Sposerò un gentiluomo
Volume 1.1 La storia di Melania
The Coauthors
Doriana Antonella De Luca
Martina Nizza
Il mio nome è Melania Maria Canigiani e sedici anni fa sono nata in una calda e umida giornata di metà luglio. Potrei raccontarvi nei dettagli quel giorno, potrei farlo perché ho sentito, e persino vissuto, quei momenti così tante volte, attraverso i racconti di mio padre che aspettava e ascoltava tutto da dietro la porta della camera di mia madre. Quello del giorno della mia nascita è difatti il suo racconto di vita preferito. Finiva spesso per parlarne nelle sere in cui, tutti e tre, ci stringevamo attorno ad un tavolo per sorseggiare del latte caldo prima di andare a letto. Noi tre perché io ero la loro unica figlia, nata dopo tanti anni di matrimonio; un matrimonio legato e consolidato dall'amore. Nel racconto di mia madre invece c'è più dolore, tristezza. Quante notti aveva passato pregando la Santissima Vergine Maria perché le donasse il miracolo e la gioia di stringermi tra le braccia. Ci vollero quasi dieci anni di matrimonio, ma infine arrivai: il suo più agognato dono e la sua più grande benedizione. L'unica. Non ci sarebbe stato nessun fratello maggiore, o minore, che avrebbe potuto vegliare su di me. Sarà stato proprio a causa del mio essere la sua unica figlia che mia madre ha impegnato tutta sé stessa, la sua vita, nel rendermi la giovane donna di buona famiglia che sono diventata, o come ama dire lei "la giovane donna che ogni gentiluomo vorrà avere in moglie". Nessuno trovandosi davanti la deliziosa figlia del Barone Canigiani avrebbe potuto non desiderare d'aspettarla all'altare e renderla sua agli occhi di tutti e soprattutto di Nostro Signore. So danzare, sostenere una conversazione, e persino renderla piacevole. Mia madre mi ha insegnato a governare una casa, ricamare con minuziosità e a intrattenere col pianoforte. Non posso ancora partecipare ad eventi sociali, ma quando vado a fare compere, sempre con mia madre, o mi reco in chiesa per la messa, i miei lunghi capelli castani vengono sempre accuratamente pettinati e saldamente acconciati in semplici e composte crocchie, ben stretti, quasi quanto il corsetto che indosso. Le mie mani sono sempre coperte da guanti da giorno per scongiurare delle antiestetiche efelidi e il mio sorriso è sempre presente sulle mie labbra, non troppo. Sia mai che si pensi che sia una sciocca. "Solo le sciocche sorridono sempre" era una delle lezioni di vita di mia madre che riecheggia ancora nella mia mente. Mia madre, con i suoi occhi severi ma colmi d'affetto, me lo ripeteva sempre "sposerai l'uomo più ambito dalla società. Sarà nobile, di bell'aspetto e ottime maniere". Gli aggettivi non erano necessariamente elencati sempre in quest'ordine ma sì, erano sempre quelli. Ed io quella sera, quando lo vidi per la prima volta, capì immediatamente che era il più bello, galante ed ambito della sala e di tutta l'aristocrazia fiorentina; per di più, avrebbe ereditato il titolo di conte. Adesso ne ero più convinta: sposerò un gentiluomo.
STAI LEGGENDO
Sposerò un gentiluomo
RomanceMelania Maria Canigiani, questo è il mio nome. Ho 16 anni e sono l'unica figlia di una coppia che tanto mi ha desiderata. Quello dei miei genitori è stato un matrimonio d'amore, un qualcosa di non così scontato nella nostra società. A dire il vero...