Io e Te

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Dopo aver sistemato il giardino sono stato in camera tutto il pomeriggio, c'è stato più freddo delle altre volte, infatti non credo sia stata una buona idea piantare le piante in questo periodo.

A:"hey, posso entrare?"
Dice bussando.

An:" e lo chiedi pure?"
Dico mettendomi seduto a gambe incrociate al centro del letto.

A:"pensavo fosse successo qualcosa"

An:"perché?"

A:"sei sparito per tutto il pomeriggio"
Dice appoggiandosi alla porta.

An:"tu sei sparito per più di un pomeriggio altre volte"

A:"quello è passato"

An:"comunque che c'è?"

A:"vuoi uscire per cena?"

An:"certo!"
Dico alzandomi da dov'ero e dirigendomi verso di lui e dandogli un casto bacio sulle labbra.

A:"ti aspetto giù"
Dice chiudendo successivamente la porta.

An:"mh mh"
Vado verso il bagno e inizio a far scorrere l'acqua che non si riscalda subito.
Intanto scelgo un vestito, non voglio mettermi qualcosa di troppo appariscente, quindi opto per qualcosa di più comodo, tanto sopra devo metterci il cappotto.
Do una carezza a Nugs prima di entrare nella doccia.
Una volta finito, mi vesto e stavolta non mi trucco, mi sistemo solo un po' i capelli guardandomi allo specchio.
Prendo in braccio Nugs e lo porto di sotto, lo mollo vicino al bancone di Husk che mi guarda male.
Esco e Al è già fuori, infatti non lo vedevo.

A:"strano"

An:"che cosa?"

A:"non sembri un abbagliante"

An:"ma vai a fanculo!"
Dico dandogli un finto pugnetto sulla spalla.

An:"dove andiamo?"

A:"via per sempre"

An:"dai seriamente!"

A:"ti ricordi quando mi hai portato in discoteca?"
Annuisco camminando.

A:"oggi c'è la mia vendetta"
Dice allargando il sorriso.

An:"in che senso?"

A:"lo vedrai"
Mi fa paura così, infame!
Quando arriviamo davanti alla struttura la paura si azzera.
Alzo la testa e tiro un sospiro di sollievo.

A:"che succede?"

An:"avevo pensato alle peggio torture! Invece è solo una cena in un ristorante elegante!"

A:"HAHAHA come potrei torturarti? Non ho ragione di farlo!"
dice entrando nel locale

An:"giusto"
Dico seguendolo.
Appena entra tutti si girano e lo guardano spaventati.
Non mollano lo sguardo da noi neanche quando ci sediamo, alcuni se ne vanno, altri bisbigliano.

An:"ma non è brutto essere considerati dei mostri?"
Dico sussurando

A:"no, poi ti ci abitui e mi piace che abbiamo paura, è il mio scopo"
Continua mantenendo il mio stesso tono di voce

An:"mh..a me non piacerebbe"

A:"non ti preoccupare, ci ho fatto l'abitudine"
Non penso sia una cosa normale, ma si tratta di Alastor, cos'ha di normale?

A:"sei stato tu che hai fatto mettere una quercia in giardino?"

An:"anche le rose bianche"

A:"che scemo"

An:"dai è il mio regalo"

A:"va bene..allora grazie!"

An:"ma si figuri!"

Rose Bianche Rose Rosse (Alastor×Angel RadioDust)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora