le lamentele, cominciammo a fare dei vasi.

Devo dire che questa Teresa non è niente male, infatti Edo non ha perso tempo e ha cominciato a corteggiarla.

La figlia del comandante Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora