<<terry ho appena finito di completare i fascicoli sul criminale che abbiamo catturato sta mattina a Kyoto, potresti spedirli al capo della polizia, il signor Tazuka?>>
chiesi uscendo dal mio ufficio e raggiungendo l'uscita della mia agenzia riferendomi poi alla mia segretaria
<<certo che posso cara, chiudo io sta sera se mi lasci le chiavi, tu va pure a casa a riposarti>>
rispose
<<grazie davvero Terry sei fantastica>>
dissi lasciandole le chiavi d'accesso alla sicurezza e successivamente prendendo quelle della mia auto.
Mentre ero intenta però ad aprire la portiera e salire il telefono iniziò a squillarmi
<<Mina? ciao>>
risposi
<<eii ragazza! ci raggiungi al bar sta sera? dopo la missione di sta mattina pensavamo di berci un bicchiere e rilassarci dato che domani è sabato>>
mi invitò
<<non lo so...>>
dissi incerta, ero parecchio stanca e mi chiedevo persino come facessero loro a riuscire a far serata dopo una giornata così impegnativa
<<daii verranno a trovarci anche i fantastici della B!>>
rise mina per telefono e io spalancai gli occhi. i "fantastici della B" era il soprannome che noi ex studenti della sezione A alla yuei avevamo dato a Monoma, Kendo e Shiozaki. Nonostante ai tempi ci scannassimo tra di noi e non riuscissimo a vederci senza provare odio profondo a vicenda, all'ultimo anno di liceo paradossalmente invece entrambe le nostre sezioni avevano stretto un'amicizia incondizionata, specialmente con loro tre, che però una volta diplomati si erano allontanati dal giappone per poter fare gli eroi al contrario di tutti noi
<<MA CHE STAI DICENDO?!>>
chiesi contenta e incredula
<<sorpresa! ahahahaha>>
rise mina per poi continuare a parlare
<<sono tornati in giappone sta mattina e hanno scritto a me ed uraraka perché non riuscivano a recuperare i numeri di telefono degli altri, così ci siamo messi d'accordo per vederci. Staranno qui in città solo per questo weekend>>
mi spiegò.
Ero contentissima, Kendo e Shiozaki mi mancavano da morire e specialmente monoma.
Lui era un'altro dei miei migliori amici, soprattutto quando smise di avere complessi di egocentrismo e diventò un ragazzo con i piedi per terra iniziammo ad andare davvero molto d'accordo. Nulla che fosse paragonabile già ai tempi con la mia amicizia con Bakugou, sia chiaro, ma eravamo davvero molto amici.
<<ho capito, mi sono già data una lavata e una rivestita in agenzia, sto arrivando>>
dissi a mina. Lei esultò facendomi ridere e poi agganciò il telefono.
Istintivamente mentre mi avviavo al bar mi chiesi se ci fosse stato Bakugou, ma poi entrando nel parcheggio vidi la sua auto...sorrisi al pensiero che fosse venuto perché probabilmente Kirishima gli aveva detto che ci sarei stata e per rispettare il patto di "presenza alla iniziative sociali" che avevamo dalle superiori. Altrimenti conoscendolo non si sarebbe presentato, specialmente perché c'era Monoma...si, avevo detto che ai tempi del liceo le nostre classi avessero stretto amicizia, ma Bakugou era un caso a parte con lui. Erano sempre stati gatto e topo, e ancora non riuscivano a sopportarsi.
Scesi dall'auto e subito udii una voce familiare
<<conoscendoti credevo non saresti uscita sta sera>>
mi girai verso di lui
<<già, infatti sarei volentieri restata a casa ma nessuno di noi vedeva Kendo, Shiozaki e Monoma da almeno un anno e mezzo, è ovvio che volessi salutarli>>
sorrisi
<<pff, se ci tieni tu guarda>>
rispose scocciato Bakugou avviandosi davanti a me. Già avevo percepito il suo malumore...non che fosse una percezione diversa dal solito quando ero con lui, ma quella sera particolarmente.
