Prologo

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È fantastico e allo stesso tempo ripudiante quanto la gente possa essere ipocrita.
Margaret lo sapeva bene,diciassette anni di merda,così lei li definiva.
Lo sapeva già da quando aveva cinque anni che alle persone non importava degli altri,lo scoprì esattamente quando suo padre lasciò lei e sua madre in mezzo alla strada,lasciando così spazio all'amante che ormai aveva da tre anni;era la tipica donna da night club che sicuramente suo padre aveva conosciuto una delle tantissime notti che passava fuori casa,ubriaco.
Ebbene sì era un alcolista,ma in fondo c'era d'aspettarselo,di sicuro la madre di Margaret non si sarebbe mai accontentata di un uomo perbene,con un lavoro stabile e nessun vizio. Lei era così e Margaret era identica a sua madre.
A cinque anni,la bambina aveva solamente la madre come punto di riferimento,ben presto però si accorse che anche lei era esattamente come gli altri.
In effetti,quale genitore ragionevole che avrebbe voluto un futuro degno per propria figlia si sarebbe trasferito ad Amsterdam?
La meta d'eccellenza per le droghe e le puttane.
Ora Margaret si trovava a vivere una vita priva di regole,o meglio,di regole che non rispetta assolutamente;accompagnate dai vizi e da una madre che ormai non vuole nemmeno più saperne di lei.
La scuola l'aveva lasciata l'anno prima,stanca di studiare per un futuro che non avrebbe mai ottenuto.
Passava i pomeriggi nei parchi,tenendosi lontana il più possibile da quel terribile luogo in cui abitava:un misero condominio di tossicodipendenti;ormai viveva lì da dodici anni e quando lei e sua madre arrivarono ad Amsterdam fu l'unica casa libera alla loro portata che trovarono.
Sarebbe mai arrivata una svolta per quella ragazza dai capelli biondo cenere e gli occhi verde smeraldo?

Struggle. |LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora