Venduto.

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La prima cosa che percepii era uno strano odore di bruciato e di legna bagnata, poi mi sentii a pezzi e il mio corpo non rispondeva. Mi decisi ad aprire gli occhi e tutto appariva sfocato, ma capii di essere nella mia forma umana e così mi tirai su con il busto. Delle lenzuola rosse mi coprivano io corpo nudo e la vista si stava presentando insieme al ricordo della sera precedente, mi trovavo in una stanza lussuosa e in legno, ero su un letto a baldacchino posto di fronte a un camino ardente.
Non capisco, prima vengo rapito in malo modo e poi vengo trattato come un principino...qualcosa non quadra
-vedo che ti stai già riprendendo- mi girai di scatto, non mi accorsi della presenza di un uomo a me famigliare. Stava un una poltrona a sorseggiare vino mentre si accarezzava i capelli bianchi e mi guardava attentamente come se mi stesse studiando, ma dove potrei averlo visto?
Mi ricordai dell'incontro nel bosco, il padre di quella bambina e lo stesso uomo che mi ha rapito. Strinsi i pugni pronto ad assumere la mia forma animale, ma non ci riuscii
-cosa mi avete fatto!- dissi alzando la voce e sperando di avere risposte
-Alan non dovresti agitarti- rispose lui con tutta la calma possibile e io iniziai a sentire la rabbia salire
-dove sono? Perché mi avete rapito e cosa volete da me?- dissi mentre mi alzai completamente ignorando il fatto che fossi nudo
-sei in casa mia, ti spiegherò tutto con calma e non sei l'unico a trovarsi qui. Abbiamo tutto il tuo branco- tremai leggermente alle ultime parole

