3.Rissa sulla spiaggia

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E M M A

Noah mi ha rinchiusa dentro la nostra cabina, che puzza di materassini sgonfi ed erba scadente, e se n'è andato.

Io stento a credere che mi abbia fatto una cosa del genere, specie perché conosce bene la mia paura degli spazi chiusi, e del buio.

Ma evidentemente ho tirato troppo la corda, quando gli ho urlato contro affermazioni poco carine su di lui e sulla ragazza che stava baciando.

Ho tirato troppo la corda, quando ho rovesciato la birra sui capelli di Abigail.

Sì, d'accordo: ho decisamente esagerato

A volte sono impulsiva, e straparlo e faccio cose di cui mi pento all'istante.

Sono stata cattiva. Sono stata cattiva con Abigail.

Ora mi sento in colpa

Sapevo che avrei dovuto scusarmi con mio fratello e la sua ragazza non appena ho rovesciato la birra sui capelli di Abigail e non appena ho pronunciato quelle parole...

Perché davvero ero stata poco carina con lui e con...

Abigail... È la sua ragazza?

Ai tipi come mio fratello Noah basta fargli dondolare davanti agli occhi qualcosa che brilla per fargli perdere la bussola, e dentro di me penso che Abigail sia proprio questo: qualcosa che brilla.

In ogni caso, non ho diritto di essere gelosa di lui, non in quel senso.

Noah è mio fratello, e può baciare tutte le ragazze che vuole, se a loro sta bene!

Ma allora perché quando ho visto le sue labbra incollarsi a quelle di una tizia qualsiasi, mi è venuta voglia di spaccare mezzo mondo per la rabbia?

Perché ho provato un odio incontenibile nei confronti di Noah?

Ho solo sedici anni, ma sono ben consapevole che non sono sentimenti sani quelli che covo nei confronti di mio fratello...

Mi rannicchio nel buio e incastro la faccia tra le ginocchia e con i palmi sfioro il pavimento, su cui ci sono granelli ruvidi di sabbia.

Sono stata molto volgare e maleducata con Noah, lo so...

E me ne sono pentita all'istante: se non fosse stato per il mio orgoglio, oltremodo smisurato, gli avrei chiesto scusa.

Ma poi lui mi ha rinchiusa qui, dentro questa maledetta cabina, e ciò che gli ho detto o ciò che ho fatto, per quanto sbagliato, non lo autorizzava a imprigionarmi!





Una volta, io Noah e Gareth abbiamo preparato dei muffin al mirtillo.

Ricordo ancora le nostre risate riecheggiare nella cucina.

Ricordo interi pomeriggi d'estate passati ad allevare tartarughe; spesso, Noah mi faceva salire sulla sua barca a vela, così bianca che sembrava essere stata lavata in un bagno di candeggina.

Non presentava nessun bordo opaco o scheggiato, nessuna cima allentata... era perfetta, trionfante.

Eravamo in armonia, così felici...

Quand'è che quell'equilibrio perfetto si è spezzato?

Ho soltanto voglia di piangere.


Ma devo trovare un modo per uscire da qui, altrimenti impazzisco, perciò, metto in moto le rotelle del mio ingegno, e cerco di trovare una soluzione.

Non ci sono finestre, quindi non se ne parla di scavalcare.

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