Brenda Wood aprì i suoi occhi grigi guardandosi intorno: era in ritardo.
Saltò fuori dal letto e iniziò a correre a destra e a sinistra raccattando i vestiti sparsi per tutta la camera.
Era in pieno ritardo, e non era mica un giorno qualsiasi, oggi sarebbe stato il suo primo giorno del quarto anno al Minnesota State School.
Per fortuna mancava solo un altro anno, poi appena finito il liceo se ne sarebbe andata lontano da quel posto dove le persone non fanno altro che parlare alle tue spalle; solo che c'era il padre e anche se lui non aveva mai protestato, lei non voleva lasciarlo da solo.
Andò come una furia in bagno per sciacquarsi la faccia e sistemare quella chioma di ricci rosso fuoco che aveva per capelli sistemandoli in uno chignon spettinato.
Sbuffò, di tutte le cose che aveva il padre, lei si era andata a prendere i suoi capelli rossi.
Uscì in fretta e furia dal bagno e si diresse di nuovo in camera aprendo la cabina armadio per prendere un giacchetto, ma appena aprì l'anta di destra si soffermò a guardare l'unica foto che aveva di lei insieme alla sua mamma e sua sorella Caitlin da piccole.
Un groppo in gola la fece tossire e temette che da un momento all'altro sarebbe scoppiata a piangere: ma ormai non serviva più a niente; se ne erano andate entrambe in una giornata autunnale di Ottobre. Lei e il papà Anthony stavano piantando in giardino un albero di mele mentre sua sorella e la madre Noel erano andate al supermercato per comprare degli ingredienti per fare la loro torta preferita. Non fecero mai più ritorno a casa: erano state scaraventate via da un camion oltre la staccionata, in un burrone; la macchina prese fuoco insieme ai loro corpi, così ogni giorno che Brenda andava a trovarle al cimitero, senza pensare che in quelle tombe non c'era niente, parlava, sperando che almeno potessero sentirla. Il colpevole riuscì a fuggire, ma cosa ancora più sorprendente fu che tracce di un camion non ce ne erano; svanite nel nulla. Eppure per buttare una macchina in un burrone ci vuole un mezzo molto grande e pesante, ma questo non portò a nessuna svolta, il fascicolo dedicato all'incidente di Caitlin e Noel Wood era stato chiuso, anche se non era mai stato risolto.
Brenda avrà avuto si o no tre anni e fu un duro colpo da assimilare: in un solo maledetto giorno aveva perso due delle persone più importanti della sua vita.
Ancora oggi si sdraiava sul letto e cercava di immaginarsele ancora vive e ogni volta sorrideva tra sé.
Sicuramente Caitlin sarebbe stata la ragazza più popolare della scuola, bella com'era avrebbe fatto girare la testa a tutti; con il suo coraggio avrebbe fatto scappare a gambe levate i bulli che giravano per la scuola e poi con la sua dolcezza avrebbe protetto e aiutato la sua sorellina minore. Mentre la mamma avrebbe aperto una pasticceria tutta sua, con il suo meraviglioso sorriso sarebbe riuscita a mettere tutti di buon umore e poi la sera prima di andare a dormire sarebbe passata per la camera sua e di Cat per cantare qualche bellissima canzone o narrare qualche leggenda antica.
Ogni giorno la mancanza aumentava sempre di più e col tempo quel filo invisibile che collegava lei con la sorella gemella sentiva che man mano si stava rompendo e lei non voleva perderla un'altra volta.
Sospirò e osservò per la milionesima volta quella foto: lei e Caitlin erano in primo piano, i loro ricci occupavano metà foto e poi sia Brenda che sua sorella erano entrambe alte e se non fosse stato per il fatto che Cat aveva gli occhi verdi accesi con una spruzzatina di lentiggini mentre lei solo con gli occhi grigi del padre, sarebbero state semplicemente identiche. Mentre dietro a stringere le spalle di entrambe c'era la madre in tutta la sua bellezza: anche se aveva gli occhi chiusi, perché stava ridendo era comunque meravigliosa; quei ricci corvini le ricadevano sulla spalla in modo ordinato mentre quella bocca carnosa quando sorrideva si accentuava ancora di più mettendo in risalto i suoi occhi di una tonalità strana, quasi con delle chiazze color lavanda messe in risalto anche dalla pelle color porcellana; era qualcosa di spettacolare.
Chiuse con un grande tonfo l'armadio e cercò di cacciare tutti i ricordi che stavano affollando la sua mente, uscì dalla camera e scese in fretta e furia le scale per poi sentire puzza di bruciato.
