cap. 4

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Il mal di testa lo colpì nel momento stesso in cui aprì gli occhi,e tutto dolorante cercò di alzarsi dal letto,inciampando su qualcosa,o meglio, qualcuno.

<<jisung che diavolo ci fai qui!>>osservò il ragazzo che si massaggiava il ginocchio.

<<credo di essermi addormentato..>>

<<si ma cosa ci fai nel mio appartamento?>>

<<eri ubriaco,volevo aiutarti>>

<<oh giusto..non importa,grazie..ora puoi andare>>
Minho andò in cucina iniziando a fare del caffè,provando ad ignorare l'intenso martellamento alle tempie.

<<perché mi dici sempre di andarmene? voglio stare con te>>

<<perché?>>

<<perché sei il mio unico amico>>

Minho alzò gli occhi al cielo <<fai come ti pare,vuoi un caffè?>>

Jisung annuì sorridendo,dimenandosi sulla sedia con un bambino. Osservò ogni movimento del più grande,notando con quanta delicatezza prendeva le tazzine per il caffè.

<<potresti smetterla di fissarmi?>> gli porse una tazza rossa a pois bianchi.

Il liquido all'interno era ancora bollente ma lo bevve lo stesso,lamentandosi per il dolore subito dopo.

<<stai attento idiota>> ridacchiò minho,mentre il cuore dell'altro perse un battito.

Era passato così tanto tempo da l'utima volta che l'aveva visto sorridere.

<<devo andare a lavoro,vuoi un passaggio?>>chiese minho,finendo il suo caffè.

<<sei..sei così gentile per ieri? se così fosse non sei obbligato a farlo..>>

Minho si bloccò,forse jisung aveva ragione.
<<allora usa le tue gambe bastardo>>rispose salendo in camera per vestirsi. <<tra dieci secondi devi essere fuori da questa casa>>

<<certo! passerò più tardi>>

<<non c'è->>iniziò a dire ma fu interrotto dal rumore della porta.

"é incredibile"

Durante tutto l'orario di lavoro,i pensieri di minho erano rivolti sono a jisung.

Mentre faceva il caffè pensava alla tazza di stamattina.

Quando parlava con i clienti vedeva la faccia di jisung.

<<minho stai riempendo troppo la tazza!>> urlò Seungmin, un'altro cameriere del bar,mentre prendeva la tazza dalle suo mani.

<<a cosa stai pensando eh? o forse..a chi?>>

<<sto solo pensando a quanto odio jisung>>

Seungmin sorrise appoggiandosi al balcone.
<<cosa ha fatto questo jisung per farsi odiare da te?>>

<<é così fastidioso..>>Minho preparò di nuovo il caffè,e lo mise sul vassoio affianco all'altra bevanda<<lo porto ai clienti>>

<<va bene,io pulisco i tavoli>>

Portò le bevande al tavolo,sorridendo leggermente, finché non entrò una ragazza.

Aveva i capelli racconti in una coda,fissati con un fiocco rosa che si abbinava ai vestiti, nonché una camicia nera e una gonnellina rosa.
Sembrava familiare a minho,ma non ci fece troppa attenzione.

Il ragazzi indicò un tavolo e si avvicinò.

<<cosa vuole ordinare?>>

<<oh mio dio,minho sei tu?>> alzò la voce la ragazza,costringendo l'altro a guardarla.

<<Hari?>>chiese e l'altra annuì eccitata.

<<hai un aspetto migliore rispetto all'altro giorno,ora dammi il tuo numero>>

<<perché dovrei?>>chiese passandosi una mano fra i capelli neri, scompigliandoli leggermente.

<<non voglio perderti>>sbloccò il telefono e glielo passò.

Si guardò intorno,guardando se il capo fosse nei paraggi e digitò il numero.

<<grazie.. comunque vorrei un caffè>>

<<arriva subito>>sorrise e andò a preparare la bevanda.

Dopo aver preso la tazzina,il suo sguardo cadde sull'ingresso.

Il ragazzo che era nella sua mente per tutto il giorno era lì.

Ma non aveva il solito sorriso stampato in faccia,sembrava arrabbiato.

I loro occhi si incontrarono e subito corse fuori.

<<ehi Seungmin, porta questo caffè alla ragazza li infondo,torno subito>> urlò al suo collega e uscì,seguendo jisung.

Lo trovò a qualche metro dal bar,seduto se dei gradini di una casa,mentre si nascondeva la faccia con le mani.

<<jisung!>>urlò minho,e si sedette affianco a lui accarezzandogli una spalla.

<<chi era quella ragazza..?>> la voce di jisung era così debole che a malapena di sentiva.

<<un'amica>>

<<solo un'amica?>>

<<si, perché hai reagito così?>>

<<io..pensavo fosse la tua ragazza..>>jisung lo guardò con gli occhi pieni di lacrime.

<<sei un'idiota,sei arrabbiato per questo? smettila ora>>

Ma le lacrime non volevano fermarsi.

<<ehi se vuoi non le parlerò più, però non piangere ti prego>>esclamò,colpendogli scherzosamente la testa.

<<promesso?>>

Non sapeva cosa stava succedendo, perché era qui? a parlare con jisung in questo modo? perché gli dovrebbe importare così tanto di lui? perché non gli piaceva vederlo piangere?

<<te lo prometto>>

𝑡𝑜𝑥𝑖𝑐-𝑚𝑖𝑛𝑠𝑢𝑛𝑔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora