CAPITOLO 25

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Arrivò una chiamata: Giovanna e mi disse:" Allora oggi festa c è la festa di nostro cugino Emanuele. Devi venire assolutamente. Mettiti qualcosa di elegante perché ti voglio proprio vedere. Sarai bellissima" Io:" Mmm..Si vabbene" G:" Allora ci vediamo lì , mirraccomando. Io:" Si tranquilla ciao Giò" G:" Ciao bella". Poi arrivò un altra chiamata Marco: "Ciao" Io:" Ehi ciao" M:" Senti ti devo dire una cosa, oggi devi assolutamente venire ad una festa" Io:" Scusami, ma oggi non posso, ho una di mio cugino" M:" Tranquilla, io ti aspetto" Io:" Ma farò molto tardi" M:" Tranquilla, sò aspettare e io ti aspetterò finché non verrai" Io:" Vabbene fai come vuoi". Chiusi la chiamata e mi preparai per stasera. Vestito fino alle gambe, nero e con decorazioni molto semplici, soprattutto nelle bracce. Tacchi alti neri, trucco leggero: matita sia sotto che sopra e infine il rossetto e... fatto!. Mi avviai per la festa di Emanuele, arrivò un messaggio Marco "Sei bellissima oggi" Io:" Grazie ma come sai che sono vestita così? M:" Lo so e basta" Io:" Vabbene." Presi la macchina e andai a quella festa. Tutti mi fecero i complimenti, la prima di tutti era Giovanna:"Ma sei bellissima, wow. Luisa:" Bella" Giulia:" Ehiii, come stai? Stai benissimo oggi, poi parliamo che mi devi dire un sacco di cose". Jack:" Ciao figlia mia, come stai? Sei stupenda oggi" Io:" Grazie a tutti per i complimenti" poi intervennero anche i miei zii:" Ciaooo, ma come ti sei fatta grande, complimenti" Io:" Graziee". Infine fece il suo arrivo il festeggiato Emanuele, lo salutai e gli diedi il regalo Em:" Ehi ciao, grazie per il regalo è bellissimo e anche tu non scherzi" Io:" Grazie di cuore". Passarono in fretta queste ore ed erano già l'una, mi preoccupai perché Marco sarebbe rimasto ad aspettare fino a tardi in questa festa. Salutai a tutti dicendo " ancora auguri ad Emanuele ma scusate ora devo andare perché ho un'altra festa che mi aspetta" Mia zia:" Mirraccomando stai attenta soprattutto ai ragazzi, perché i ragazzi di oggi possono fare di tutto soprattutto con le persone deboli" Io:" Si tranquilla, sò quello che faccio". Me ne andai e mi salutarono tutti dalla finestra. Corsi, avevo paura che se ne fosse andato. Lo vidi e mi disse:" Ehi perché corri? Te l'avevo detto che ti aspettavo" Io:" Avevo paura che te ne fossi andato" M:" No io non me ne vado, finché tu non arrivavi" Io:" Grazie" M:" Di niente bellezza". La serata trascose tra sorrisi e parlate e per le 6 e mezza me ne andai, alla fine della serata mi disse": Vedi? Oggi ci siamo trovati benissimo, almeno io mi sono divertito, spero che lo faremo un altro giorno" Io:" Sicuramente". Me ne andai e pensai fra me e me che finalmente avevo qualcuno da poggiarmi nei momenti peggiori e per me oscuri..

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