chapter 9

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~Why you are here?~

Bill's pov
Ero certo che  quel rumore non fosse un animaletto...era troppo grande. Mi infilai in mezzo alle piante vedendo una chioma mora, quasi corvina. «ma che?!» la rincorsi e le presi il braccio fermandola di colpo. «Rin cosa ci fai qua?!» dissi abbastanza sopreso. Io ho sempre chiamato Perrine “Rin”, che in Giappone significa campanellino.«non sono affari tuoi!» «ci stavi per caso spiando?! E poi hai lasciato Amby da sola?» «smettila! Non sono cazzi tuoi di cosa ci faccio qui e se ho lasciato quella stupida da sola!» «e tua sorella, ma davvero non capisci!» «non e mia sorella! Mi ha solo adottato la sua famiglia.» il suo sguardo freddo incuteva un po' timore «ti ricordi quando venivi a trovarmi con George e Gustav?...tch, il tuo sesto senso non sbagliava mai, ogni volta che dicevi “andiamo” le assistenti di Ben venivano a controllare se stavo da solo ogni volta che uscivate..» dissi sorridendo pensando al ricordo. «si, mi ricordo! Però io ho sempre fatto tutto per voi e ora mi scaricate con una ragazza a cazzo! ORA LASCIAMI MALEDETTO BASTARDO!» disse dandomi uno schiaffo. «“maledetto bastardo”?» la ragazza si girò di scatto «non pensi di essere stata troppo cattiva?» «H-haru..?» mormorò la corvina. Perrine e Haru erano fidanzati finché Rin non lo mollò per Tom. O almeno finché non si innamorò di Tom. «Haru? Cosa ci fai qui?» dissi sorpreso nel vedere il ragazzo dai capelli color platino. Stava succedendo tutto così in fretta. «Cosa sono queste comparse alla cazzo di cane? Mi spiegate cosa ci fate qui o no?!» «stavo alla residenza Kaulitz e ho sentito Amby dire a Rin che tutti voi stavate qui in vacanza. Rin sembrava abbastanza infastidita dal fatto che ci sarebbe stata anche la nuova ragazza...mh.. com'è che si chiama? Janette? Si Janette. Dato che non volevo che succedesse qualcosa sono venuto per vedere che Rin non facesse cose azzardate.» spiegò tutto ad un fiato il ragazzo dagli iridi color ghiaccio. Diciamo che aveva i capelli di un biondo chiarissimo che andava vicino al bianco. Erano lunghi davanti e rasati dietro con una sfumatura. «non mi rompere! Non ho bisogno di una babysitter e non ho bisogno soprattutto di te!» «e se non hai più bisogno di me potrei anche morire in questo istante» disse prendendo il suo braccio delicatamente. «ma che?! Ovvio che no! Ceh...mhm.» il ragazzo sorrise vedendo la ragazza in difficoltà. Vidi bene il volto della corvina e si leggeva in faccia una smorfia di dolore al sol pensiero di perdere Haru. Anche se non lo dimostrava ci teneva, o forse sotto sotto lo amava ancora. Io guardavo la scena, stavo lì come se in tre secondi si fossero dimenticati della mia presenza e abbiano fatto prendere il controllo alle loro emozioni. I due si avvicinarono piano piano per poi schioccare un bacio. Ma non era uno di quei baci in cui si rimane senza fiato; era un bacio dolce, delicato, che esprimeva tutto l'amore che provava il ragazzo. Perrine accorgendosi di quello che stava facendo si staccò da lui per poi mollargli uno schiaffo e scappare via. Quella ragazza ha un qualcosa di strano. «ti manca tanto vero?» dissi con un tono alquanto dispiaciuto.«si ma tranquillo,ormai e deciso che non saremo più un noi.. andiamo a fare una passeggiata » disse cambiando umore. Annuì e iniziammo a parlare e ricuperare tutto il tempo che abbiamo perso.

Janette's pov

Mi svegliai ed ero avvolta dalle coperte mentre i raggi del sole penetravano la stanza, mostrando i granelli di polvere che cadevano piano piano come fiocchi di neve. Mi alzai piano piano ed ero senza maglia con una fascia intorno il fianco destro dove mi ero fatta male. Avevo anche la guancia coperta da un cerotto e la caviglia era quasi al suo posto. Scesi dal letto e andai al piano di sotto, vedendo Tom che stava cucinando qualcosa:un origini.

 Scesi dal letto e andai al piano di sotto, vedendo Tom che stava cucinando qualcosa:un origini

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Ma invece dell'alga aveva messo della cioccolata.«Tom sei bravissimo!» dissi sorridendo mentre avvolsi le mie braccia intorno al suo collo. «ehi, come stai?» «bene! Mi sono quasi ripresa del tutto.» mi sorrise per poi rispondermi «non è nulla in confronto a quello che cucini tu, tu sei molto più brava!» disse mentre si sedette per terra sotto al televisore. «ho capito! Si tratta tutto della tua prugna!» «eh? Di cosa stai parlando, sei tonta o cosa?» «no! Ti giuro! Noi tutto abbiamo una prugna sulla schiena » dissi avvicinandomi a lui, che mi guardava come se fossi un marziano. Gattonai fino a lui per poi rimanere su quella posizione appoggiando le gambe per terra e le mani sempre per terra.«proprio perché ce l'abbiamo sulla schiena che siamo gelosi! Sai, la prugna che tutti abbiamo contiene i nostri pregi ma dato che non riusciamo a vederla perché sta sulla schiena, noi vediamo solo i nostri difetti! Ho capito perché in quel periodo tu e Bill litigavate! Perché tu potevi vedere tutti i suoi pregi mentre lui vedeva i tuoi e perciò eravate gelosi l'un dell'altro. Quello che voglio dire è che spesso siamo gelosi delle persone altrui perché possiamo vedere il loro pregi ma non i nostri! O per farla facile possiamo vedere la loro prugna mentre noi no! Io la vedo la tua Tom, è bella grande. Dentro ha tante e piccole cose che rendono te una persona dal cuore d'oro! Sei speciale Tom.» dissi tutto ad un fiato. «sei, propio strana sai?» disse sorridendomi dandomi una pacca sulla testa. Finì di mangiare il suo onigiri per poi alzarsi. «sai, anche io vedo la tua prugna» «davvero?? E com'è??» dissi piena di entusiasmo. «e piccola, non si riesce a vedere tanto...ma so che contiene tanto amore da dare agli altri» mi disse sorridendo. Sorrisi anch'io e passammo l'intero pomeriggio a cucinare.

Continua...

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