Seguivo l'uomo stando a testa bassa, dovevo seguire ogni suo origine. Ne valeva la vita del mio branco.
-dunque, io gestisco un traffico illegale in cui esseri come voi vengono venduti- disse con tutta la normalità più assoluta, se avrei potuto gli avrei già spezzato il collo. Ci trattano come bestie e questa cosa non va bene.
-a cosa serviamo?- dissi cercando di restare calmo
-a qualsiasi cosa, come animali domestici, come passatempi o come guardie del copro. Capirai ben presto chi sono i compratori- disse con un certo entusiasmo cosa che mi fece alterare
-se pensi che starò qui, a farmi dettare ordini, ti sbagli di grosso. Il gran consiglio verrà a recuperare me e il mio branco- la mia acidità si poteva sentire nell'aria, tutto ciò che ricevetti in cambio? Una fottuta risata.
-sei divertente, ma non illuderti. Loro ti hanno venduto il tuo branco a noi e io rivendo te e i tuoi compagni- afferma per poi aprire una porta bianca a lato del lungo corridoio
-la dottoressa ti sta aspettando- disse fermandosi fuori e lasciandomi lo spazio per entrare, mi fermai di fronte a lui. Con un movimento veloce e un gesto aggraziato gli sputai in faccia per poi scomparire nella stanza senza farmi mancare un sorriso divertito sul volto. Sentii le sue bestemmie mentre entrano in quello che sembrava una stanza da visita ad accogliermi c'era una donna sulla trentina d'anni con occhiali spessi, camice bianco e folti capelli ricci
-oh ecco qui il capo branco- mi scrutò leggermente per poi scrivere su un pezzo di carta. Restai li impalato, non sapevo cosa fare
-iniziamo con la visita, prima di tutto le richiederò dei campioni- disse con calma mentre non smetteva di scrivere
-che generi di campioni?- chiesi mentre mi appoggiai sul lettino coperto di carta usa e getta
-urina, feci, sangue, sperma e qualche capello o unghia- disse senza staccare gli occhi della cartella
-e se mi oppongo?- dissi con aria di sfida, lei spostò lo sguardo dalla cartella ai miei occhi e si sistemò gli occhiali.
-senta, capisco che è fortemente scosso da questa questione e che non capisce quasi nulla, ma se non vuole finire sedato o drogato...bhe, farebbe meglio a eseguire gli ordini. Le persone ribelli qui non fanno una brutta fine, basta pensare ad un altro membro del suo branco, come si chiamava? A giusto, la signorina Collins... Le basta basta sapere che abbiamo dovuto chiamare il suo proprietario con urgenza e che ora si trova sotto sedativi- non mi accorsi neanche di essere scattato in avanti e si aver afferrato la dottoressa per il collo costringendola a guardarmi negli occhi
-e dimmi, dove si trova ora la signorina Collins?- dissi premendo di più le mani, la donna sgranò gli occhi e con un gesto affrettato la vidi afferrare una specie di pistola che appoggiò al mio collo e prima che potessi fermarla schiacciò il grilletto iniettandomi qualcosa, con violenza la spinsi contro il lettino e mi affrettai ad uscire mentre sentivo i miei sensi spegnersi ancora
-cazzo!- urlai per poi prendere a correre superando corridoi e andando a sbattere contro persone che a loro volta iniziarono a correre dappertutto, mi sembrava di essere sottosopra. Vedevo doppio e non sapevo dove stavo andando ed era troppo, mi appoggiai ad una colonna come per tenermi su e origliai una conversazione di un signore che stava parlando al telefono
-il banchetto si sta tenendo proprio ora, il signor Rey sta finendo gli ultimi accordi per vendere quelle bestie- ancora una volta la rabbia ebbe la meglio su di me e ripresi a correre fino a ritrovarmi sudato fradicio davanti ad un portone bianco leccato ed elegante
-non lasciatelo entrare!- mi girai e vidi uomini armati di fucile correre verso di me mentre si sbracciavano urlando. Ripresi a guardare di fronte a me e con gesti goffi entrai nella sala.
La scena che mi si presentò davanti fu raccapricciante, uomini e donne con vestiti eleganti parlavano allegramente sorseggiando drink e ascoltando musica, ma la cosa che mi colpi è che quasi tutti tenevano per le mani guinzagli di cuoio che si collegavano a collari messi al collo di lupi come me. Caddi a terra proprio quando tutti si accorsero della mia presenza, molte persone si portarono mani davanti alla bocca essendo pieni di stupore e altri sembravano di non capire. Tutto prese a girare e un urlo uscì dalla mia bocca prima di cadere a terra primo di senti.
Ma l'ultima cosa che vidi furono un paio di enormi occhi blu che mi scrutarono nel profondo.

Un'altra volta mi risvegliai a pezzi, però preso dalla foga balzai in avanti finendo a terra ed è le che sentii le catene ai piedi. Mi guardai attorno, non ero nella stessa di quando mi sono risvegliato la volta prima. No, in questa stanza era tutto più bianco e freddo, ovviamente era lussuosa
-ben svegliato Alan- una voce sensuale e calda mi vede distrarre dai miei pensieri, mi alzai cercando di arrivare all'origine di quel suono. In piedi di fianco alla finestra c'era una donna molto giovane con un vestito azzurro che lasciava intravedere molto dato lo scollo, aveva capelli neri e occhi blu
-chi sei?- dissi pronto ad attaccare se necessario
-sono la tua nuova proprietaria- disse senza togliersi un sorriso in volto, feci una smorfia
-sono certo che tu sei il tipo di persona che mi porta a fare i miei bisogni alla sera- dissi con fare schifato per poi accorgermi di essere ancora nudo, ma qui sono tutti dei guardoni?
-dovresti rivolgerti con più educazione- disse mentre si avvicinava con passo lento a me
-non prendo ordini da una sgualdrina- dissi, l'impatto fu forte e mi ritrovai sul letto con la guancia in fiamme
-le cose sono cambiate Alan, ora sono io a darti ordini e ti ho in pugno-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 10, 2015 ⏰

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