L'ossessione

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Passai la nottata in bianco a pensare a quei bellissimi occhi verdi contornati da degli stupendi capelli rossi, non so cosa sia in lui che mi attira così nei suoi confronti,ma voglio scoprirlo subito quindi dovrò ritornare in quel luogo per saperne di più su di lui. Era passato l'ennesimo giorno di scuola e io e Calum dovevamo andare come al solito tornare a casa a pranzare e dato che volevo andare di nuovo in quello pizzeria glielo chiesi.
"Cal...emmm...ti va di andare di nuovo in quella pizzeria?...adoro la loro pizza."
Dissi tentando di non far notare le mie guance che si erano colorate di un rosso intenso per l'imbarazzo.
"Per me va bene tanto i miei a casa non ci sono quindi sarei stato a casa da solo."
"Perfetto...neanche i miei ci sono!"
Dissi sorridendogli cercando di non far capire il vero intento della cosa.
"Cosa hai?"
Chiesi indicandogli la strada.
"Luke...mica ti dispiace se porto un amico?"
Disse portandosi una mano dietro la testa sorridendomi teneramente.
"Nessun dispiacere..."
Dissi sorridendogli gentile.
"Eccolo li giù sta arrivando.!"
Disse alzando una mano per salutarlo. Guardai bene il ragazzo e potei vedere i capelli ricci color nocciola e gli occhi anch'essi nocciola che mostravano un'espressione felice e simpatica.
"Hey Calum"
Disse il moro sorridendogli amichevole.
"Ciao Ashton...ti presento il mio migliore amico Luke."
"Luke ti presento il mio amico Ashton"
Disse imbarazzato, non ci volle un genio per capire che Calum era completamente cotto di Ashton bastava solamente guardare come gli luccicavano gli occhi guardandolo e per Ashton era lo stesso anche se tentava di non darlo a vedere.
"Ciao Ashton...vieni anche tu in pizzeria?"
Chiesi amichevolmente al ragazzo moro.
"Si...volentieri!"
Disse sorridendomi imbarazzato.
"Allora si va tutti in pizzeria!!"
Disse Calum felicissimo della risposta di Ashton alza le mani al cielo e indica la via.
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Siamo appena entrati in pizzeria e ci stiamo dirigendoci verso il tavolo dell'ultima volta e ci sedemmo, poco dopo arrivò super sorridente Michael col il suo grembiule legato alla vita e il suo blocco per appunti in mano.
"Ciao ragazzi"
Disse sorridendoci.
"Ciao Michael..."
Dissi sorridendogli sentendo le mie guance colorarsi di un leggero rosa scuro per l'imbarazzo.
"Hey Michael...ti presento il mio amico Ashton."
Disse Calum sorridendogli.
"Piacere di conoscerti Ashton"
Disse Michael porgendo la mano al ragazzo al fianco di Calum.
"Piacere mio Michael"
Disse Ashton stringendogli la mano in segno di saluto.
"Allora ragazzi vi porto porto il solito?"
"Certo!!"
Dissimo io e Cal porgendogli i menù.
"E per te?"
"Mmmm...una pizza Margherita!"
Disse il moro dandogli il menù.
"Ok...è da bere?"
Disse scrivendo sul blocchetto.
"Noi la solita birra chiara!"
Disse Calum.
"Per me invece una pepsi"
Disse Ashton sorridendo.
"Va bene...vi porto subito le vostre bibite."
Disse dandoci le spalle e andando a prenderle. Dopo qualche minuto torno con un vassoio blu con le nostre bevande sopra.
"Tenete le vostre bibite."
Disse Michael posando le bibite sul tavolo.
"Grazie"
Dissimo tutti quanti all'unisono sorridendogli. Cominciammo a bere quando Michael ci porto le pizze.
"Ecco a voi le vostre pizze"
Disse Michael posandole sul tavolo.
"Hey Michael a che ora finisci il turno?"
Gli chiesi sorridendogli mentre portavo la birra vicino le labbra e ne bevvi un paio di sorsi.
"Finisco intorno le 17:30. Perche?"
"Perché mi va di bere una birra insieme per conoscerci meglio."
Dissi spostandomi il ciuffo biondo cominciando a sentire le guance andargli a fuoco per la l'imbarazzo del momento.
"Va bene allora ci vediamo dopo Luke... io ora devo lavorare..."
Disse imbarazzato tentando di non far notare il colorito accesso che cominciarono a diventare di un colore rosa intenso.
"A dopo...ciao Michael"
Dissi qualsiasi balbettando per l'imbarazzo.
"Ciao ragazzi..."
Disse salutandoci tutti quanti sorridendoci.
"Mi è molto simpatico"
Disse Calum sorridendo.
"Anche a me piace."
Disse Ashton mordendo la pizza.
"A me è molto simpatico..."
Dissi cercando di non dar a vedere le guance rosse per l'imbarazzo creatosi il momento successivo. Appena abbino finito di mangiare Michael torno al loro tavolo per portarci il conto del pranzo.
"Ragazzi ecco a voi il conto!"
Disse il cameriere porgendoci lo scontrino.
"Ragazzi pago io questa volta"
Dissi posando i 5$ sulla mano del suo amico Michael.
"Per questa volta va bene però la prossima volta pago io."
Disse Calum.
"Ok"
Salutami Michael e cene tornammo tutti a casa per andare a studiare.
Arrivato a casa salutai mia mamma e sali in camera mia, e mi sdraiai sopra il letto cominciando a pensare come al solito a Michael senza pensare minimamente hai compiti e a studiare continuo a pensare al giovane ragazzo dai capelli rossi finché ad un tratto notai un pezzetto di carta fuoriuscire dalla tasca dei miei skinny jeans neri lo afferrai, era lo scontrino della pizzeria, lo cominciai a leggere e vidi che sul retro c'era scritto: call me 3648......
