Il "babysitter"

376 17 0
                                    

T/n's pov

Mi sveglio nel mio comodissimo letto avvolta tra le coperte e vedo i raggi solari filtrati dalla finestra.

Era in pieno autunno, io ora ho 15 anni, i miei fratellastri 16, e sono passati 7 anni dal secondo matrimonio di mia mamma.

Continuavo a guardare il sole sorgere fuori la finestra quando sentii la porta aprirsi e quando mi girai vidi Bill con i suoi capelli neri, senza la matita nera e spessa che si metteva intorno agli occhi, e con semplicemente un suo pigiama.

«muoviti a venire altrimenti io e tom ci rubiamo tutti i pancake» dice lui entusiasta.

Mi alzo con ancora lo sguardo assonnato e mi dirigo con bill verso la cucina dove alla penisola del bancome c'era mamma che distribuisce i piatti con pile di pancake e ognuno se li decora con mirtilli, fragole, sciroppo d'acero e topping.

Niente era meglio della domenica mattina, dove mangiamo sempre pancake.

E come ogni mattinata che si rispetti guardo male Tom, ricambiando il suo sguardo disprezzante.

Stava mangiando i pancake e affianco aveva una mela come ogni mattina.

Io mi siedo a mangiare affianco a Bill, parliamo spesso di musica, della sua band, dei nostri stili e lui una volta mi ha persino fatto il suo trucco su di me.

Ci divertimmo un sacco e a lui ero più affezionata, ma non ero paragonabile a Tom, perché per Bill suo fratello veniva prima di tutti e lo capivo.

«Bill, Tom, oggi potete stare a casa, io e vostro padre andremo in un ristorante a cenare e non vorremmo che T/n stesse da sola» dice mia mamma con fare calmo, ma io sono tutto anziché calma.

Perché devo rimanere con Tom, Bill certo non mi dispiace ma odio quando sto con Tom.

«certo Meredith, ma credo che dovrà rimanere solo con Tom perché oggi è il compleanno del mio migliore amico e a Tom sta antipatico quindi non vuole venire» dice Bill mentre lo guardo con uno sguardo omicida, grazie per aver reso questa la peggior domenica della mia vita "famiglia adorata".

«ma ho 15 anni non ho bisogno di un babysitter!» rispondo a tono.

«se devo occuparmi di lei voglio la paghetta raddoppiata per un mese» dice Tom con quel suo tono arrogante.

Quanto lo odio.

«affare fatto Tom» dice mia mamma con fare orgoglioso.

Non ero affatto felice, e senza terminare i pancake me ne vado chiudendomi in camera.

La sera, quando mamma e papà se n'erano già andati vado in cucina. Inizio a sbirciare dentro un mobiletto al muro qualcosa da mangiare alzandomi sulle punte. Ad un certo punto sento una presenza dietro di me.

drugs || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora