~you are a Monster ~
Janette's pov
Ripensai a quel che successe ieri notte; un “grazie”, un bacio e la testa appoggiata al seno. Non capivo..Io per lui sono una madre? Non sto capendo.
Tutti erano usciti, stavano a casa del capofamiglia dei Kaulitz. L'unico che non andò fu Tom, che non era stato invitato. Mi dispiace per lui..«janette tutto ok?» Georg interruppe i miei pensieri, mettendomi una mano sulla fronte. «sisi, stavo pensando..tu che ci fai qui?» «sono venuto a prendere Tom, Ben desiderava vederlo.» annuì preoccupata e andai a chiamare Tom, per poi scendere giù e aspettare che se ne andassero. Tom entro in macchina mentre George si avvicinò a me. «mi dispiace dividervi...era una vacanza tutti insieme ma ben voleva vederli tutti quanti.» «tranquillo! Al massimo vado in spiaggia!» dissi con uno dei miei sorrisi. Mi sorrise anche lui e se ne andarono, mentre io me ne andai in spiaggia.
Tom's pov
Ma che diavolo voleva?! Perché cosi a caso mi chiama? Io volevo solo stare un po' con Janette..Arrivati alla residenza della casa vacanze di Ben, entrai e mi accolse subito Kirsten, nonché il segretario/assistente di Ben. «salve, il signorino Ben si trova alla stanza in fondo a sinistra.» «tsk, sei mio cugino, smettila di essere così educato» lo spostai e andai alla stanza indicata. «sei arrivato...mostro.» iniziai a sudare freddo. «cosa diavolo vuoi?» «ti sei innamorata di lei non è vero?» mi disse con un sorriso in volto. Sbiancai e strinsi i pugni. «e se anche fosse? Non posso amarla?!» «caro mio..un mostro come te non può di certo provare emozioni.» «NON SONO UN MOSTRO! IO SONO UN ESSERE UMANO E SE CAMPI È GRAZIE AI MIEI FOTTUTI SOLDI E QUELLA DELLA BAND CHIARO?!» dissi mentre lo presi per il colletto. Ero stanco di subire, di essere trattato come una persona che non valga niente. « SEI UN MOSTRO! LO SAI CHE LA MORTE DEI TUOI GENITORI E SOLO GRAZIE A TE?» disse ridendomi in faccia. « NON SONO UN MOSTRO! E POI NON ME NE FOTTE NIENTE, MI HANNO SOLO ABBANDONATO. SONO STANCO DI ESSERE TRATTATO COME UN CANE! L'UNICO MOSTRO QUI SEI TU!» dissi stringendo la presa. « MOSTRO MOSTRO MOSTRO MOSTRO MOSTRO MOSTRO MOSTRO!!!!» mi colpì in pieno volto e si mise a ridere. «ora rispondi alla mia domanda.. sei innamorato di lei?» «S-SI, IO LA AMO E NON POTRAI MAI IMPEDIRMI DI AMARLA!» dissi sul punto di piangere. Scoppiò nuovamente a ridere. «s-sei propio patetico.» me ne corsi via. George cerco di fermarmi ma non ci riusci. Volevo solo vedere Janette.
Cosa stara facendo adesso? Come si sentirà ora che l'abbiamo lasciata da sola?
La trovai in spiaggia, mentre faceva un castello di sabbia. Sospirai. «j-janette» dissi col fiatone. «T-tom!» si alzò e forse da me. «cosa hai fatto alla faccia...h-hai avuto uno scontro con Ben?» «si ma tranquilla, è solo un livido.» L'abbracciai «l'importante è che stai bene tu.» «ti voglio bene Tom» mi disse. La strinsi di più a me.Mostro! Mostro! Mostro! Mostro!
Mostro! Mostro! Mostro!
mostro! Mostro! Mostro! Mostro!Quelle parole rimbombavano nella mia testa. Forse davvero dovevo allontanarmi da lei? E se l'avessi ferita? No. Io non posso lasciarla così. Io voglio stare con lei, la difenderò ad ogni costo. Con lei io non sono un mostro.
Janette's pov.
Con lui mi sentivo protetta. E se mi fossi innamorata? No! Io non posso! Io devo tenere nel cuore solo i miei genitori...
«tutto ok? Sei un po' pallida.» «sisi, sono solo un po' stanca» «andiamo a casa?» annuì sorridendo e mi prese per un braccio delicatamente. Mi addormentai subito.-
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Mi svegliai e mi trovai accanto all'altra parte del letto, Tom che dormiva. Mi alzai delicatamente e vidi che erano le 8 di sera. Gustav, Bill e George ancora non erano tornati, dato che erano andati a fare spesa. Scesi le scale e trovai la porta di casa aperta, con Memo sulla soglia. Uscì e vidi Ben che aveva tirato uno schiaffo a Memo. Mi misi davanti al ragazzino. «c-cosa vuole?» «volevo solo vederti.. e così ci rincontraimo Janette.» «non toccare Memo!» dissi mentre vidi Ben che si avvicinava sempre di più a Memo. «tu...sei solo una lurida. Pensi davvero che questo sia il tuo posto? Tu non sei nessuno, non sei nemmeno Gesù Cristo o la madonna scesa dal cielo. Cosa vorresti fare eh? Posso portare anche te nella stanza buia sai? Cosi ti impari a non intrometterti» iniziai a tremare. Poso la sua mano sulla mia guancia...
