Il compleanno

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Sono passate ormai 4 settimane da quando io e Michael siamo usciti da quel maledetto ospedale, ma ora non voglio pensarci per adesso penso solamente a oggi, che è il mio 18esimo compleanno e che finalmente sarò maggiorenne.
Sono le 19:48 e fra qualche minuto inizierà la grande festa per il mio compleanno. Ho invitato solamente qualche amico i più stretti Michael,Calum, Ashton e Marisol. sento il campanello suonare mi dirigo verso l'ingresso è apro la porta in legno scuro.
"BUON COMPLEANNO LUKE....!!!!!"
Dissero tutti quanti allo stesso tempo porgendo mi tutti i loro regali.
"GRAZIE...!!"
Dissi io invitandoli ad entrare e prendendo e appoggiando i regali sopra il tavolo in cucina.
"Da oggi sarai un uomo..."
Disse Calum abbracciandomi felice.
"Ora sei grande..."
Disse Marisol dandomi un bacio sulla guancia lasciandomi il segno del rossetto.
"Finalmente anche tu maggiorenne..."
Disse Ashton dandomi il cinque.
"Da oggi non sei più un Cucciolo..."
Disse Michael dandomi un bacio a fior di labbra. Appena lo fece mi voltai nascondendo le guance rosse con i capelli anche se non serviva a molto.
"OoooH....ooooooh, mio fratello si è fidanzato e non me lo a mai detto..."
Disse Marisol scherzosa.
"... ... ..."
Il silenzio regnava in quel momento imbarazzante per entrambi che non sapevamo cosa dire a nostra difesa.
"Emmm...emmm...volete un panino"
Dissi tentando di cambiare discorso.
Tutti i ragazzi annuirono senza parlare, fissando con insistenza la giovane donna che allo stesso tempo fissava il fratello con occhi di curiosità. Il rosso prese la donna per un braccio e la trascino lontano dal gruppo e si sussurrarono qualcosa.
"Allora 'fratellini' volete un panino?"
Richiesi insistendo.
"A me si.."
"Per me no... non ho voglia di mangiare per adesso...potrei avere un bicchiere d'acqua invece...?"
Chiese la ragazza in tono gentile.
"Certo...adesso vi porto tutto"
Dissi andando in cucina a preparare il tutto per bene. Passarono circa 10 minuti quando ebbi finito di preparare i nostri spuntini.
"Ragazzi ecco i vostri panini."
Dissi poggiando un vassoio pieno di panini sopra il tavolino del soggiorno.
"E non mi sono certo scordata di te...ecco il tuo bicchiere d'acqua."
Dissi porgendogli il bicchiere colmo di un liquido fresco.
"Grazie"
"Prego"
Dissi sedendomi al fianco dei miei amici e cominciando a mangiare un panino.
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Erano ormai le 21:57 quando finimmo di mangiare i nostri panini.
"Ragazzi ora si esce..."
Disse Ashton prendendomi per un polso e portandomi verso la porta di uscita.
"Almeno fammi prendere le chiavi e il cellulare. "
Dissi tentando di opporre resistenza.
"Va bene"
Disse lasciando la presa sul il mio polso. Andai a prendere il mio telefono e non meno importanti le chiavi di casa poi uscii di casa chiudendo la porta.
"Muoviti Luke..."
Disse Calum salutando sopra l'auto di Michael.
"Arrivo..."
Dissi lanciandomi anch'io all'interno dell'abitacolo.
"Dove andiamo..?"
"Non saprei...?"
"Andiamo al Gost..."
Disse Michael accendendo il motore e partendo a tutto gas verso il luogo da lui prestabilito.
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Siamo davanti al locale dove Michael ci aveva portati, guardai l'insegna, GOSTH, scritto in corsivo con un colore rosso acceso. Entrammo tutti insieme e subito la mia testa cominciò a pulsare per la forte musica che iniziò a entrarmi nel cervello facendomi venire un leggero mal di testa. Ci dirigemmo verso il bancone per ordinare qualcosa da bere.
"Cosa desiderate?"
Chiese il barista. Era una ragazzo dal ciuffo color caramello, occhi verdi scuro, corporatura agile e veloce e con una bandana nera con il logo del locale impresso sopra.
"Per noi un moijto..."
Disse Calum riferendosi anche a Ashton e Marisol.
"Anche per me..."
Dissi io sorridendo ai miei amici che stavano cominciando a ondeggiare a ritmo di musica.
"Idem..."
Disse Michael sorridendomi maliziosamente affiancandosi a me. Dopo qualche minuto il ragazzo dietro il bancone ci portò tutti i nostri moijto posandoli uno fianco all'altro. Pagammo e poi ci dirigemmo verso l'unico divanetto libero.
"Allora..."
"Allora...? Cosa?"
Chiesi alla giovane ragazza seduta al mio fianco.
"Non avete ancora risposto alla mia domanda..."
Disse incrociando le braccia.
"Quale domanda?"
Chiese Michael confuso.
"Siete...o...non siete...fidanzati?"
Con il fare di un poliziotto che interroga il suo indagato.
"Emm..."
Dalla mia bocca uscirono solamente versetti senza senso, a questo punto cominciai a fissare intensamente il rosso seduto al mio fianco per poi fissare la sorella senza dire nulla, lasciando a lui la scelta di quella fatidica domanda a cui io non sapevo dare una risposta.
"Su dai ormai ha fatto saltare tutta la copertura..."
Sbottò Michael in preda alla furia.
"Che copertura?"
Chiesi scrutando il ragazzo seduto al mio fianco.
"Il fatto è che..."
Non finì di parlare che una strana sensazione mi avvolse il corpo facendomi rabbrividire e poi ad un tratto la testa comincio a girare e il cuore inizio a pompare più sangue, mi sento davvero strano le forze mi abbandonano e crollo addosso al rosso che comincio a guardarmi con occhi sconvolti.
"Luke...luke...cosa hai?"
Chiese dandomi leggeri schiaffi per farmi riprendere i sensi e poi mi sollevo prendendomi in braccio.
"Ehi...ragazzi..."
Disse Michael con la voce tremolante.
"Luke...luke..."
Dissero tutti quanto abbracciandomi.
"Ragazzi io vado in ospedale non si sa mai..."
Disse Michael portandomi verso l'uscita del locale e in fine nella sua Audi nera.
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Sono passati si e no 10 minuti da quando sono in macchina e noto che l'aria fresca mi fa stare meglio, molto meglio.
"Ehi...dove andiamo?"
Chiesi con un tono curioso ma rintontito.
"O santo cielo sei sveglio...stiamo andando all'ospedale cucciolo."
Disse Michael in preda alla preoccupazione.
"No...no...sto bene non andiamo all'ospedale...mi è solamente girata un po' la testa tesoro..."
Dissi tentando di far cambiare idea all'attraente guidatore che con fare rassicurante e tenero asseconda la richiesta del biondo.
"Facciamo una cosa ora andiamo un po' nel bosco così respiri un po' di aria buona e poi se non ti senti meglio andiamo all'ospedale...ok?"
Chiese con tono rassegnato ma allo stesso tempo gentile.
"Va bene..."
Dissi abbracciandolo affettuosamente.
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Siamo allo stesso posto dell'altra volta con lo stesso ragazzo ad osservare le stelle e a respirare un po di aria pulita.
"Mi sento decisamente meglio...!"
Dissi sorridendogli, il leggero venticello portava nell'aria un leggero odore di muschio e pino, l'erba è umida a causa della brina serale e gli alberi si muovono in armonia con il resto della natura circostante.
"Guarda Luke...quella costellazione è il carro maggiore è quello più piccolo il carro minore."
Disse il rosso indicando le stelle.
"Belle...ma..."
"Ma...cosa?"
Chiese sorridendomi maliziosamente.
"Ma di certo non sono più belle di te amore..."
Dissi baciandolo dolcemente sopra il collo, poi cominciamo a guardarci intensamente avvicinando sempre più i nostri volti finché il telefono di Michael suono mentre ero a poco più di 2 centimetri dal suo viso. Gli sfilai il cellulare dalla tasca del cappotto e lessi il messaggio.
Louis: Amore mio ieri sera è stato bellissimo fare l'amore con te...ci vediamo alla prossima avventura Stallone <3.
Appena ebbi finito di leggere il messaggio mi alzai e gli lanciai il telefono addosso.

