Tom's pov
era passato ormai parecchio tempo dalla vacanza a Berlino; era dicembre ed era capodanno.
«cosa?! ed io dovrei stare tutto il tempo in quella dannata casa?!» sbraitai sbattendo i pugni sul tavolo.«Tom, è tradizione passare il Capodanno con la famiglia! Approfittane,almeno questa volta che ti hanno permesso di partecipare!» sbraitò a sua volta George, gesticolando nervosamente le mani. «Tom..io..ne sarei molto felice se passiate un Capodanno tutti insieme in famiglia!» disse Janette dolcemente aggrapandosi al mio braccio. La guardai, e come al solito mi rivolse quel suo sorriso ebete, ma dolce,che mi scalda nel cuore.Che scemo! io mi lamento di passare Capodanno con la mia “famiglia” mentre Jane non ne ha nemmeno una. «Va..Va bene.» dissi dando una leggera pacca sulla sua testa.«quindi Walton tu starai qui da sola?» chiese Bill avvicinandosi ad essa subito dopo aver sceso le scale.«si! Vi farò di guardia alla casa,no?» disse ridacchiando alzando i pugni. Sorrisi come non avevo mai fatto. Sembrava davvero una mocciosa ...era la mia mocciosa. «Bene andate a preparavi allora.» disse Gustav,mentre fece cenno a Jane di seguirlo. Si fermarono per il corridoio a parlare, e riuscivo a capire quello che dicevano da dietro il muro dove c'era il bagno. «hai visto?» «cosa Gus, cosa dovevo vedere?» «tu...sei una specie di tranquillizzante per Tom..» spiegò visibilmente preoccupato il biondo.«se è davvero così perché sei preoccupato?...» chiese Jane con un filo di voce.«piú che preoccupato sono un po' nervoso,ma allo stesso tempo contento» sospirò «sai, Tom non era mai stato così con le ragazze,nemmeno con Perrine.Non gli stanno tanto a genio, ecco. Si era capito dal primo incontro no?. Però, io non posso fare altro che ringraziarti, per tutte le cose che fai per lui..tu l'hai cambiato..prima lui non era così, grazie, hai reso il mio migliore amico una persona migliore..grazie»continuó appoggiando il mento sulla spalla della ragazza, che stava immobile.
Sorrise
Sorrisi
andai un camera a preparami, ma mi si fece un grande pensiero nella testa. cosa farà Jane da sola? Cosa farà allo scoccare della mezzanotte? Cosa farà quando in TV ci saranno i programmi delle canzoni più belle dell'anno? E chi guarderà l'alba del nuovo anno insieme a lei?
Sospirai.Mi misi i miei soliti vestiti baggy e presi un giubbotto abbastanza pesante dato che fuori nevicava un po'.
«tom, Bill,siete pronti?» chiese da sotto le scale Gustav. Rispondemmo un si all'unisono e scendemmo le scale.
La casa residenziale dei Kaulitz era a pochi metri, perciò andammo a piedi.George's pov
«chissá se non dovremmo preoccuparci..» inizio Bill per interrompere il silenzio. Tom lo guardó come per dire “cosa vuoi dire?” «insomma, lei è tonta! Ieri stava per ricadere di nuovo dalle scale» spiegò «ah, in effetti l'altro giorno ha lasciato l'acqua della vasca aperta e stava per allagare la casa eheh» affermò Gustav grattandosi la nuca.
«e se ci fosse un ladro?» esclamò Tom. «quello si che sarebbe un problema..» disse Bill mettendosi a mo' di pensatore. «e così rimbambita da aprirgli la porta principale!..» Gustav non aveva tutti i torti..«si, dopo gli offrirebbe una bella tazzina di te mentre si mette ad ascoltare tutti i suoi problemi della vita!» aggiunse Tom facendo una faccia abbastanza rassegnata.
mentre continuavano a parlare come delle vecchiette mentre facevano pettegolezzi, decisi di spaventarli un po'. «sapete che è stato avvisato un ladro nel nostro quartiere?» dissi sorridendo. Tom e Bill spalancarono gli occhi. «ora si che ho paura!» esclamò il corvino.Invece Gustav, mi fece uno sguardo complice dato che aveva capito tutto.
«GEORGIIIIIII!» arrivo strillando Memo lanciandosi sopra di me. «dov'e Janette??» chiese subito. rimanemmo in silenzio. «sta a casa da sola eh...voi..come..come pensate che si sentirà! Si sentirà bene, male?.. Senza una famiglia con cui passare il Capodanno..? Che cosa farà? Rimarrà sempre col sorriso oppure piangerà ricordandosi che prima aveva una madre con cui passare il Capodanno?.» Memo aveva ragione.
Tom's pov
Non aspettai un secondo. Mi girai di scatto sbattendo la testa contro Gustav. «AHIA! ma sei deficiente?;» urlò subito il biondo. Non risposi e inizia a camminare il più velocemente possibile verso casa. «dove stai andando?!» chiese George. «ME NE RITORNO A CASA!» dissi iniziando a correre.
voglio solamente stare lì, abbracciarla. Voglio soltanto sia felice.
Spalancai la porta di casa appena arrivato.
la vidi seduta a piangere davanti alla foto della madre.Se non sarei venuto subito..lei..
«non..non piange-» feci per asciugarle le lacrime ma caddi a terra esausto dalla corsa.
«c-cosa? Non stavo piangendo!!» disse mentendo spudoratamente.
Allungai il braccio verso il suo volto asciugandole finalmente la lacrima.
«sono a casa» la rassicurai. Scoppiò a piangere e l'abbracciai.
«sono a casa» ripetei.«guarda Tom;»disse indicando l'alba. «l'alba del nuovo anno eh?» chiesi retoricamente sorridendo
Mise la mano sopra la mia e fece incrociare le nostre dita. Un lieve rossore si fece sulle sue guance. «grazue Tom, grazie di tutto.»continua...
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~your breath on my body~
RomanceJanette è una ragazzina orfana di padre. dopo circa qualche anno perse anche la madre, perciò dovette andare a vivere dal nonno, che doveva fare i lavori alla casa, perciò si stabilì in una tenda finché un giorno....