My omega is hot ~ BKDK/DKBK

My perfect omega

Le giornate passavano nella villa Midoriya, e i nostri due protagonisti non si perdevano di vista un singolo istante. Nonostante lo stato mentale annebbiato e i vari bisogni fisici non riuscivano a staccarsi l'uno dall'altro.

Questo comportava principalmente una situazione sola: il cazzo di Izuko perennemente avvolto nella calda e bisognosa figa di Katsuki. L'Alpha di Izuko aveva un solo obiettivo ovvero quello di mettere incinta il suo compagno al primo colpo, fregandosene delle possibili conseguenze.

"Ah-Alphaaa~♡ ancoraaa ti pregoo"
Supplicava sempre di più Katsuki, non era mai abbastanza. Poco importava che il suo addome si fosse ormai gonfiato come se fosse incinta. Voleva solo essere riempito di più e avere tanti bambini, voleva amarli e coccolarli, avere una famiglia con il suo alpha e non doversi preoccupare di nient'altro.

I pensieri di Izuko erano totalmente coincidenti con quelli di Katsuki in quel momento. Voleva rimanere con il cazzo dentro al suo omega per tutto il calore. Non voleva altro che Kacchan, voleva essere la sua famiglia, voleva creare una nuova famiglia, tanti bellissimi bambini dai bellissimi occhioni verdi e capelli biondi. Il mix perfetto di loro due. Assaporava già quel momento, anche se ancora doveva marchiare le ghiandole del collo di Katsuki.

Era fondamentale che il marchio avvenisse durante il nodo, affinché la coppia fosse perfettamente collegata e stabilisse il canale mentale e ormonale più completo possibile. Con il marchio avrebbe sentito i sentimenti del suo Kacchan, tutto ciò che il suo omega avrebbe voluto condividere a livello di pensieri sarebbe stato possibile da sentire.

"Lo vuoi così tanto piccolo omega bisognoso. Sei così gonfio Kacchan e ne chiedi sempre di più...una piccola puttana della sborra...lo vuoi per i nostri figli vero? Vuoi essere allargato e riempito di sperma per rimanere incinta immediatamente...come posso ignorare questo desiderio Kacchan?"

Ad ogni parola pronunciata dal suo Alpha, il corpo di Katsuki reagiva eccitandosi sempre di più e stringendosi sul cazzo di Izuko.

"Ah~♡ sono la tua puttana della sborra Alphaa~"

Sentii il cazzo del suo alpha ingrossarsi ulteriormente e gemette felice Kacchan.  Finalmente aveva trovato il suo Alpha, un Alpha perfetto per l'omega perfetto che è. Aveva fatto bene a non accontentarsi delle comparse di merda. Aveva aspettato, si era conservato per il suo alpha e ora finalmente poteva godersi questo momento.

"O-omega bellissimo. Mio omega, sei mio. Il mio omega, la mia puttana della sborra. Il mio scaldacazzo. Mio, mio mio...mio da annodare, mio da marcare..."

E il ritmo delle spinte aumentava, così come aumentavano le dimensioni del cazzo di Izuko e la figa di Katsuki continuava a rilasciare Slick in quantità sempre maggiori e a stringersi attorno al pene del suo alpha.

"Nhg~...Alpha..."

Lo sentiva Izuko. Sapeva che a breve avrebbe annodato il suo omega e lo avrebbe marchiato. Lo voleva con tutto sé stesso, le sue spinte erano dure, profonde e veloci. Arrivavano fino in fondo dove si trovava il grembo del suo omega e tornava indietro con forza. Non riusciva a pensare logicamente né tanto meno a rallentare. Lo voleva, voleva marchiarlo e renderlo schiavo del piacere che solo lui poteva dargli.

"Omega~ lo vuoi vero? Vuoi essere annodato e marchiato - una spinta più profonda e lenta accompagnò queste parole seguita da un gemito strozzato del suo omega - vuoi essere il mio omega? Il mio scaldacazzo personale, la mia puttana della sborra? Lo vuoi vero? Senti come ti stai bagnando, sei un tale pervertito. Il mio omega pervertito~"

E ancora spinte più profonde portarono Katsuki a non capire più niente. Stava impazzendo dal troppo piacere

"Ah~ Alphaaa~ marchiami, annodami~♡ sono il tuo omega, il tuo scaldacazzo, la tua puttana della sborra~♡ lo voglio...t-ti pre-"

A queste parole l'Alpha di Izuko non ci vide più. Prese totalmente il controllo del corpo di Izuku e iniziò a speronare senza remore nella figa fradicia e totalmente distrutta di Katsuki, toccando punti nascosti e profondi. Il cazzo omega di Katsuki, duro e pulsante , continuava a perdere gocce di pre-cum, senza nemmeno essere sfiorato, era al limite.
Il cazzo di Izuku si ingrossò sempre di più, finché a un certo punto durante una spinta molto più profonda di altre non si gonfiò la base del cazzo di Izuko, così da farlo rimanere bloccato nelle viscere dell'omega. Totalmente in modalità Alpha, Izuku si ripiegò sul collo del suo omega e finalmente lo morse sulle ghiandole del collo segnandolo come suo mentre la sua sborra pompava copiosamente dentro il corpo di Katsuki. Il suo veleno finalmente entrava nel corpo di Katsuki, lo segnava  come suo a vita.