Non risposi e mi limitai a seguirlo entrando nel bar. Tutti ci salutarono e poi riconobbi la sua voce
<<eccoli qua, la nuova collinetta che sta spopolando sul web si è fatta viva>>
la guardai
<<KENDO!>>
entrambe ridemmo e la abbracciai stringendola.
<<ciao anche a te eh!>>
disse Shiozaki accanto a me e io scoppiai a ridere abbracciando successivamente anche lei
<<ci eri mancata uragano>>
mi disse lei è Kendo annuì
<<anche voi ragazze, moltissimo>>
ammisi sorridendo loro.
Improvvisamente qualcuno mi abbracciò da dietro.
Mi girai presa alla sprovvista e alzai lo sguardo
<<MONOMA!>>
sorrisi e lo abbracciai senza pensarci. Gli diedi due pacche sulla spalla e feci per staccarmi ma lui mi tenne vicina
<<come stai T/c?>>
chiese
<<bene...non si può dire lo stesso di te, sembri uno straccio>>
lo presi per il culo come sempre e tutti i ragazzi che erano già a sedere con qualche bicchiere di birra risero
<<ti piacerebbe dolcezza>>
mi disse pizzicandomi la guancia destra con il suo dito indice e il suo medio
<<pff>>
continuai a sfotterlo ridendogli in faccia.
Il mio sguardo però per un secondo cadde su qualcuno che stava camminando verso di noi, era Bakugou ,che per tutto il tempo in cui avevo salutato i ragazzi era rimasto alla porta a fissarmi
<<adesso puoi levarti dalle palle>>
disse a Monoma prendendomi per il braccio e staccandomi da lui...non mi ero accorta che mi stesse ancora tenendo in un semi abbraccio.
Infastidito, probabilmente da Monoma come al solito, il biondino mi fece mettere a sedere di fianco a lui, mi sarei voluta incazzare e dirgliene di tutti i colori perchè non doveva permettersi di dirmi cosa fare o portarmi dove voleva lui, ma non avevo innanzitutto la minima idea del perché si fosse irritato così tanto da compiere tale gesto e non volevo fare storie, non davanti a tutti i ragazzi per lo meno. E anche se nessuno aveva prestato attenzione alla scena di poco prima perché tutti impegnati a parlare tra di loro e divertirsi non avevo la minima intenzione di creare caos.
quindi lasciai stare quella situazione e ripresi a parlare con le ragazze.
Kendo si sedette davanti a me e lasciò che Shiozaki le si posizionasse accanto così che entrambe fossero in una posizione frontale rispetto a me e potessimo conversare più serenamente al tavolino, Monoma invece si posizionò nell'unico posto rimasto libero, sulla sedia accanto a me.
Iniziammo a ridere come pazze quando Mina ed Uraraka dall'altra parte del tavolo per cercare di farsi capire iniziarono ad urlare sovrastando la voce dei ragazzi ed iniziando a bisticciare con loro
<<se urlare come le galline non riusciamo a parlare!>>
si lamentò Denki
<<ma vuoi stare zitto? hanno detto letteralmente due parole>>
le difese Kyoka.
continuarono a bisticciare e creare casino innescando ulteriore divertimento nell'animo di tutti noi.
<<T/c>>
mi sentii chiamare. Mi girai guardandolo
<<ti sei fatta crescere i capelli l'ho notato solo ora. Anche al liceo li portavi sempre almeno sopra le spalle>>
sorrise Monoma iniziando una conversazione con me
<<in realtà non li ho fatti crescere, è solo che non mi è venuto più in mento di tagliarli. Non ho tempo di pensare ai capelli tra il lavoro e il cercare di essere una persona normale in situazioni in cui è necessario socializzare>>
entrambi scoppiammo a ridere
<<non cambi mai>>
disse
<<e perché tu quando mai saresti cambiato??>>
risposi
<<mai ovviamente, e meglio così, sono perfetto>>
sentenziò
<<ma vai a cagare>>
entrambi scoppiammo. unicamente a ridere. Lui mi si avvicinò probabilmente intento a dire qualcos'altro ma improvvisamente qualcuno tirò indietro la mia sedia
<<mh?>>
mi girai cercando di capire cosa stesse succedendo. Bakugou mi aveva avvicinato a lui.