Ora in questo istante i miei occhi azzurri cielo si trasformarono in due enormi iceberg e il mio corpo cominciò a pizzicare a quel punto mi girai verso il rosso guardandolo con disprezzo, ma anche se lui era intento a spiegare tutta la situazione non lo ascoltai e cominciai a correre verso l'ignoto. La voce di Michael che pronunciava il mio nome con tanto bisogno e preoccupazione non mi fece indietreggiare ma alimentò il mio sentimento di rabbia e disgusto che stavo provando in quel momento.
Il pizzicore si fece sempre più forte finché non cesso', continuavo a correre...correre senza meta né destinazione...anzi una meta la avevo era scappare stare il più lontano possibile da quel ragazzo che ho amato con tutto il cuore...e che ancora amo anche se il mio corpo si ribella al solo pensiero di quei capelli rossi e sopratutto di quegli occhi verdi che mi fecero innamorare di quella creatura così spregevole, ma allo stesso tempo tenera e dolce di cui io mi sono completamente perso senza alcuna motivazione.

Erano passate già diverse ore da quando sono scappato da Michael e devo dire, che mi manca la sua presenza il suo sorriso a 32 denti che sono sempre bianchissimi e soprattutto mi manca sentire i suoi baci appassionati che ogni volta che ne ricevevo uno mi dimenticavo del mondo orribile in cui vivevo.

È da quando il pizzicore si è fermato che mi sento molto strano ma allo stesso tempo a mio agio.

"Sono davvero stanco devo aver corso per circa 2 ore di fila"
Dissi con il fiato corto, cominciai a camminare tranquillamente quando comincio a sentire il rumore di un ruscello che scorre limpido.

Vado verso il rumore e con mia grande fortuna trovo un ruscello da qui cominciai a bere avidamente quando ad un tratto cominciai a guardare il riflesso di quello splendido ruscello e vidi un lupo dal manto grigio chiaro e bianco e da gli occhi color ghiaccio.

"A ah un lupo..."
Inizio ad urlare come una femminuccia che si spezza un'unghia e poi continuo a guardare con più intensità.
"Aspetta un attimo quello non è un lupo...que...llo son...o io... O mio dio io sono un...lupo"
Dissi in preda al panico, iniziai a correre e urlare finché non svenni.

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