L'idea

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"Con l'animo infantile di quelli che si amano in modo puro."

"Scusami hyung, forse non avrei dovuto dirlo, forse non era il momento adatto" sussurrò Namjoon scuotendo la testa

"Voglio solo sapere...perché mi hai parlato prima di Jimin, di quello che provavi per lui e poi te ne esci con questo? Vuoi prendermi in giro?"

"Non ho mai pensato di farlo, Seokjin, non voglio prenderti in giro soprattutto sé si tratta di quello che penso e di quello che sento" sospirò "forse sono stato così tanto concentrato a pensare ad altro che non mi sono nemmeno reso conto di quello che provavo"

Seokjin rimase interdetto, fermo a pensare a quello che Namjoon gli aveva appena confidato, mentre nella sua testa balenavano onde che, infrangendosi contro la scogliera, non facevano altro che sussurrare la parola "bacio", in continuazione.

"Seokjin? Ci sei?" Namjoon gli passò leggermente la mano davanti al viso, come per risvegliarlo dal suo stato di trance, cosa che funzionò quasi immediatamente

"Scusami, Namjoon, ma non sono convinto di aver capito bene" sussurrò scuotendo la testa, abbassandola verso i suoi piedi.

Il minore non perse tempo ad alzargliela, mettendo due dita sotto al mento, guardandolo in tutta quella bellezza che si era perso per colpa dei suoi pensieri, dei suoi "impegni", lasciandosi scappare un leggero sorriso appena notò gli occhi del maggiore, scuri e grandi, schiarirsi al chiaro di luna
"Non c'è bisogno di capire, hyung, purtroppo ho sbagliato io ad esprimermi, a comportarmi indifferentemente con te fin dall'inizio" sussurrò accarezzandogli la guancia delicatamente "non ho avuto tempo di pensare a noi, a te, come volevo e non ho avuto tempo di associare i battiti del mio cuore che aumentavano quando mi rivolgevi uno sguardo. Non ho avuto tempo perché sono stato io a non trovarlo e mi sono perso tanto di te, mi sono perso molto"

"Namjoon" sussurrò sospirando "hai detto tu stesso che mi hai trattato con indifferenza, perché adesso te ne esci con queste parole improvvise? Non riesco a capirti sé fai cosi" sussurrò allontanandosi leggermente

"Hyung, te ne parlo all'improvviso perché forse, nella mia testa, è stato questo il momento giusto per potertelo dire" annuì mordendosi le labbra "sai quanto sono indeciso sul dà farsi e... prendere una decisione senza prima tenerti in considerazione non è molto facile"

"Solo perché sei abituato a quello che viviamo tutti i giorni, non significa che devi provare qualcosa per me" scosse la testa mordendosi le labbra "forse non c'è niente di concreto in quello che dici, non ci hai nemmeno pensato abbastanza da quello che ho capito"

"Chi ti dice che io non l'abbia fatto?" Corrugò la fronte "chi ti dice che io non abbia pensato a te tutto questo tempo, a cosa mi avresti detto nel vedermi in questo stato confusionale, quali parole potessero uscire dalla tua bocca per potermi risollevare. Non puoi saperlo, hyung"

"Lo sai meglio di me Namjoon, mi hai sempre associato come ad un semplice amico, mi hai sempre trattato da tale e i tuoi complimenti erano uguali per tutti noi. Come avrei potuto immaginare che all'improvviso fosse uscito fuori tutto questo?"

"Perché forse hai deciso di guardarti al mio fianco come semplice amico e non hai mai pensato ad altro. Non ti interesso, non è così?" Namjoon lo guardò tenendo uno sguardo terribilmente fisso sul suo, sembrava potesse avere paura della risposta ma allo stesso tempo era pronto per afferrare il colpo e portarselo a casa.

Sapeva terribilmente di aver sbagliato con il suo hyung, sapeva di essersi comportato da coglione, ma sperava di poter risolvere tutto con la sua sincerità.
Davvero il suo cuore batteva vicino a Seokjin, davvero si sentiva in grado di poterlo prendere per mano e baciargli la guancia sotto il cielo stellato in una serata estiva al mare, davvero voleva provarci con lui.

"Io...non nego ciò che provo per te" sussurrò Seokjin guardando altrove "ma ciò non cambia che tutta questa fretta mi fa' paura, come posso credere alle tue parole se per anni nemmeno mi hai notato?"

