🐈‍⬛ capitolo IV

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La pioggia batteva incessante, contro la finestra della stanza da letto di Saturn.
Achille si svegliò intontito, sentendo una mano gelida, sopra la sua.
Achille voltò lo sguardo, trovando Saturn, profondamente addormentato, con delle occhiaie rosse, a causa del pianto.
Achille sorrise tristemente, accarezzando le ciocche di capelli di Saturn.
Osservò quelle cicatrici tremende, che marchiavano il volto del povero ragazzo.
Achille osservò con tristezza, Saturn.
"Mi dispiace, che qualcuno ti abbia fatto questo." Disse Achille, con tristezza.
Curioso come sempre, iniziò a girare per la stanza di Saturn.
La stanza era... Tetra e inquietante, agli occhi di Achille.
Continuando a girovagare, trovò lo sportello del cassetto, della scrivania aperto.
Achille guardò Saturn, trovandolo profondamente addormentato, così ne approfittò.
Tirò fuori dal cassetto dei fogli, coperti di disegni.
Achille ebbe un brivido lungo la schiena.

I fogli caddero a terra, mentre Achille si copriva la bocca, con la mano, fermando il flusso del vomito, che stava salendo lentamente nella sua gola.
Guardò velocemente Saturn, che continuava a dormire profondamente.
Continuò a guardare quei disegni, rimanendo paralizzato.

^Tock Tock^

"Achille." Sussurrò Oliver, bussando alla porta.
Achille velocemente, mise a posto i disegni, prendendo però, per qualche strana ragione l'ultimo, che si nascose dentro la tasca dei pantaloni.
Diede un'ultima occhiata a Saturn, prima di uscire dalla stanza.
"Ehi, stai bene ? Sei molto pallido." Disse preoccupato Oliver.
"Torniamo a casa." Disse Achille, con un filo di voce.
Oliver lo guardò preoccupato.
"Sicuro di stare bene ?" Chiese preoccupato Oliver.
"Per favore Oliver, voglio tornare a casa." Disse, quasi in lacrime e con la voce spezzata Achille.
Oliver sospirò sconfitto, annuendo e facendo strada.
Salirono presto in macchina, senza dire una parola.
"Va tutto bene Achille ?" Chiese Samu, osservando con la coda dell'occhio suo fratello minore.
Achille, nascose il volto, sulle ginocchia, rannicchiandosi sul suo posto, preoccupando i fratelli.
Una volta a casa, Achille corse nella sua camera da letto, chiudendosi dentro.

Una volta a casa, Achille corse nella sua camera da letto, chiudendosi dentro

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(camera da letto di Achille. Carina vero ? Ignora la ragazza sul letto in alto)

Achille si abbracciò le ginocchia, sopra il letto, nascondendo il volto, mentre il suo respiro iniziava ad accelerare.
Achille soffriva di gravi attacchi di panico, che spesso gli causavano, perdite di sangue dal naso, emicranie e molte volte insonnia.
Achille guardò con la coda dell'occhio, quel macabro disegno.

Achille guardò con la coda dell'occhio, quel macabro disegno

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"Che cosa sei Saturn ?" Chiese spaventato.

Il fratellino della Mafia [BoyxBoy]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora