Capitolo 9

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«Fanculo le ragazze sono tutte serpi
con un bel culo e gli occhi verdi
se sei qualcuno fanno tutto per vederti
ma se stai male troveranno con chi stare meglio!»

Ero lì,immobile davanti a Mattia,senza sapere cosa fare.

Lo vidi sporgersi dalla finestra e a quel punto Giulio si girò,tornando probabilmente da dove era venuto.

Mi misi a letto,con indosso una larga maglia di quello che doveva essere il mio capo e mi addormentai tra le sue braccia.

Fu un sonno agitato.
Incubi,forme,voci macabre e Giulio con quel coltello campeggiavano nella mia mente.
Probabilmente Mattia dormì ben poco stretto a me,dato che i miei movimenti erano davvero frequenti.

Continuai a rigirarmi,per tutta la mattina,cercando di poter riposare.
Il mio sonno era leggero,disturbato.

Una voce calda,si espanse nella stanza,facendosi spazio nel mio sonno tormentato.

"Dormi,
e non pensarci più che non è facile restare in questo posto,
Dormi,
Che sono pazzo di te e non mi posso più fermare un limite non c'è"

Aprii gli occhi e vidi Mattia,aveva lo sguardo stanco e delle occhiaie di colore viola sotto ai suoi meravigliosi occhi,puntati nei miei.

"Mi sento una totale merda,per Giulio"

Non ne avrei dovuto parlare con lui,non avrebbe capito,lo odiava troppo.

Scosse la testa,quasi infastidito da ciò che avevo detto,ma non potevo non parlarne con qualcuno.

"Sono scappata una volta venuta a conoscenza dei suoi problemi.
Forse aveva voluto mostrare a me i suoi scheletri nell'armadio perché si fidava e io l'ho deluso"

"Margaret basta"

Si era incazzato,perfetto.
I suoi occhi si scurirono appena,probabilmente ripensando a Giulio.

Mi alzai lentamente dal letto,camminando leggermente smarrita,alla ricerca della cucina.

Lasciavo vagare il mio sguardo per l'appartamento,attraversando il corridoio,quando dei passi si fecero più vicini a me e delle braccia coperte da qualche tatuaggio si avvolsero attorno ai miei fianchi.

"Cerchi qualcosa?"

Il respiro caldo di Mattia contro la mia pelle mi fece rabbrividire e chiusi gli occhi,come a voler intrappolare dentro di me quel momento,ma poi scossi prontamente la testa

"Stasera ho bisogno che tu mi dia una mano a gestire il locale"

Sviò il discorso precedente,probabilmente sapeva a chi stavo pensando.

Il pomeriggio passò velocemente,tra qualche sigaretta e qualche risata e per tutto quel periodo di tempo non avevo pensato a Giulio,se non di sfuggita.

Così quella sera mi ritrovai dietro ad un bancone affianco a Mattia,intenta a preparare drink per i soliti clienti che mi domandarono una decina di volte perché non fossi con le altre ragazze.

Il tempo passava così lentamente e non riuscivo davvero a distrarmi dal pensare a Giulio.

Da quel giorno passarono parecchi mesi senza che vedessi il riccio.

Ormai era solo più un flebile ricordo ma non lo avevo cancellato del tutto.

Sospirai indossando un vestito abbastanza attillato per poter andare ad aiutare Mattia al locale.

Lui era sempre più preso da me,mentre io non saprei nemmeno descrivere cosa provavo per lui.

Guardavo la mia figura riflessa nello specchio mentre mi spazzolavo i capelli e mai avrei immaginato cosa quella sera avrebbe spezzato la solita routine.

"Sei pronta Mar?"

La sua voce rimbombò per tutto il corridoio di casa mia e senza parlare uscii dal bagno,trovandolo di fronte alla porta di esso.

"Prontissima"

Gli sorrisi timidamente e notai una minuscola scintilla nei suoi occhi.
Forse era dovuto a come ero vestita,forse per lui era qualcosa di serio ciò che c'era tra noi.
Io personalmente non ne ho mai voluto parlare,un po'per paura di dover chiarire e mettere ordine tra i miei pensieri,un po'per paura di tornare a pensare a Giulio.

Appena arrivata al locale corsi dietro al bancone,sotto lo sguardo attento di Mattia ed iniziai a servire i clienti,mentre il volume della musica saliva sempre di più.

"Un angelo blu,grazie Margaret"

Non era strano il fatto che i clienti sapessero il mio nome,ma rimasi scossa potendo percepire l'enfasi che aveva impiegato il presunto cliente nel pronunciare il mio nome.

Quella voce così nasale,era di sicuro lui.

"Giulio"

Sussurrai alzando lo sguardo e ritrovandomi il riccio di fronte,seduto sullo sgabello.

Incrociai il suo sguardo e quasi persi un battito.

I suoi occhi arrossati e contornati di un viola scuro incrociarono i miei,di un verde smeraldo e truccati pesantemente.

"Margaret,ho saputo che ti sono mancato"

Come faceva a saperlo? Ne avevo parlato solo con Daniele,non poteva averglielo detto.

"Io non ti sono mancata?"

Mugolai preparando con cura il drink che mi aveva chiesto.

"Io ti vedevo tutti i giorni,mica potevo lasciarti così,Margaret."

Gli porsi il drink e mi sentii improvvisamente osservata,in effetti quando mi girai trovai Mattia,intento a fissarci,con chissà quali pensieri d'odio nella testa.

"Usciamo a parlare"

Mormorai uscendo dal locale,seguita da Giulio che sorseggiava il suo drink con tranquillità.

Forse qualcosa l'avevo capito restando sola tutto questo tempo,forse Giulio lo sapeva.
Sapeva che avevo bisogno di restare lontana da lui per capire cosa davvero volevo.

"Sei diventata esageratamente figa in questo periodo."

"Giulio,io non voglio più restare senza di te."

"Non lo sei mai stata Margaret"

Struggle. |LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora