Capitolo 8

539 59 4
                                    

Non era assolutamente ciò che volevo.
Okay che la mia vita non era perfetta come quella delle ragazzette viziate con un padre a capo di un'azienda e una madre che le accompagna a fare shopping,ma non volevo nemmeno incasinarmi in queste questioni.

Mi alzai,non avevo intenzione di rimanere lì.

Presi il mio cellulare e l'incasso della serata,componendo il numero di Mattia.

Perché stavo chiamando proprio lui?
Non mi riconoscevo nemmeno più,nella testa avevo solo un grandissimo disordine.

Giulio mi guardò allibito.
Non capiva perché me ne stessi andando e in quel momento ai miei occhi apparve come un completo idiota.
Forse credeva fossi diversa,credeva che avrei potuto aiutarlo,ma evidentemente non era così,evidentemente ero la persona sbagliata e da quello che si poteva intuire ero solo un altro dei suoi mille buchi nell'acqua.

"Scusami"

mormorai appena guardandolo in piedi di fronte a me.
Sembrava davvero bello illuminato dalla luce dell'alba ma presi un lungo respiro e cacciai quello stupido pensiero dalla mia testa,che in quel periodo era quasi come una vecchia soffitta.

Non traspariva nessuna emozione dai suoi occhi.

Gli avevo fatto così male?

Lo strinsi a me in un abbraccio diverso dai soliti.
Era più carico di emozioni.
Conoscerle però queste emozioni.

Inalai il suo profumo,respirando profondamente,con l'intento di ricordarmelo meglio.
Non aveva un profumo preciso,era semplicemente profumo di Giulio.

Non era un 'addio' ma un semplice 'ciao' che fu così difficile da dire.

Perché mi era così difficile andarmene?
Forse perché sapevo di aver tradito la sua fiducia chiamando Mattia.

Non si conoscevano ma dal primo momento che i loro sguardi s'incrociarono al night non ci fu momento di tregua per il loro odio reciproco.

Corsi di sotto,uscendo di casa il più veloce possibile,non volendo pensare al fatto che dentro a quell'orribile casa ci fosse Giulio,abbandonato da me.

Salii sull'auto di Mattia che probabilmente era già lì ad aspettarmi da qualche minuto e gli sorrisi,sentendomi come al sicuro in sua presenza.

"Buongiorno"

La voce roca di Mattia mi fece rabbrividire appena.
Capii che l'avevo svegliato nel bel mezzo del suo sonno e mi sentii tremendamente in colpa.

"Senti...io...scusa non volevo svegliarti"

Biascicai non sapendo nemmeno cosa dire,inciampando nelle parole come se in una corsa ad ostacoli questi ultimi fossero troppo alti per me.

"Non riuscivo a dormire,sinceramente.
Mi hai dato da pensare"

"Da pensare?"

"Sì sai,quando sei scesa a ballare da me e quando beh...quando mi sono trattenuto dal tagliare le mani a quel tipo riccio"

"E perché ci pensavi?"

"Perché sei così bella Margaret e ormai è da quando ti conosco che sono abituato ad immaginarti solo con me.
Chi è lui per portarti via da me?"

"Significa che sei geloso?"

Sorrise scuotendo la testa,era una conferma,era geloso.

"Che ne dici di andare a dormire?"

Cambiai discorso,quasi volendo sviare il discorso e lo vidi annuire appena,mettendo in moto e partendo verso casa sua.

Per tutto il viaggio restai a guardarlo,perdendomi chissà tra quale pensiero.

Ogni tanto anche lui mi lanciava un fugace sguardo con la coda dell'occhio,provocando un mio sorriso.

Scendemmo dalla macchina ed entrammo nel minuscolo appartamento del ragazzo.
Era perfettamente in ordine e abbastanza ben arredato.

Mi sedetti sul davanzale della finestra,guardando Mattia girare per la stanza a petto nudo,alla ricerca di chissà cosa.

"Puoi calmarti? Cosa cerchi?"

Risi appena,trovando divertente la scena.

"Il coraggio"

"Il coraggio?"

Piegai la testa da un lato,cercando di capire cosa intendesse ma in fondo non c'era molto da capire,cercava solamente del coraggio.
Sì ma per cosa?

Si avvicinò a passo lento poggiando con estrema delicatezza le sue mani sulle mie guance e mi guardò negli occhi.

Le nostre iridi s'incontrarono e persi un battito,forse anche più di uno.

Ecco per cosa cercava coraggio.

Deglutii,prima che le sue labbra si poggiassero sulle mie,in un bacio diverso da tutti quelli che avevo dato prima;riuscivo a percepire il suo amore e così mi lasciai andare,ricambiando il suo bacio con la stessa dolcezza che ci stava impiegando lui.

Quando mi girai verso la finestra mi sentii mancare.

Giulio era sotto casa di Mattia e teneva lo sguardo dritto verso la finestra alla quale ero affacciata.
Mi accorsi solo dopo che stretto nel pugno aveva il coltellino che mi aveva lasciato qualche ora prima.

Chi lo immaginava che da ora tutto sarebbe cambiato,dalla mia vita e quella di Mattia al comportamento di Giulio?

Struggle. |LowLowDove le storie prendono vita. Scoprilo ora