Emma ha due fratelli adottivi : Gareth e Noah che non potrebbero essere più diversi tra loro...🌊🤍
Gareth, biondo; ama fare surf e ha sempre un sorriso caloroso, calmo e gentile, ed è pronto a dare conforto a Emma nei momenti bui.
Dall'altro lato i...
⭐️ se la storia vi sta piacendo vi chiedo di lasciarmi una stellina per supportarmi, è importante 🤍
«I've been the archer I've been the prey Screaming, who could ever leave me, darling? But who could stay?» 🩷🏹🫧🤍☁️
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«t h e y s e e r i g h t t h r o u g h m e»
E M M A 🫧🤍🏹
Lo splendido bagno dell'Hotel di Montague ha uno specchio enorme accanto alla doccia, nel quale ammiro la mia stessa figura da una buona mezz'ora, mentre sistemo le forcine nei capelli, avvolta nell'accappatoio.
L'armadio di questa suite contiene abiti uno più bello dell'altro, ma le taglie non sono adatte al mio fisico: sono troppo grandi e ogni vestito mi sforma sul seno.
Qualcuno bussa alla porta.
Quando apro, mi ritrovo davanti il faccione di Montague. «Provati questo, Ems», mi consiglia passandomi un abito blu. «Dovrebbe caderti a pennello, è la taglia più piccola che ho trovato»
«Okay, grazie Ross», dico afferrando l'abito.«Mi cambio subito»
Arrossisce. «Va bene, fai pure!»
Lui rimane sulla soglia della porta a osservarmi.
«Puoi uscire?», lo invito.
Si schiarisce la voce. «Ma certo», ed esce.
Quando scendo le scale, Gareth e Noah sono nella hall in piedi accanto a un vaso di campanule
Noah indossa una t-shirt blu pastello di Ralph Lauren e una giacca di camoscio.Pantaloni di cotone e un paio di scarpe Oxford.
Mi sorride non appena mi vede in cima alle scale.
Gareth invece è in preda a un conflitto interiore: vorrebbe non guardarmi, sembra molto determinato a fissare il vaso di campanule, piuttosto che a incrociare il mio sguardo.
Il suo volto è teso, concentrato.
Il gesto di Noah, quello di mettermi una mano sulla coscia, lo ha turbato.
Ma alla fine, cede: e il dolore dietro suoi occhi blu mi annienta.
La conosco quell'occhiata ed è la cosa più difficile che possa mai sopportare.
Quella è l'occhiata che mi riserva mentre entrambi sprofondiamo, per motivi diversi.
Scendere le scale sotto i loro sguardi è più difficile del previsto; devo prestare attenzione a non inciampare tra i gradini, coperti da un tappeto beige.
Quando scendo l'ultimo gradino, entrambi, sia Noah che Gareth si sono avvicinati alla base della scala per me, per offrirmi il braccio su cui appoggiarmi.