~ chapter 1 "A new home" ~

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«Anche oggi farà caldo..» sospirai mentre uscì dalla tenda. Guardai il cielo tenendo una mano sopra la fronte, così da nascondermi dal sole. «Mamma, io vado a scuola, ti lascio la tenda!» dissi alla fotografia di mia madre;

<<Mi presento! Sono Janette Walton, per gli amici Jane. Perché vivo in una tenda? Beh, mia madre mi ha abbandonato circa una settimana fa,in un tragico incidente...dovetti andare a vivere a casa di mio nonno,ma è in fase di lavori e non potevo avvicinarmi alla casa,perciò mi trasferì in una tenda fino alla fine dei lavori.>>

«mhh, visto che è ancora presto vado a fare un giro per la zona» dissi mentre guardai il mio orologio. Passeggiai ed era tutto abbastanza tranquillo, finché non vidi una casa..aspetta, una casa?! In mezzo ad un boschetto? Mi avvicinai per vedere se era abitata. Che scema! Era ovvio che fosse abitata. Vidi dei dipinti messi ad asciugare...«c-che belli....» sussurai.
«mh? Una ragazza?» mi girai di scatto e arrossì. Era un ragazzino abbastanza alto, penso che aveva la mia stessa età. Era biondo ed era un po' paffutello,ma diamine...era bello..«e-ehm, mi scusi... è che volevo esplorare la zona dato che mi sono trasferita qua da poco e ho visto questi bellissimi quadri...» dissi imbarazzatissima.« grazie mille,ormai non se ne trovano più ragazze che apprezzano l'arte...»«si,in effetti e un gran peccato, l'arte è così bella» lo guardai con occhi brillanti e mi sorrise. Iniziammo a parlare del più e del meno e ci scambiammo i nomi; si chiamava Gustav «quindi ti sei trasferita da queste part-»
Si sento un botto « G-Gustav stai bene?!» «Sisi, aiho..» « Ciao Wal, Gustav ti stava importunando?» era Bill, Bill Kaulitz. Io e Bill eravamo buoni amici «Vi conoscete?» esclamò Gustav «si! Siamo in classe insieme » disse Bill.
«ah, a proposito Walton, perché sei qui a casa mia?» Mi aveva chiamato per cognome, anzi, mi ha sempre chiamato per cognome, ma non avevo capito il perché...aspetta! Casa sua?! «ha detto che stava esplorando la zona, dato che si era appena trasferita qui» Bill fece una faccia confusa..« Si è trasferita in questa zona? Eppure nessuno ha noleggiato una parte del terreno Kaulitz..»
TERRENO KAULITZ?! quindi tutta quella zona apparteneva alla famiglia di Bill? «ehehe lunga storia...» dissi sorridendo dall'imbarazzo. Ovviamente non proferì parola al riguardo che vivevo in una tenda, anche perché non sembrava tanto normale per una 17enne come me..
«andiamo a scuola Walton» annuì e gli sorrisi.
«io ragazzi non vengo,ho un impegno...» disse Gustav «Col capo famiglia?» disse Bill abbassando la testa. Gustav non rispose e io e Bill uscimmo di casa. Dopo un lungo tragitto, ormai fuori scuola spezzai il silenzio, con una domanda «perche hai abbassato la testa quando hai parlato del capo famiglia...?» Bill si limitò a sorridere e abbassare la testa... riprendendo il silenzio «o-oh...scusa...non avrei dovut-» Bill mi prese le braccia e mi guardò. un rossore avvampò sulla mia faccia «Walt, non preoccuparti...non è colpa tua, solo che non mi sta tanto simpatico il capo famiglia » mi spiegò Bill con un sorriso sforzato. «haha, guarda» Bill mi prese una fogliolina che mi era caduta sulla testa, senza mollare la presa sulle mie braccia. Strinse di meno fino a lasciare delicatamente la presa.«Tutto bene Walt? Sei pallida...» « s-si! Tranquillo...» in realta non andava tanto bene, mi girava la testa.Bill mi guardò con uno sguardo preoccupato. Diamine...la sua bellezza era indescrivibile....«dai entriamo o si farà tardi» mi sorrise ed andammo.

~

Erano le 8 e mezzo di sera ed io ebbi appena finito di lavorare al mio part-time.«che stanchezza!» entrai nella tenda e presi una bacinella «meglio se mi rinfresco un po'...»

Bill's pov

«no grazie Gustav, ma non voglio mangiare la tua cucina,perciò andiamo a mangiare fuori eh.» dissi con disgusto al sol pensiero di mangiare la cucina di Gustav. «Vabene vabene, ma paghi tu eh » mi rispose. Feci segno per dire "era ovvio"

Erano le 8 e mezzo di sera e eravamo appena tornati dal ristorante. Stavamo passando per una stradina della zona Kaulitz e ad un certo punto Gustav si fermò..«ehy, quella non è Jane?» «si...vedo che ti ricordi bene i nomi delle ragazze eh» vidimo Walton barcollare. La seguimmo è vidimo una tenda...aspetta, viveva in una tenda?! Sapevo che aveva perso la madre da un po'...ma non sapevo che vivesse in una tenda...per questo diceva che era una lunga storia..
Appena usci dalla tenda con una bacinella piena d'acqua ci vide davanti a lei e si imbarazzo.
La portammo a casa per farci spiegare la situazione. « per favore...fatemi tenere la tenda per un po'...finché non finiscono i lavori a casa dei miei nonni...poi me ne andrò.
«si ma è un altro il proble-» Gustav non fece in tempo a finire che Walton cadde a terra. La preso delicatamente e la stesi sul divano,avvolgendola con delle coperte calde...«a-aspetta, devo andare a dare la buonanotte alla mamma!..» disse per poi scendere dal divano e andare fuori, verso la sua tenda. La rincorremmo ma non riuscimmo a raggiungerla, dopo un po' la vidi e feci segno a Gustav di venire.. stava scavando nel fango...«MAMMA! MAMMA!» Era in lacrime... c'era stata una frana sopra la tenda di Walton.. lei continuava a scavare cercando di trovare la foto della madre invano. Io la cercai di prendere per portarla via « Walton! Vieni che sei tutta sporca e non ti senti nemmeno bene!» «NO! IO VOGLIO LA MAMMA» urlo in lacrime. Gustav l'abbracciò da dietro, così da fermala« shh...calmati...tutto finirà,lo so è difficile ma ora calmati...» la rassicurò. Walton appena si calmò cadde nelle braccia di Gustav. La portammo a casa e la cambiammo poi la riportammo sul divano e io andai a prendere del ghiaccio, mentre Gustav rimase a parlare con lei. Dalla cucina si sentivano Walton e Gustav
«com'era tua madre?…» « m-mia madre era una donna forte. Perso mio padre a 5 anni per una malattia e la mamma cercava sempre di farsi in 4 per me...quella mattina...la mattina di una settimana fa..lei se ne andò a lavoro e non riuscì a salutarla per l'ultima volta...la notte prima mi misi a studiare per un esame e la mattina mi chiamo l'ospedale,dicendo che ormai mia madre non c'è l'aveva fatta..se solo riuscissi ad abbracciarl...» cadde in un sonno profondo. Le misi il ghiaccio sulla testa.« è una ragazza fantastica...sta superando un momento difficile a testa alta..» « si...sta soffrendo tanto ma nei corridoi della scuola è sempre sorridente..» replicai a Gustav.
«aspettami qua.» « dove vai?» mi domandò. «a prendere le cose di Walton.» « tranquillo,con me è in buone mani..» mi sorrise ed uscì di casa.

Continua...

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