Afferrai subito il cellulare e digitai il numero e lo chiamai. Il cellulare comincio a squillare ma non rispose nessuno riprovi ma ancora niente. Aspettai fino alle 17:00 prima di scendere ad avviarmi verso la pizzeria per andare a prendere Michael. Scesi le scale e andai in cucina ad avvertire mia madre che stavo uscendo poi presi il mio telefono ed uscì di casa.
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Arrivai li davanti in anticipo con l'orario prestabilito quindi andai a fare una passeggiata nei dintorni poi tornai in pizzeria a prendere Michael, appena ritornai la davanti vidi un ragazzo dai capelli rossi che aspettava qualcuno,me, mi avvicinai e andai vicino a lui.
"Hey Michael"
"Ciao Luke"
"Dove andiamo?"
"Non saprei andiamo al bar qui vicino?"
"Na...non mi va andare in un bar, cosa ne dici se andiamo a casa mia?"
"Va bene..."
"Vieni...andiamo con la mia macchina."
Andai verso auto del rosso ed entrai dopo qualche minuto ci fermammo ad una casa tutta bianca con il cancello nero.
"Siamo arrivati"
Disse spegnendo il motore dell'auto ed uscì da essa ed io lo segui, arrivati davanti la porta d'ingresso Michael prese delle chiavi che aveva nella tasca della giacca e apri la porta. La casa era meravigliosa i mobili beige scuro accostati con le pareti color crema creavano un'atmosfera veramente accogliente.
"Siediti...fai come se fossi a casa tua"
Appena ebbe finito di parlare mi andai a sedere sul soffice divano in pelle che era posizionato quasi al centro della stanza.
"Vuoi una birra?"
"Si...grazie"
Dissi vergognandomi. Dopo qualche secondo il ragazzo dai capelli rossi arrivo con in mano due birre chiare e le posò sopra il tavolino.
"Allora, di cosa dobbiamo parlare?"
"Non saprei...fammi un piccolo riassunto della tua vita."
"Allora...emmm...ho 19 anni sono nato il 20 novembre del 1995 e ho vissuto con entrambi i genitori qui dove sono nato finché non feci 18 anni e da quel giorno sono venuto a vivere qui con mia sorella Mandy un anno ha entrambi i miei genitori sono morti per un incidente di auto e poi...basta, e tu?"
"Neanche io non ho avuto una vita molto facile ho 18 anni sono nato 6 luglio 1996 ho vissuto la mia infanzia a londra in un orfanotrofio perché i miei genitori non mi volevano, verso l'età 5-6 anni una donna mi addotto e mi porto nella mia città d'origine e poi..."
Il mio sguardo era rivolto verso il vuoto pensando alla mia infanzia dentro quella prigione.
Flashback: erano quasi le 16:30 quando il padrone del orfanotrofio venne verso di me e disse:
"Ciao Luke...vieni con me c'è una signora che vuole conoscerti!"
Disse l'uomo che ad occhio e croce doveva avere una 40ª di anni.
"Emmm...chi è ?"
Dissi io tutto sorridente.
"Vieni con me e lo saprai tu stesso."
Disse porgendomi la mano, io l'afferrai e ci dirigemmo piano piano verso il grande ufficio del padrone. Appena entrati vidi una donna seduta davanti la scrivania del mio accompagnatore. Doveva avere si e no una 20ª di anni, capelli castani chiaro come lo sciroppo d'acero,
occhi castani scuri come il cioccolato fondente..
"Signoria le presento Luke Robert Hemmings."
Disse il padrone facendomi sedere sopra le sue gambe.
"Ciao Luke...sono Elena Collins."
Disse la donna dandomi una leggera stretta di mano.
"Piacere mi conoscerti Elena..."
Dissi sorridendogli.
"Luke io e la signorina Collins dobbiamo parlare di cose da grandi...vsi a giocare con i tuoi amichetti"
Disse il padrone facendomi scendere dalle sue possenti gambe e dirigendomi verso la porta d'uscita del suo ufficio. Andai fuori e cominciai a giocare a palla con il miei amici Louis e Liam, poi dopo qualche secondo arrivo anche Zayn. Dopo circa un'oretta Elena e il padrone uscirono dall'ufficio e si diressero verso me i miei amici.
"Hey Luke...devo dirti una cosa bellissima"
Disse l'uomo.
"Cosa?cosa?...dimmelo"
Dissi saltellando per la felicità.
"La signorina Collins vuole portarti a casa sua per diventare suo figlio."
Disse l'uomo prendendomi imbraccio.
"Che belloooooooooooo....."
Dissi sciogliendomi dalla presa del padrone e lanciandomi addosso alla donna al mio fianco.
"Hey, leone calmati..."
Disse la ragazza in modo ironico scompigliandomi i capelli biondi.
"Vai a prendere le tue cose così puoi andare..."
Disse il padrone sorridendomi felice.
"Vado subito..."
Corri come un fulmine e tornai come un fulmine con la mia misera valigia di pelle scura.
"Andiamo..."
Dissi tutto affamato per la corsa supersonica di due secondi prima.
"Ciao piccoli...ciao sig. Parker."
Disse la donna sventolando la mano in segno di saluto.
"Ciao ciao ragazzi..."
Dissi io correndo verso l'auto super eccitato per la situazione.
"Ciao Lukeee..."
Fine Flashback.
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Angolo autrice:
Ciao ragazze questo è il primo libro che scrivo su Wattpad ,quindi non è la perfezione. Comunque spero che vi piaccia, un saluto da
Black-Wolf 🌑

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