Capitolo 10: Il dominio

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Dopo qualche minuto dall'accoltellamento di Axel, il ragazzo svenne e si risvegliò nella sua mente davanti a Zayko.

Zayko: Senti moccioso di merda, siccome non devi morire così per ora, ti presterò un po della mia energia. Non sprecarla
Infilzò il dito nella fronte di Axel e gli trasmise un poco della sua energia e lo fece risvegliare

Axel riaprì gli occhi e lo sconosciuto continuava a spingere la lama sempre più in profondità

Axel: Togliti gli strinse la mano

X: Uh? Si mise a ridere
Ti stai arrabbiando piccoletto?

Axel: Togliti. Gli strinse con forza la mano, gliela girò al contrario e non permetteva di far circolare il sangue

X: A.AH..FERMATI..gli scagliò un calcio in faccia e lo fece schiantare su un albero vicino all'entrata del corridoio.
Beh si, sembra che si sia incazzato.
Sì aggiustò la mano

Axel si rialzò con tutto il sangue che gli colava addosso, tolse la katana trafitta nel suo stomaco e la polverizzo con uno schiocco di dita.
Si avvicinò con uno sguardo profondo negli occhi dello sconosciuto e si fermò a circa 10 passi da esso.
Successivamente esclamò una frase con una voce quasi non sua, rauca, tenebrosa e molto profonda

Axel: Espansione del dominio

Il dominio di Axel fu aperto e circondò entrambi i combattenti.
Lo sconosciuto iniziò a soffrire a causa della tecnica del dominio, iniziò ad esser risucchiata tutta la sua energia malefica, successivamente Axel lo attaccò con la vera tecnica del suo dominio.
Tutta l'energia malefica si importò nella katana di Axel e subito dopo il giovane ragazzo sferrò l'attacco.

Axel: muori feccia.

Lo sconosciuto venne polverizzato e il dominio si sciolse.
Axel tornò in se, avendo ancora energia di Zayko in corpo decise di curare la sua ferita nello stomaco, quasi fino alla perfezione.

Axel: Domani, informerò il maestro Jogo. Ora è meglio che vada a dormire..
Crollò nel corridoio

Jogo: dopo che vide tutto lo scontro seduto in un ramo di un albero nascosto, andò da Axel e lo portò nella sua stanza.
Non male Axel, ma senza Zayko saresti morto. Domani voglio sentire ciò che hai da dire. Sogni d'oro
Uscì e chiuse la porta

Il giorno successivo Axel si svegliò nella sua stanza, stranito da ciò, si alzò e andò nella home principale.
Incontrò Jogo e alcuni tizi che non conosceva

Axel: Buongiorno.    Si grattò il collo

Jogo: Ben svegliato Axel, siediti qua

Axel: si sedette e chiese: Chi sono loro maestro?

Jogo: Sono alcuni membri del Corpo D'assalto, ma non parleremo di questo. Hai qualcosa da raccontarmi?

Axel: Uhm..no penso vada tutto regolare

Jogo:  Sei sic-

Axel: Ah no in realtà ieri sera ho incontrato un tipo che mi ha accoltellato

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