Capitolo 4

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"Mi piace quello che scrivi"

Avevo appena acceso la canna e dopo il primo tiro una sensazione di pace mi invase.

"Sai cosa? Penso che tu possa aiutarmi."

Mi girai verso di lui espirando il fumo.

"Come? Non sono assolutamente in grado di fare ciò che fai te."

Era vero,io non ne sapevo niente di musica.
Sì,ne ascoltavo molta,ma non vedevo come gli sarebbe stato d'aiuto.

"Devi restare con me per un po'."

Mi scappò una debole risata,forse dovuta alla sua affermazione,forse dovuta alla canna.

"Come potrei aiutarti rimanendo qua?"

"In questa mezz'ora in cui siamo rimasti soli mi si è affollata la testa di rime.
Grazie biondina"

Risi di nuovo,o il ragazzo era davvero simpatico,oppure era davvero merito della canna.

"Beh,mi sa che dovrai tenerti nella testa quelle che ti sono venute adesso perchè credo proprio che io e te non staremo mai più insieme da soli."

Allungai la mano verso l'interruttore della luce a neon e l'accesi.
Quella luce bianca e debole si diffuse rapidamente nel garage e la prima cosa che vidi fu il sorriso sghembo del ragazzo,più vicino di quanto pensassi.
Lanciai il filtro a fianco a me e mi alzai posandomi una mano sugli occhi prendendo un lungo respiro.

Risi di nuovo poggiando una mano al muro per non cadere.

"Vuoi che chiami qualcuno che ti venga a prendere?"

Aveva un tono leggermente preoccupato,strano,non mi aspettavo che uno come lui potesse preoccuparsi per qualcun altro.
Scossi la testa in segno di dissenso e girai il viso verso di lui.
In quel momento notai i suoi occhi,aveva le pupille quasi grigie,contornate dai capillari rossi,dovuti alla canna.

"Pensi che non sia in grado di arrivare fino a casa mia?"

Il mio tono al contrario del suo era altamente scocciato,odiavo quando qualcuno dubitava delle mie capacità.

"Ho capito che sei tosta biondina,ma qua è meglio che tu non giri da sola.
A partire dal fatto che non conosci bene la parte del quartiere,le ragazze belle come te non dovrebbero attraversare il quartiere senza accompagnatore."

"Credi che io sia bella?Beh io credo che tu sia fatto"

"Anche tu sei fatta,più di me"

Sbuffai e quando lo vidi alzarsi e avvicinarmi a me non feci altro che appoggiare la testa sulla sua spalla,socchiudendo gli occhi.
Mi sentivo stanca,i muscoli si erano ormai totalmente rilassati e l'unica cosa che volevo fare era dormire.

"Giulio,ho sonno"

Biascicai appena mentre il ragazzo mi sollevava da terra,prendendomi delicatamente in braccio.
Mi addormentai con il viso contro al suo petto,mentre ancora saliva le scale.

"Margaret,svegliati"

Era la voce di Giulio,ne ero sicura.
Si stava facendo spazio nel mio sonno e mi incitò ad aprire gli occhi.

"Dimmi,qualcosa non va?"

Lo vidi sorridere e d'istinto mi nascosi il viso dietro ad una mano.

"Mar,dovresti spogliarti e infilarti qualcosa per dormire,sono le tre di notte."

Mugolai mettendomi seduta sul letto.
Mi portai il polso sinistro vicino al viso,controllando l'ora e in effetti erano esattamente le tre.
Portai con noncuranza le mani ai lembi della maglia e me la sfilai,senza tanti problemi,facendo così anche con i pantaloni;rimanendo solamente con il mio completo di intimo preferito in pizzo nero.

"Oh,è meglio che io vada a dormire sul divano"

Percepivo l'imbarazzo del ragazzo,anche se ero ancora assonnata.

"Mh,resta qua con me,ti prego non voglio dormire sola"

Allungai le braccia verso di lui,facendolo stendere al mio fianco.
Non era la vera Margaret quella lì,e nemmeno la canna che mi aveva offerto Giulio era una canna normale.
Aveva sicuramente messo troppa erba,o perlomeno,troppa erba per me.

Richiusi gli occhi addormentandomi appoggiata alla sua spalla.
Fu quella forse la prima volta in tutta la mia vita che dormii con uno sconosciuto.

Struggle. |LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora