CAPITOLO 28

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Arrivai noiosamente a scuola e vidi il mio professore che stava cercando di dire qualcosa a noi ma non sapeva come dircelo. Arrivò anche il preside e disse " Ragazzi il 20 maggio ci sarà la prima prova scritta d'italiano, riguarderá naturalmente un tema o sul Calvino o uno degli autori che sono stati per voi più importanti" Noi:" Vabbene". Fecimo l inchino e la preside se ne andò. Il professore disse " Ragazzi dobbiamo velocizzarci, dobbiamo quasi finire il programma affinché voi potete fare questa prova nei migliori dei modi. Quindi impegnatevi più che potete. Io per una settimana mi assenterò per problemi familiari e al mio posto ci sarà un altro insegnante che vi insegnerà sicuramente meglio di me. Spero di esser stato chiaro, se avete altre domande chiedete." Nessuno fiatò e facevano solo facce tristi. Prof:" Mi dispiace ragazzi, ma la vita è questa, niente facile e nulla è impossibile". Noi:" Vabbene". Mi chiamò Marco e parlammo un pò dicendo che voleva studiare con me perché pensa che io sia la più brava della scuola, io dissi che andava bene e quindi da domani in poi dovrò andare a casa sua. Ero emozionata perché non avevo mai visto la sua casa sopratutto la sua famiglia perché probabilmente ci sará anche tutta la sua famiglia. Avevo paura ed ero anche emozionata..
Scusate se non ho postato in questi giorni ma ho avuto problemi di connessione. Spero vi piaccia questo capitolo
-Francesca

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