Mi girai nella sua direzione innervosendomi perchè aveva interrotto la conversazione che stavo avendo con un'altra persona ...e per di più nuovamente.
<<che c'è?>>
chiesi
<< dimmelo tu che c'è.>>
rispose altrettanto innervosito
<<ma che ti prende Bakugou?>>
dissi sottovoce
<<ah quindi adesso sono tornati ad essere Bakugou>>
rispose riferendosi al fatto che non lo avessi chiamato per nome.
<<lo sai che non li ho fatto apposta, è che sono abituata a chiamarti così, per me è ancora strano pronunciare il tuo nome>>
ammisi
<< però scommetto che se quell'imbecille che copia ed incolla i quirk ti chiedesse di chiamarlo per nome non ci penseresti due volte>>
disse acido riferendosi a monoma
<<cosa? ma che stai dicendo?>>
lo guardai confusa
<<sei davvero così scema?>>
continuò a chiedermi
<<si può sapere cosa stai farfugliando dannazione? stiamo bisbigliando tra di noi a tavola con i nostri amici come due idioti e non sto capendo la situazione>>
gli feci notare.
<<evidentemente non vuoi capire ciò che intendo>>
disse per poi alzarsi dalla sedia senza rivolgermi uno sguardo.
In quel momento i ragazzi iniziarono a girare la testa verso di noi e notando l'aria di astio che c'era tra noi
<<kat>>
lo chiamai. Lui mi evitò andando verso l'uscita.
Ma che cosa cazzo passava per la testa in quel momento a quell'imbecille? Doveva farmi imbestialire senza motivo?
Mi alzai anche io dalla sedia per seguirlo.
<<se vuoi puoi rimanere, se non hai un passaggio perché lui va via ti riporto a casa io>>
si offrì monoma per un secondo prima che potessi raggiungerlo...notai Kendo e Shiozaki guardarlo quasi male per una tale offerta nei miei confronti.
<<eh? no grazie io ho la mia auto, ma devo andare un secondo>>
ovviamente rifiutai e al primo posto tra i miei pensieri al momento tornò il biondino incazzato. Feci però capire a tutti prima di inseguirlo che sarei ritornata a breve.
Uscii quindi dal bar cercando quell'imbecille e lo trovai immediatamente a fumarsi una sigaretta appoggiato al muro di mattoni di cui era fatto quell'edificio
<<kat>>
lo chiamai
<<che cazzo ti prende sta sera eh?>>
dissi
<<perchè vuoi per forza litigare davanti a tutti e proprio sta sera che sono tornati i nostri amici?>>
iniziai a mostrare la mia arrabbiatura
<<i "nostri amici" o il "tuo amico"?>>
mi guardò con uno sguardo incazzato
<<o mio dio, capisco che non ti stia simpatico monoma ma è mio amico esattamente come lo sono Kendo e Shiozaki>>
iniziai a rispondere e quasi a giustificarmi senza sapere il perchè.
<<ah davvero? perché il tuo amichetto ci prova con te da tutta la sera ma tu sembri talmente scema da non capirlo>>
sputò fuori.
In quel momento mi sentii confusa. Avvertii una nuova è strana sensazione. Non volevo si arrabbiasse perché pensasse una cosa simile...che pesasse che io stessi dando attenzione a qualcun'altro che ci stesse provando con me come lui sostenesse. Dentro di me sentivo il bisogno di rassicurarlo per qualcosa che non sapevo bene neanche io, dato che come sempre dovevo ricordare a me stessa la finzione che stavamo vivendo e che quindi effettivamente, non c'era proprio nulla per cui doverlo rassicurare davvero nei miei confronti.
<<eh? ma che cazzo stai dicendo? È per questo che sei incazzato da tutta la sera? ma che problemi hai?>>
iniziai però a fare una domanda dopo l'altra
<<nessun problema T/n. Assolutamente nessun problema, sembrava solo tu stessi facendo una figura di merda davanti a tutti perchè io che dovrei essere il tuo presunto ragazzo ero davanti a te e quell'imbecille ci provava insistentemente senza che tu te ne accorgessi dandogli anche corda>>
spende la sigaretta contro il muro e con una schicchera la butto via.
in quel momento avevo capito...se prima avessi un minimo di sospetto che lui si fosse infastidito perché teneva a me, in quel momento quell'ipotesi sparì e immediatamente ricordai per l'ennesima volta in una giornata che Bakugou non era davvero il mio ragazzo. Era tutta una questione di immagine, di stare attenti a come diversi comportare. A lui non interessava se monoma ci stesse provando con me, cosa che non avevo neanche compreso quella sera. A lui interessava soltanto che gli altri non fraintendessero i miei atteggiamenti mentre qualcuno mi corteggiava mentre però il mio presunto "ragazzo" fosse lì davanti a me.
<<sai che ti dico Kat? vaffanculo. Io non ho dato corda a nessuno e sicuramente non ho fatto nessuna figura di merda perché non mi ero neanche accorta del suo atteggiamento. Se ti interessa così tanto che davanti a tutti questa stronzata dell'essere una coppia perfetta vada mantenuta allora sta sera vattene via e tornatene a casa perché hai rovinato tutto tu volendo discutere davanti a tutti e scappando qui fuori >>
dissi
<<pensi davvero che a me interessi solo mantenere una cazzo di immagine da "coppia perfetta?">>
chiese incazzato
<<è quello che dimostri, tutti i giorni. Non ti importa di nient'altro che non sia la tua cazzo di immagine>>
risposi
<<allora non hai capito un cazzo. Se pensi che sta sera io mi sia incazzato solo per quello non->>
cercò di finire a parlare ma lo bloccai
<<no davvero, sai che c'è? Sbaglio io Katsuki. È che a volte devo ricordarmi di star vivendo una finzione e iniziare a ragionare più come te.>>
prima che potesse rispondermi e che io potessi rendermi ancora più vulnerabile davanti a lui, lo piantai in asso rientrando nel bar e mettendomi nuovamente a sedere. Questa volta lontana da Monoma, ma non per quello che mi disse poco prima Bakugou, ma semplicemente perchè non potevo sopportare di sostenere neanche più una semplice conversazione per via del mio stato d'animo. Lui se ne era andato via e io ero sola. Anche il nostro patto delle superiori era stato infranto. Stavo male. Litigare con lui mi faceva stare male. Sapere che a lui non fregava davvero niente...faceva male. Stavo iniziando a cadere dalle nuvole, e a scordarmi fin troppo spesso del vero modo in cui stavano le cose. Se non fossi riuscita al più presto a gestire questa situazione e a tornare alla realtà dei fatti, non avrei saputo come tirare avanti.spazio autrice
ragazzi ciao🫶🏻 so che vorreste picchiarmi perché per un capitolo vi ho fatto aspettare due settimane ma non sono mai stata in grado di trovare il tempo fino ad oggi per pubblicare🫥 spero possiate perdonarmi godendovi la lettura almeno in questo momento :)
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Supposed to be fake |K. Bakugou x reader|
FanfictionEntrambi due eroi di successo appartenenti alla top 10. Lei la numero 4, lui il numero 2. Katsuki Bakugou e t/n sono migliori amici dai tempi del liceo che nonostante il loro essere dei testoni determinati, riuscirono comunque a trovare il tempo e l...