Prologo

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T/n's pov

Avevo 4 anni. Solo 4 anni quando mio padre tornava da lavoro ubriaco, urlava contro mia mamma, lei piangendo mi faceva andare in camera, mi chiudevo lì e mi rannicchiavo in un'angoletto della camera con le ginocchia strette al petto, il mio orsacchiotto tra le mani, mentre le lacrime mi rigavano il viso, il tonfo degli schiaffi e dei colpi che subiva mia mamma, il rumore dei suoi singhiozzi, le urla di papà provenienti dalla cucina e i miei pianti che coprivano tutti quei suoni.

«SEI UNA FOTTUTA PUTTANA MEREDITH!» disse lui urlando.

Quando finivano le urla la macchina di papà scompariva sempre dal vialetto.

Vedevo mia mamma sempre in lacrime con lividi su tutto il corpo, singhiozzi così forti che non riusciva a respirare, i suoi capelli biondi del tutto scompigliati, il mascara che sporcava le guance e il rossetto rosso che metteva sempre del tutto sbavato.

Non riuscivo a sopportare di vederla così triste, ma non potevo fare molto.

Io ero la sua unica gioia in quei momenti bui, mi diceva sempre che la sua vita era un tunnel completamente buio e l'unico modo per camminare attraverso quel tunnel senza cadere ero io.

La aiutavo spesso a casa, cucinavamo spesso i dolci che nascondevamo sempre perché se papà lo avesse scoperto avrebbe iniziato ad urlare contro mamma e a picchiarla ancora.

Mi sentivo così impotente quando sentivo le urla e i pianti di mia madre e che venivano interrotti per qualche attimo dagli schiaffi e poi lei ricominciava a piangere.

Per tutti eravamo una famiglia bellissima all'esterno. Mentre all'interno eravamo tutt'altro che felici.

Mentre tutti i miei compagni di classe avevano genitori innamorati i miei erano l'opposto.

A casa mia tutto era un disastro, senza mio padre la mia vita sarebbe stata migliore e senza tutti i traumi che mi ha causato.

«T/n! Come sta mamma con questo trucco??» fu la voce che mi svegliò.

Mia mamma aveva la make-up artist affianco, con uno specchio davanti, i trucchi e mamma che mi guardava in attesa di una risposta mentre io abbassavo lo sguardo sul bouquet che avevo in mano.

«sei sempre bellissima mamma» dico sorridendo fingendo che il flashback che ho avuto prima non fosse mai accaduto.

Mia mamma mi sorride e io le sorrido a sua volta, le do il bouquet e mi avvio verso la porta per uscire.

Ora avevo 8 anni, avrò due fratellastri: Bill e Tom Kaulitz, gemelli - con stili completamente diversi - e un padre molto gentile: Jörg Kaulitz.

Sinceramente Bill mi stava anche simpatico ma Tom per niente, era freddo con me e comunque sia non sono affari che mi riguardino perché non è che lui sia la miglior persona di questo mondo.

Loro hanno un'anno in più di me e Bill mi tratta come se fossi la sua vera sorella. So che lui e Tom sono molto uniti fanno tutto insieme.

Non so molto di loro ma userò questa convivenza "forzata" per conoscerli meglio - almeno ci provo con Tom -.

Mentre facevo mente locale ritorno a guardare nella direzione di Tom e Bill ma loro non c'erano.

Allora non ci faccio molto caso e mi avvio verso camera mia e quando apro la porta mi blocco sulla soglia.

«Bill è in bagno» dice mentre sfoglia un mio libro tra le mani come se non stesse facendo nulla.

Mi guarda e sfoggia un sorrisetto arrogante da idiota.

«che c'è piccoletta? Ti da fastidio che ti toccano i tuoi amati libri?» sempre parlando con quel tono da arrogante che mi infastidiva soltanto.

Avrei tanto voluto lanciargli il cappello dalla finestra così avrebbe smesso di fare tanto l'egocentrico.

Lo fulmino con lo sguardo ma lui continua a ridere.

«poi dici che io sono quello freddo, sei tu che non mi vuoi tra le palle, non puoi lamentarti comunque perché oggi mio padre e tua madre si sposano e tu sarai costretta a vivere a casa mia con me capisci?» detto questo se ne va finalmente.

Dio avrei voluto staccargli i dreads uno per uno strappandoglieli.

Continuo ad ignorare Tom e mi preparo.

La cerimonia va alla grande e anche la  festa fatta in famiglia dopo la chiesa.

Non ho mai visto mia mamma così felice.

E se lo era lei lo ero anche io.

drugs || Tom Kaulitz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora