CAPITOLO 22

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E fu così che trascorsi tutta la mia giornata sul divano con le mie patatine. Decisi di uscire, quindi mi vestii: jeans, maglietta e scarpe alte. Volevo sentirmi libera. Così presi tutto quello che mi serviva e andai dove andarono i miei piedi, per non sò dove. Feci degli incontri, delle mie compagne, i miei zii che mi chiedevano come mai da queste parti, e cose del genere. In quella piccola stradetta, incontrai Marco,era mezzo ubriaco ed erano ancora le 7. Ricordo quel giorno, come avevo detto, erano le 7, e mi avvicinai a lui. Lui mi raccontò tutta la sua storia e alla fine disse "Io non sono quel che credi, io non sono un umano, sono un vampiro. Io: "Un che? Mar: "Un vampiro, veniamo dalla generazione del 500 e quando c è troppo sole ci bruciamo e moriamo senza lasciare nessuna traccia. Vogliamo bere il sangue delle persone, ma non possiamo perché sennò verremo arrestati. Ci tratteniamo per il vostro bene, quindi almeno mi devi una ricompensa, baciami. Secondo te perché ti ho evitato? Perché non volevo che morivi per me, quindi pian piano mi sono allontanato. Ma lo facevo per il tuo bene. Scusa se non sono stato con te nei momenti peggiori, ma ti prego capiscimi. I vampiri non possono mangiare cose amare o troppo dolci. Sappilo, quindi, quando noi mangeremo insieme mirraccomando nutrimi bene hahha. Dopo di chè mi baciò ma non tanto perché sennò potevo morire per morso dei vampiri. Io ero solo spaventata, non riuscivo a muovermi e dissi fra me e me "Perché sono uscita? Non potevo starmene a casa con le mie patatine?..

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