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Per mia sfortuna la scuola era già ricominciata e non avevo minimamente voglia di ritornarci, la cosa incredibile era che quella gente alloggiava ancora a casa mia, ma vi sembra un hotel scusatemi?
Sta mattina dovetti svegliarmi prima perché quello scemo di Chifuyu decise di accompagnarmi a scuola e poi dopo sarebbe andato alla sua che distava dieci minuti a piedi da lì, almeno così mi disse lui

Yoko: Haru dove vai? Non aspetti Tayaki?
Mi domandò, non so cosa le stessero facendo fare quei tipi da era da un po' di Giorgi che aveva delle enormi occhiaie ben visibili

Haru: Te l'ho già detto, vado con un mio amico

Yoko: ...ah ok, non me lo ricordavo
La salutai, presi lo zaino e uscì dalla mia villa

Una volta volta varcato il grande cancello mi trovai il ragazzo di fronte, ci squadrammo entrambi per qualche secondo e poi ci incamminammo

Haru: Come mai hai scelto di accompagnarmi?

Chifuyu: Odio la scuola, ci vado raramente e voglio almeno rendere più gradevole la mia giornata in qualche modo
Disse e gli tirai i capelli dicendo che non aveva senso e si offese
Continuammo a ridere, scherzare e spintonarci fino all'arrivo, ci sedemmo su delle panchine nel giardino della scuola per un po' fino a quando non se ne andò

-dopo le lezioni-

Tra un po' di giorni avevo un compito in classe al quanto complicato così decisi prendere un'aula e studiare in pace siccome casa mia è occupata
Incontrai Takuya e gli altri entrando in un'aula a caso e mi invitarono a sedermi con loro

Haru: Che cosa fate?
Posai lo zaino e mi sedetti sul banco
Mi spiegarono che stavano solamente parlando di una nuova gang, alzi gli occhi al cielo tirando fuori i libri che mi servivano e mi misi all'ultimo banco e iniziai a studiare

Dopo una quindicina di minuti entrò un ragazzo interrompendo ciò che stavano facendo facendo diverse domande, smisi di leggere e mi avvicinai per sentire
Il ragazzo aveva un tatuaggio sul collo e gli occhi castani ed era anche molto carino

Haru: Ma chi è questo?
Chiesi a Yamaghishi che però non mi stava ascoltando, continuava a fissare il ragazzo a bocca aperta come se fosse una celebrità

Yamaghishi: È il numero tre della Valhalla, Hanemiya Kazutora!
Capendo che si trattava di altre gang tornai al mio posto

Poco dopo si portò via Takemichi e gli altri quattro se ne andarono per conto loro dopo avermi salutato così finalmente rimasi da sola per un bel po'
Finì tutto verso la sera così decisi di tornare a casa, rifeci velocemente lo zaino e uscì dalla struttura prima che la chiusero

Mentre mi avviavo a casa a piedi lottavo con le cuffiette per sgrovigliarle, ogni volta le mettevo in modo che non si attorcigliassero ma a quanto pare era impossibile

X: hai bisogno di una mano?

Mi guardai attorno cercando di capire se fosse riferito a me e chi stesse parlando, appena lo vidi arrossì

Haru: buonasera capitano

Sorrise prendendomi di mano le cuffie e provò a sfilarle affiancandomi
Continuavo a guardarmi attorno imbarazzata senza parlare perché non sapevo cosa dirgli

Mitsuya: Sei appena uscita da scuola?

Mi domandò e gli feci di si con la testa così gli domandai anche io che cosa stesse facendo in giro e mi disse che stava andando a recuperare le sue sorelle a casa di un amico

Mitsuya: Penso che tu lo abbia già visto ma non ci hai parlato, se vieni con me te lo presento

Accettai immediatamente e lo seguì fino a casa del suo amico, intanto durante il tragitto mi aveva parlato di lui e di tutti i macelli che avevano combinato inseme

MitsuyaxreaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora