cap. 8

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Jisung aprí lentamente gli occhi,avvertendo un forte dolore alla testa. La sua mano toccò istintivamente il punto che gli faceva male,sfiorando la benda.

<<ehi come di senti?>> chiese una voce proveniente dall'altro lato della stanza.

<<dov'è minho?>>chiese il minore invece di rispondere alla domanda precendente.

<<aveva degli impegni>>

<<non inventare balle,so che non voleva stare qua>>

<<jisung non puoi neanche immaginare quanto fosse preoccupato ieri,ma ha avuto un impegno, perciò mi prenderò io cura di te finché non ci sarà>>

<<dimmi la verità hyung>>insistette il biondo,sentendosi più debole che mai. In quel momento avrebbe solo voluto abbracciare minho,sentendo il forte profumo dal quale era dipendente,seppellendo il viso nel suo grande maglione.

Voleva alzare lo sguardo e osservare quegli occhi scuri e freddi che ogni volta che lo guardavano si addolcivano,e soprattutto voleva sentire la sua voce,quella voce che ci faceva sempre venire i brividi.

<<come puoi continuare ad amarlo dopo tutto quello che ha fatto per ferirti?>>chiese chan,osservando il biondo e notando come fosse perso fra i suoi pensieri.

<<come puoi esserne ancora innamorato dopo tutte le volte che ti ha rifiutato?>>

<<é depresso quanto me hyung,solo gestiamo la cosa in modo diverso. Lui cerca di allontanare tutti mentre io cerco di attirarli. Entrambi siamo soli e io ho solo bisogno che lui mi ami e accetti il mio amore>>

[...]

Bevve l'ennesimo bicchiere di vodka,ormai aveva perso il conto.

Per la prima volta nella sua vita,quel liquido amaro non lo faceva sentire bene,gli faceva solo venire la nausea,eppure continuava a bere,nella falsa speranza che lo aiutasse a dimenticare.

<<amico non pensi di averne bevuto abbastanza?>>chiese il barista,un suo caro amico,porgendogli un'altro bicchiere.

<<hyunjin non hai idea di quanto io ne abbia bisogno>>rispose il maggiore,sostenendosi alla sedia per non cadere,la sua vista era leggermente offuscata,si sentiva come se stesse per svenire.

<<cos'è successo questa volta?>>disse hyunjin,pronto a tirare fuori il suo "terapista interiore"

<<é morto qualcuno?hai litigato con jisung?>>

<<stai zitto,ora me ne vado.>>

<<posso darti un passaggio->>provò a dire,ma venne interrotto da minho che gli porto una mano alla bocca,per poi alzarsi e uscire dal locale,cercando di mantenere l'equilibrio.

La notte era buia e fredda,ma minho si sentiva caldo, probabilmente a causa dall'alcol che gli scorreva nelle vene.

Non sapeva dove stava andando,seguiva la corrente,fidandosi della sua mente ubriaca.
Jisung era ancora nella sua mente,la sua faccia,il suo sorriso,quella risata cristallina,il suo corpo snello.

Poteva sentire le lacrime scorrere sulle sua guance tinte di rosso,mentre si sedeva  sul marciapiede davanti a casa di jisung.

𝑡𝑜𝑥𝑖𝑐-𝑚𝑖𝑛𝑠𝑢𝑛𝑔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora