CAPITOLO 15

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Arrivai a scuola con tranquillità. Mi sedetti e vedevo il mio banco con delle scritte tipo "Sei brutta" "Perché sei venuta in questa scuola?" "Vai" "Stronza" "Puttana" "Vaffanculo".. e cosa del genere. Non capivo il perché. A scuola tutti mi sparlavano, mi guardavano dall'alto verso il basso. Incontrai Marco, era con una faccia come per dire "Mi dispiace", e, dopo di che si allontanò e rimasi sola. Arrivò l'ora di educazione fisica e dovevamo andare verso la palestra, io ero in disparte. Ma, venne quel gruppetto e la giornata me l'hanno fatta diventare peggio di com'era andata oggi. Cominciavano a deridermi. Okay. Mi avevano preso di mira. Forse perché nessuno mi poteva difendermi e così, mi trattavano male come se nulla fosse. Ma, finalmente, un "angelo" mi salvò. Mi difese. Dicendo che se non ve ne andavate chiamerò la preside. Così se ne erano andate. Non riuscì a vederlo, c era troppa luce e (per i miei gusti) era troppo alto. Aa fine della giornata pensai che finalmente una persona mi "salvo" dalle torture che stavo subendo..

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