Il padre stava cucinando e questo era un brutto segno, anzi pessimo.
Non era mai stato bravo a cucinare, se non fosse stato per lei, la cucina sarebbe esplosa moltissime volte.
Brenda ammirava il fatto che il padre si cimentasse in cose che non facevano per lui, ma per la cucina non era proprio portato.
Prima di entrare in cucina Brenda sorrise e poi si avvicinò al padre schioccandogli un bacio sulla guancia ruvida ricoperta di barba ramata: -'Giorno- Disse mettendosi seduta per poi arricciare il naso vedendo quei poveri pancake completamente ustionati.
Anthony fece girare la spatola e mise sul piatto l'ultima frittella per poi girarsi e portare il piatto a tavola.
Brenda non glielo aveva mai detto, ma ammirava davvero tanto il padre; insomma non era cosa da poco accudire una figlia di tre anni senza una mamma.
Tra il dolore e la rabbia per la loro perdita doveva comunque trovare un modo per andare avanti perché si era fatto licenziare dalla fabbrica dove lavorava e lui e Brenda sarebbero potuti finire in strada se non fosse stato per un semplice frullato. Era l'unica cosa che il padre sapeva fare ed erano davvero squisiti, i migliori di tutto il Minnesota, tanto che qualche mese dopo aprì un vero e proprio negozio solo di frullati: il Blue Moon. Era stato solo grazie a quel lavoro se il padre aveva acquistato di nuovo le redini della sua vita, ora sorrideva sempre e sembrava l'uomo più felice del mondo; anche se Brenda sapeva che non era così. Ogni tanto lo vedeva entrare nella vecchia camera che condivideva con la moglie, per poi sdraiarsi e portarsi al petto una foto di lui e Noel durante il matrimonio e piangeva, singhiozzava mentre Brenda se ne stava lì fuori, a sbirciarlo attraverso una piccola fessura della porta e piangeva anche lei.
Rigirò con una forchetta la prima frittella completamente molla, e questo le fece ricordare com'era il suo stomaco in quel momento.
Deglutì e alzò lo sguardo sorridendo al padre che stava bevendo una tazza di caffè piena fino all'orlo. Voleva un mondo di bene al padre, ma non avrebbe mai mangiato quei pancake, per il bene suo, ma soprattutto dello stomaco. Così lasciò la forchetta e tirò indietro la sedia che si strusciò contro il pavimento provocando un rumore sordo.
Anthony posò la tazza e la osservò, facendo volare lo sguardo da lei ai pancake: -Scusa papà, ma sono in pieno ritardo- Si tirò su e si diresse verso l'entrata mettendosi il giacchetto. -Ma se sono ancora le 7.20! Dove pensi di andare?- Il padre l'aveva seguita a ruota con il caffè che dondolava da una parte all'altra.
In effetti era molto presto, ma non voleva restare ancora lì costretta a mangiare pancake ustionati da una fiamma. -Tranquillo, ho un appuntamento con Panda. Ci vediamo dopo, se posso passo al negozio- Sorrise e aprì la porta.
Una leggera brezza la investì e lei sospirò; scese i tre gradini del porticato e si diresse in garage per prendere la bicicletta. Sì, aveva diciassette anni, aveva la patente, ma non aveva una macchina; in verità era il padre che non voleva fargli guidare un'auto. Buttava scuse sul fatto che sarebbe costata tanto, mentre in verità Brenda sapeva perfettamente il perché, era rimasto traumatizzato. Tirò fuori la sua bici grigia orribile e dopo aver chiuso l'enorme porta in ferro ci montò sopra. Fece un respiro profondo e iniziò a pedalare, quest'anno sarebbe stato diverso, se lo sentiva...
Ciaoo Ragazzii! Spero che questo nuovo libro vi piaccia e che questo primo capitolo vi abbia già messo un po' sulle spine... Beh che dire, sono super felice perché ci ho messo tanto ad ideare questo libro, dato che ogni giorno avevo tanti idee che mi frullavano per la testa e non sottovalutatelo, non è la solita storia...
Devo ringraziare Artemide, grazie a te sono riuscita a pubblicarlo e non smetterò mai di ringraziarti per sopportarmi via messaggi. Ti adoro!
Un abbraccio a tutti! A presto
By Moonline
P.S. Fatemi sapere! Ho bisogno delle vostre opinioni!
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Moonight {#Wattys2016}
FantasyA diciassette anni, la vita di Brenda Wood si sussegue uguale e monotona, divisa tra il Minnesota State School e il bar di suo padre. Il suo mondo però comincia a capovolgersi dal giorno in cui nella sua casa dei sogni si trasferisce una famiglia sp...