"Posso darti come esempio il fastidio che provo ogni volta che torni a casa con Hoseok? Ogni volta che lui ti tiene la mano o ti abbraccia i fianchi o ti tocca i capelli?"

Hoseok?
Seokjin lo guardò tenendo la testa di lato, provando a pensare il comportamento di Namjoon ogni qualvolta c'era Hoseok di mezzo e cercò di scavare nei suoi pensieri per poterne ricavare qualcosa.

-

Hoseok aveva conosciuto Seokjin a scuola.
Entrambi avevano iniziato nello stesso periodo e tutti e due avevano avuto delle difficoltà nell'inserirsi in quell'ambiente che tanto li spaventava.

I ragazzini stupidi dalle battutine facili non cessavano di esserci, ma Hoseok cercava di ignorarli e di andare avanti con le sue idee e con i suoi obiettivi, mentre Seokjin era palesemente più debole, più passivo in questa situazione e raramente riusciva a non piangere.

Avevano entrambi avuto la fortuna di capitare nella stessa sezione di Namjoon, uno dei ragazzi dall'intelligenza brillante, dal sorriso smagliante e il carattere aperto e solare; entrambi si erano avvicinati a lui e avevano iniziato a scoprirsi lentamente, come un bocciolo di rosa che lentamente si apre non appena il sole spunta alto nel cielo.

Seokjin scoprì tante cose sù Namjoon e fù quasi un'amore a prima vista, uno di quei colpi di fulmini piacevoli, che ti scaldano il cuore e ti rendono più motivato nelle situazioni, mentre pensava di Hoseok, essere un ragazzo forte, dalla tenacia e dalla grinta inaudita nonostante la sua storia passata, ma con lo stesso comportamento di un bambino che scopre il mondo per la prima volta e lo reputò fondamentale per i suoi momenti 'no'.

A poco a poco, i tre ragazzi divennero uno dipendente dall'altro e non esisteva giorno di scuola in cui non fossero entrati tutti insieme, come dei veri fratelli di sangue inseparabili.

Hoseok, però, aveva avuto più tempo di parlare con Seokjin, aveva avuto modo di scoprirlo un po' di più rispetto ad un Namjoon impegnato fra i suoi compiti da capoclasse e rappresentante di istituto, e aveva scoperto quanto quel ragazzo aveva bisogno di aiuto.
Non aveva un posto in cui vivere degnamente, non aveva nessuno che si fosse preso cura di lui quanto ci rimetteva di salute, nessuno che lo aspettava a casa quando faceva tardi.

Seokjin non poteva credere alle proprie orecchie quando il suo amico, Hoseok, gli aveva chiesto di trasferirsi da lui, nel suo appartamento solitario e troppo grande da mantenere per una sola persona, pensava di aver preso il cielo fra le mani e, seppur non subito, accettò volentieri.

Namjoon non né rimase all'oscuro per così tanto tempo, ma non ci impiegò molto a sentirsi stranito da quella scelta, ad avere una sensazione di fastidio alla gola, allo stomaco, come se tutte quelle farfalle che gli svolazzavano intorno, contente, iniziassero ad allontanarsi una ad una, come Seokjin aveva fatto nella realtà.

Perché aveva scelto di vivere con Hoseok e non con lui? Perché non aveva avuto tempo di chiederglielo per primo? Perché era stato così sfortunato?

La sua risposta fù un semplice
"Mi fa piacere" dettato dà una finta gioia, e da quel momento non sembrò più essere lo stesso, pur non cambiando mai così drasticamente nei loro confronti.

Hoseok lentamente iniziò a prendere il suo posto, ad essere sempre appiccicato al maggiore, ad essere sempre pronto per difenderlo e per ricordargli quanto fosse bello e speciale.

-

"Non ho mai detto nulla perché non né avevo il coraggio, hyung, ma mi dà così fastidio quando succede" sussurrò guardando atterra

"Oh" pronunciò Seokjin, rifrescandosi le memoria in modo anche fin troppo veloce

"Non voglio correre, davvero" si avvicinò prendendogli le mani "ma sé ti portassi a cena o...a fare una camminata in montagna, qualche volta?"

"Oh...io non sò se può essere una buona idea" sussurrò mordendosi le labbra, arrossendo delicatamente

"Ti lascerò il tempo che vuoi per decidere e farmi sapere"

Annuì lentamente
"Ora...che ne dici di pensare a Jimin e Yoongi?"

"Hai ragione, andiamo" sussurrò Namjoon sorridendo leggermente.

Face// YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora