The Blood of Moon

La nuova pizzeria

Erano circa le 12:45 quando io e Calum uscimmo da scuola per andare a pranzare.
"Luke hai visto la nuova pizzeria che hanno aperto nei dintorni di casa mia?"
"No, quando la hanno aperta?"
"Credo ieri o l'altro ieri"
"Ti va se andiamo e mangiamo li giusto per vedere un po' come?!"
"Si, mi piacerebbe molto. Ora chiamo mia madre e l'avverto!"
Disse prendendo il cellulare e portandoselo vicino l'orecchio.
"Ora la chiamo anche io."
Presi il mio cellulare dalla tasca destra del mio pantalone e digitai il numero di mia madre poi lo avvicinai al mio orecchio.nel frattempo Calum si allontanò mentre parlava con la mamma.
"Luke, dimmi cosa succede?"
"Mamma non è successo niente...volevo solo avvertirti che io e Calum andiamo a mangiare nella nuova pizzeria che hanno aperto vicino casa sua qualche giorno fa."
"Va bene allora ci vediamo più tardi. Ciao Luke...."
"Ciao mamma"
Attaccai la telefonata e andai dall'amico.
"Cal cosa ha detto tua madre?"
"Ha detto che per lei va bene"
"Allora andiamo"
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Arrivati davanti la pizzeria lessi l'insegna di un colore verde accecante " The Deadly Sins " entrammo e il mio sguardo si incontro con due splendidi occhi verdi chiaro, distolsi lo sguardo e cominciai a guardare il luogo quando notai che Calum si era già seduto al tavolo infondo alla sala. Mi diressi verso di lui tentando di non girarmi per riguardare quei bellissimi occhi che lo stavano osservando, arrivato al tavolo mi sedetti di fronte al mio amico e presi il menù e cominciai leggere i nomi delle pizze per vedere se c'era la mia preferita, appena ebbi finito di leggere il menù arrivo un ragazzo vestito con un grembiule nero con il nome del locale, un jeans blu scuro, una camicia a messe maniche a quadri blu e rossicci e degli anfibi neri licidi, lo guardai per qualche secondo e notai i capelli rossi accessi e gli occhi verdi proprio gli stessi occhi in cui si era immerso appena entrato in quel luogo magico, uscì dai miei pensieri quando la voce soave di quel ragazzo di distrasse.
"Buongiorno cosa posso servirvi??"
"Io vorrei una pizza con salame piccante,pomodoro,mozzarella e olive."
Disse Calum porgendo il menù al cameriere.
"E lei ?"
"Emmmm...una pizza hai peperoni."
Dissi sorridendogli e passandogli il menù.
Appena ebbe finito di scrivere le nostre prenotazioni si voltò e si diresse verso il bancone, ma ad un tratto si girò di scatto e torno al nostro tavolo.
"Scusatemi oggi è solamente il mio terzo giorno qui è ancora non mi sono abituato, mi sono scordato di chiedervi cosa desiderate da bere?"
Disse il ragazzo sorridendo imbarazzato portando la penna di nuovo vicino al blocchetto delle ordinazioni.
"Non fa niente...desiderammo due birre chiare una a me è una al mio amico Luke."
Disse Calum sorridendogli.
"Torno subito con le vostre birre!"
Disse il rosso con tono gioioso e poi diede le spalle hai due amici allontanandosi verso il frigo posto dietro il bancone e prese le due birre e ritorno verso il nostro tavolo.
"Ecco le vostre birre."
Disse appoggiando le due birre sopra il tavolo.
"Grazie"
Dissi sorridendogli teneramente prendendo la birra e la appoggiai vicino le mie labbra e ne bevvi un sorso.
"Come ti chiami?"
Gli chiese Calum prendendo la sua birra.
"Mi chiamo..."
Non fece in tempo a parlare che una persona urlo il suo nome dalla cucina.
"MICHAEL...sono pronte le pizze del tavolo 6"
"Arrivo subito, Frank"
Disse il giovane ragazzo girandosi per andare a prendere le pizze.
In poco più di 2 minuti il cameriere gli portò le due pizze fumanti.
"Ragazzi ecco le vostre pizze...comunque mi chiamo Michael Clifford e voi ?"
Chiese il rosso posando le due pizza al fianco delle birre chiare.
"Io sono Calum Hood"
"Io invece sono... Luke Hemmings"
Dissi sorridendogli imbarazzato.
"Piacere di conoscervi ragazzi... mi dispiace andarmene così bruscamente ma devo lavorare."
Disse Michael tenendo tra le mani il sottile grembiule nero.
"Non c'è nessun problema...vai pure"
Disse Calum dando un sorso alla sua birra chiara.
"Allora alla prossima volta... Ciao"
Disse il ragazzo dai capelli rossi.
"Ciao Michael"
Dissimo all'unisono salutandolo con la mano. Mentre il ragazzo si allontanava cominciai a mangiare la pizza. Appena ebbi finito salutammo Michael ed usciamo dalla pizzeria e ci dirigemmo ognuno verso la propria casa. Durante il tragitto continuai a pensare alla nuova pizzeria e al nostro nuovo amico.