𝐶𝑎𝑝𝑖𝑡𝑜𝑙𝑜 13

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Continuavo a pensare allo strano comportamento di Kyle. Mi aveva risposto freddamente e lasciata sola con Mitch sul marciapiede.

Non capivo perché se la fosse presa così tanto... che non la pensi come me oppure era solo stanco dal viaggio?
La risposta corretta era l'ultima, ovviamente... almeno ci speravo!

Però non collegavo il fatto che, anche stamattina in ufficio, mi aveva salutata come se l'avesse fatto per forza.

I miei pensieri erano stati interrotti dalla suoneria del mio iPhone 11 <<Pronto?>> dissi <<Ciao cognatina>> rispose Alec <<Alec... Buon compleanno futuro cognatooo!>> gli dissi in tono euforico <<Grazie tesoro. Senti, so che sei a lavoro quindi sarò diretto... stasera c'è una festa in piscina a casa mia. Tua sorella vuole che festeggio e quindi più tardi vieni con Jam e indossate i costumi ok?>> mi spiegò e di sottofondo si sentiva la risata di Bay <<Ci saremo, sta tranquillo. Allora a stasera>> lo salutai e tornai al mio lavoro.

<<Signora Eda>> mi girai e trovai un ragazzo del mio team <<Jackie dimmi tutto>> dissi sorridendo <<Si ricorda della signora Dafne?>> mi chiese e io annuì incitandolo a continuare <<Sta venendo qui. L'ho vista entrare mentre ero sotto a sistemare delle cartelle>> mi disse torturandosi le mani <<Oh... non fatevi tradire dal suo fascino, cercherà di distrarvi e portarvi dalla parte sua>> lo avvisai <<Certo signora Eda, faremo attenzione.>> gli appoggiai una mano sulla sua spalla e subito mi diressi nell'ufficio del mio capo.

Dafne Carrington. Una ex dipendente di questa azienda, una fidata del signor Park. Ha la stessa età del signor Kyle, e in così poco tempo stava riuscendo a far andare l'azienda in bancarotta.
Io e lei abbiamo sempre battibeccato e siamo riuscite a farci rimproverare dal capo.
Il suo scopo è quello di superare tutti i dipendenti dell'azienda, magari riuscendo a rubare dei progetti, farli suoi e renderli pubblici... oltre questo cerca di far cambiare idea al mio team e portarselo con se, ma non penso proprio ci riuscirà mai.

Bussai alla porta dell ufficio di Kyle: <<Kyle, ti disturbo?>> chiesi prima di entrare nella stanza <<Che c'è?>> mi rispose continuando a guardare il suo pc <<Vorrei avvisarti che sta arrivando Dafne Carrington, la ex dipendente di tuo padre che ha provato a mandare in bancarotta l'azienda.>> lo avvisai entrando del tutto in stanza, lui alzò gli occhi e mi guardò <<Stai scherzando?>> disse <<No, eccola che arriva>> mi affacciai e, dopo che si alzò, venne anche Kyle a guardare con i suoi occhi <<Cazzo!!>> si mise una mano dietro il collo << Se mio padre lo venisse a scoprire... va bene. Manteniamo la calma e rimaniamo con i piedi di piombo, se tutti collaboriamo e stiamo attenti non dovrebbe causare danni>> disse <<d'altronde è venuta per una visita no?>> disse speranzoso...

Ma non fu così.
Accadde totalmente il contrario.

Stava camminando a passo spedito verso di noi con i suoi tacchi a spillo neri, la sua pochette in mano, i suoi vestitini corti e con un ghigno stampato sul viso. Eravamo usciti dalla stanza ed eravamo fermi davanti la porta <<Ma buongiorno carissima>> mi salutò <<Anche a lei cara>> risposi con un sorriso finto << E questo splendore chi è?>> scrutò dalla testa ai piedi il mio capo <<Lui è il figlio del tuo ex capo, lo stesso uomo che poco tempo fa ti ha cacciata>> dissi con un tono antipatico <<Uhuh, quanto siamo fredde mia cara.>> mi disse e si girò verso Kyle <<Piacere, io sono Dafne Carrington>> allungò una mano verso di lui e lui non potè che ricambiare <<So già chi lei sia, la sua fama la precede.. è molto nota la sua agenzia nell'ultimo periodo>> disse Kyle <<È molto piccola, però i dipendenti e il lavoro sono sempre in movimento.>> rispose fiera <<Cosa è venuta a fare qui?>> le chiesi <<Vorrei parlarne in privato con voi due>> ci disse <<Andiamo nel mio ufficio>> e ci fece entrare.