L'omega urlò e venne sia dal suo piccolo pene che dalla sua figa martoriata. Venne come mai prima d'ora, non c'era paragone con il toccarsi da solo nella sua stanza. Si sentiva pieno e completo, dopo tanta solitudine e tanto dolore. Finalmente era amato, finalmente aveva trovato il suo posto.

L'espressione sul viso del suo omega era meravigliosa, così rilassato e contento. Izuku lo osservava rapito mentre con calma e cura leccava i segni del legame, riuscendo finalmente a riprendere il controllo del suo corpo.
Lui e l'alpha dentro di sé erano sulla stessa lunghezza d'onda, assicurarsi che il suo omega rimanesse incinta e curare il morso appena fatto, da cui stava uscendo una discreta quantità di sangue vista la sua profondità.

Dolci piagnucolii giungevano da Kacchan "Alphaaaa~" mentre si toccava la pancia ormai gonfia di sperma. Il nodo continuava ad essere attivo e il cazzo di Izuku stava svolgendo il suo compito, ingravidare l'omega riempendo di sperma. Ogni pochi secondi un nuovo carico giungeva nella profondità del corpo di Kacchan e il suo omega e lui stesso se ne beavano. Così caldi e pieni. Un così bravo Alpha. Lo aveva annodato e marchiato a vita, finalmente.

I suoi occhioni rossi si chiusero distrutti . Gli facevano male le gambe, ancora spalancate per accogliere il suo Alpha, i piccolo cazzo era morbido e distrutto da tutto il liquido che aveva perso. In più, gli facevano male le tette omega, gonfie e piene di liquido. Mugugnò ancora,era troppo appesantito. E tutto quello sperma nel suo grembo e nella sua vagina lo stava facendo impazzire. Il cazzo del suo Alpha non accennava a fermarsi e purtroppo sarebbero rimasti bloccati in questa posizione per un po'.

Izuku nel frattempo cercava di sollevarsi per non pesare sul corpo di Katsuki e stando attento a non muoversi troppo. Abbassò leggermente lo sguardo, rapito dai capezzoli gonfi e fradici del suo omega. Senza pensarci con entrambe le mani iniziò a strizzare i capezzoli gonfi e duri come sassolini. Le tette del suo omega erano gonfie, chissà sé...uno schizzo di liquido gli finì in faccia

"Ah~♡ siii ti prego Alpha~ strizza di più"

Una stretta al suo cazzo fece capire che era sulla strada giusta per far venire un nuovo orgasmo potente al suo omega e come poteva negarglielo?

Massaggio a tutto palmo, impastando e stringendo le tette davanti a lui per poi stringere forte i capezzoli da cui usciva ininterrottamente quel liquido. Si abbassò e leccò, spinto dalla curiosità. Immediatamente si attaccò al capezzolo del suo omega e succhiò più forte, mentre l'altro capezzolo veniva strizzato e allungato. Il sapore era dolce, piacevole, una bevanda zuccherina che presto sarebbe stato latte vero e proprio per i loro figli.

Si staccò solo un secondo, sentendo il suo omega venire nuovamente e il suo cazzo fioccare nuovamente sperma in quell'antro caldo.

"Omega perfetto. Sei già pronto per essere una mamma, queste tette deliziose producono già latte. Mi sento così fortunato Kacchan, ti sto mungendo le tette. Sto succhiando da questi capezzoli peccaminosi e da queste tette grosse il futuro latte dei nostri figli. Sei così fertile Kacchan, una perfetta vacca da allevamento. Se ti facessi andare in giro nudo per casa per ingravidarti in ogni momento, ti piacerebbe vero? -una contrazione e dei gemiti forti e spezzati confermarono la sua teoria-
Il mio omega perfetto."

E riprese a succhiare Izuku, riprese a dare piacere al suo omega per tutte le ore a venire. Finché entrambi, distrutti, riuscirono finalmente a distendersi uno accanto all'altro e chiusero gli occhi. Consapevoli di non essere più soli. Consapevoli che finalmente avevano l'un l'altro.

To be continued~