Tom's pov
Mi svegliai per delle urla di fuori, scesi di sotto e vidi dalla finestra Ben che parlava con Janette.
«tu...sei solo una lurida. Pensi davvero che questo sia il tuo posto? Tu non sei nessuno, non sei nemmeno Gesù Cristo o la madonna scesa dal cielo. Cosa vorresti fare eh? Posso portare anche te nella stanza buia sai? Cosi ti impari a non intrometterti» ma come cazzo si permette a parlare così a Janette?! Poggiò una sua mano sulla guancia e la graffio, facendole un graffio profondo. Intervenni io. «brutto bastardo!» lo spinsi per terra. «noj toccarla mai più!» «pensi davvero che ti starebbe ancora vicino se sapesse che tu sei in mostro?» disse sorridendo. «c-cosa?» no nono nononono! Non può essere! Non posso perderla. «FANCULO!» corsi in mezzo al bosco mentre iniziò a piovere.ormai avevo perso la mia casa.....la mia cura....il mio mondo...il mio tutto..Janette's pov
Mostro? Non capisco. Tom corse verso il bosco. «TOM!!» iniziai a correre verso la sua direzione mentre, Bill Gustav e George appena arrivati assisterono alla scena. Non me ne sbatte per niente che la mia guancia sta perdendo sangue, tornerò a casa con Tom!. Cascai su una radice, prendendo una storta. Non mi devo arrendere! Sento che se non lo recupero...lui..
«Tom....!» «COSA CI FAI QUI? VAI VIA!» «..n-no..!» «COSA PENSAVI DI OTTENERE SEGUENDOMI EH?!» cercai di avvicinarmi.«VAI VIA!» disse spingendomi, facendomi sbattere contro un ramo. Mi si buco la maglia e mi fece un taglietto.«s-se e quello che...vuoi..» girai i tacchi e mi allontanai da lui. Mi faceva male tutto; la guancia, la caviglia e il fianco dove c'era il taglietto.
Perché? Non capisco... voglio continuare tutte le giornate con lui! Io..DEVO RIPORTARLO A CASA A TUTTI I COSTI!
Corsi verso di lui e l'abbracciai da dietro. «TI HO DETTO DI ANDARTENE!» «NO CHE NON ME NE VADO! IO VOGLIO RESTARE CON TE! TI PREGO TORNA A CASA..TI PREGO! NON POSSO SOPPORTARE IL FATTO DI NON AVERTI! VOGLIO CONTINUARE A STUDIARE CON TE, A CUCINARE CON TE A PASSARE LE MIE GIORNATE CON TE! SE CI SARANNO PROBLEMI VOGLIO CHE ME NE PARLI! VOGLIO SISTEMARE OGNI COSA E AIUTARTI! T-TOM...TORNA A CASA!» urlai mentre lo strinsi di più in lacrime. Smise di dimenarsi e iniziò a singhiozzare. Si girò e mi abbracciò. «oh...Jane...» «t-tom!» si mise a piangere sulla mia spalla.«nessuno mi fa sentire a casa come fai tu...» mi disse. Mi lascio un bacio sulla fronte e si alzò. Gli presi la mano e tornammo a casa. «Brava Janette..» disse Gustav tra le lacrime agli occhi. Mi abbracciò per poi abbracciare Tom. «Dai, andiamo a disinfettarti le ferite.» mi disse George. Bill guardo un cagnesco Tom, molto probabilmente perché se non gli sarei corsa dietro non mi sarei ferita sia la caviglia e sia io fianco. «.....»Tom's pov
Janette era stanchissima, perciò la misi a letto, dato che Kerstin aveva detto che non poteva camminare per evitare fratture nella caviglia. Aveva ancora le lacrime agli occhi.
Quanto ti amo.
Si addormentò subito, perciò le presi la coperta e glie la misi, per poi baciargli la guancia ed uscire..George's pov
Dal giardino della casa si vedeva la finestra di Janette. « come sta Walton?» «domani mattina la caviglia sarà come prima....guarda!» dissi indicando la finestra della ragazza. Vidimo Tom avvolgere Jane con la coperta e dargli un bacio sulla guancia e uscire. «secondo voi è innamorato?» disse Gustav «e propio perso» Bill sbuffò. Si sentì un rumore in cui Bill si girò di scatto.«sara qualche animaletto!» disse Gustav. Bill andò a controllare...e proprio un tipo strano..
Continua...
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~your breath on my body~
RomanceJanette è una ragazzina orfana di padre. dopo circa qualche anno perse anche la madre, perciò dovette andare a vivere dal nonno, che doveva fare i lavori alla casa, perciò si stabilì in una tenda finché un giorno....