Finita la breve riunione, dopo che Dafne andò via, andai nella postazione del mio team e li feci riunire tutti attorno a me <<Allora devo informarvi su una cosa che succederà domani. La signora Dafne tornerà domani per una riunione, ma non dovete preoccuparvi... non andate nel panico che questa sarà l'ultima volta che la vedremo, almeno spero.
Faremo la riunione con lei, ci presenterà il cliente dell'autonoleggio, consegnerà il lavoro a noi e poi se ne andrà... direi che meglio di così non potrebbe andare.>> spiegai con precisione <<Facciamoci un applauso per il nuovo progetto che sta per arrivare>> e così fecero <<C'è un'altra bella notizia di cui vi voglio parlare, è stato difficile, ma tra le moltissime sceneggiature che abbiamo ricevuto, abbiamo scelto il vincitore. La sceneggiatura è opera di Eda.>> spiegò, invece, Kyle e ci fu l'ennesimo applauso <<Grazie e tutti, ora vi accenno la trama.>> ringraziai tutti <<Racconta la storia di queste 4 amiche cresciute insieme, in uno dei quartieri di Melbourne. L'automobile esalta la vita di tutti i giorni, ma che invece cambia... diventa il mezzo per vivere un'avventura.>> spiegai non dettagliatamente <<Da dopodomani si girerà, il budget per questo progetto non è molto alto. Per questo motivo domani, si definiranno i dettagli. Vi faremo sapere tutto e buon lavoro.>> spiegò anche Kyle e tornammo tutti al proprio lavoro.

***

Mi trovavo davanti la macchina nei parcheggi sotterranei, stavo per andare a casa di mia sorella, aveva già preso lei Jam a scuola. Controllai il telefono e notai 5 chiamate perse da Mitch, decisi di richiamarlo <<Non c'è bisogno che mi richiami>> disse una voce alle mie spalle, mi girai e vidi il mio ex <<Mitch>> non capivo <<Sono andato a prendere jam a scuola, ma ho trovato tua sorella che se lo portava. Doveva passare la giornata con me Eda!>> mi urlò contro <<Vuoi parlare piano? Ti ho detto che siamo in un luogo di lavoro, e poi sono stata io a dirglielo>> dissi mentre cercavo le chiavi della mia auto all'interno della mia borsa <<Cos'hai fatto tu?>> mi rimproverò di nuovo

INIZIO FLASHBACK
Non mi sembrava proprio il caso di mandare Jam con Mitch, non si conoscevano nemmeno.
Era da ieri che ero in ansia e per questo motivo chiamai mia sorella <<Bay, potresti andare a prendere Jam a scuola e portarlo direttamente a casa tua? Io vengo da te, appena esco da lavoro>> le chiesi <<Si certo sorella, ci vediamo stasera>> chiusi la chiamata e uscì di casa.
FINE FLASHBACK

<<Ieri ero nervosa con te, e quando sono nervosa dico cose che non dovrei dire e poi me ne pento... se mi conosci dovresti saperlo>> lo rimproverai a mia volta <<Jam non sa che sei suo padre, non posso lasciartelo una giornata intera. Anche se è un bambino, sa molto il fatto suo>> cercai di mantenere un tono calmo <<Eda perché mi stai facendo questo?>> disse piano <<Sei stato tu a volere tutto questo, io ho solo la colpa di averti incontrato>> dissi al limite <<Però sai? Se non lo avessi fatto, a quest'ora non avrei l'amore della mia vita. Quindi si, la mia unica colpa è quella di averti conosciuto>> aprì lo sportello della macchina <<Eda non dire così. Non lo pensi veramente, io voglio essere una famiglia con te e con nostro figlio.>> mi pregò <<Non saremo mai una famiglia con te Mitch... è si, lo penso veramente, non ho solo avuto l'occasione di dirtelo>> dissi mettendo un piede dentro l'auto <<E con il tuo capo si però, sembrate molto affiatati>>  incrociò le braccia al petto <<Sarebbe un padre perfetto... quello che tu non sei e non sarai mai>> sganciai la bomba <<Bene, allora non avrai mai una famiglia, se ci sei tu di mezzo!>> se n'è andò e io mi chiusi in macchina.

Scoppiai a piangere. Un pianto isterico, di nervosismo.

Mi stavo sfogando, fin quando sentì bussare dal finestrino.. mi asciugai gli occhi e lo abbassai <<Che è successo?? Perché stai piangendo?>> mi chiese Kyle <<Sig...emh Kyle cosa ci fai qui?>> gli chiesi a mia volta <<Cosa è successo Eda!>> mi richiese, io in tutta risposta ricominciai a piangere. Lo vidi fare il giro e salire sulla mia auto, non ebbi nemmeno il tempo di girarmi che mi tirò dal polso e mi abbracciò <<Devi stare tranquilla. Se lo vorrai, da ora in poi puoi contare su di me Eda>> mi sussurrò e io ricambiai l'abbraccio cominciando a singhiozzare.

Perché, ogni volta, mi sentivo più tranquilla tra le sue braccia?

Mi misi seduta e mi tranquillizzai <<Cerca di stare tranquilla, qualunque cosa sia successa si sistemerà>> mi disse di nuovo prendendomi la mano tra la sua <<Hai qualcosa da fare stasera?>> gli chiesi <<No perché?>> rispose, presi una botta di coraggio <<Vieni con me ad una festa in piscina?>>.

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