Cap 2

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Ore 10:30 am.
Mi infilai dei pantaloncini e sopra una canottiera bianca.
Infilai la pettorina a Tyson e presi il guinzaglio con le chiavi di casa,mio padre era a lavoro per fortuna.
Camminai tenendo Tyson al guinzaglio e una volta arrivata al parco lo sciolsi e iniziai a tirargli i rametti e poi arrivò Tom con il suo cane.
Tom:Hey è tanto che aspetti?
Mi chiese sorridendo.
Tu:No sono arrivata poco fa.
Dissi io.
Tom:Capisco,questa sera hai da fare?
Mi chiese.
Tu:Vuoi uscire?
Gli chiesi ridendo.
Tom:Nah,volevo solo sapere se ti avrei trovata a casa.
Disse lui ed io annuì.
Tom:Perfetto,ora devo andare ciao Mayer.
Disse dandomi un bacio sulla guancia.
Ma che diavolo stava dicendo? era appena arrivato..vabbè.
Passai tutta la mattinata con Tyson al parco e poi tornai a casa.
Mi scaldai un piatto di pasta della sera prima e mi buttai sul divano con Tyson dopo avergli messo delle crocchette.
Oggi avrei passato la giornata sul divano e poi avrei portato Tyson al parco e sarei tornata nuovamente a casa.
Sentivo una strana sensazione come se c'entrasse qualcosa con Tom,ma forse saranno solo le paranoie che mi sono venute per colpa di mio padre.Infatti mi chiamò e sembrava abbastanza preoccupato.
P:Madison chiuditi a chiave dentro casa e non uscire per il resto della giornata.
Disse mio padre e chiusi tutto,finestre e porte.
Tu:Che succede papà?
Gli chiesi preoccupata ma lui mi attaccò in faccia,e se forse riguardava Tom? no impossibile.
Mi ributtai a vedere la televisione sul divano e accanto avevo Tyson,lo coccolavo e lo riempivo d'amore e d'affetto.
Ore 9:30 pm.
Mio padre tornò da lavoro e sembrava molto silenzioso ma anche preoccupato.
Tu:Mi spieghi il motivo di quella telefonata?
Gli chiesi guardandolo negli occhi.
P:Madison ti avevo detto di stare lontana da Tom ma tu non mi hai ascoltato.
Disse lui,continuavo a non capire.
Tu:Non capisco.
P:Vatti a fare una doccia e vai in camera tua perfavore.
Disse mio padre e così mi alzai da tavola.
Andai in camera e presi una maglietta e delle mutandine di victoria secret e andai a farmi una doccia.
Mi spogliai ed entrai in doccia,continuavo a pensare cosa intendeva mio padre,quindi era vero quello che mi aveva detto su Tom? ero nei guai? o era mio padre ed essere nei guai? cosa stava succedendo? bah.
Finito di fare la doccia mi asciugai e mi infilai la maglia e le mutandine e andai in camera mia.
La maglia era abbastanza corta perciò avevo tutto il culo scoperto.
Presi una sigaretta e spalancai la finestra della camera mia e mi affacciai per fumare.
Mi accorsi solo dopo che c'erano 4 audì sotto casa nostra ma non diedi peso alla cosa,finché qualcosa o qualcuno mise la mani sulla mia vita.
Tu:Mh?
Buttai la sigaretta fuori la finestra e chiusi la finestra e mi girai,era lui.Tom.
Un brivido di paura percosse la mia schiena,cosa ci faceva qui?.
Tu:Che ci fai qui?
Gli chiesi.
Tom:Ti porto via piccola.
Mi disse e si avvicinò a me.
Cominciò a baciarmi il collo e spostò le mani sul mio culo,lo strinse forte e cominciò a palparlo ed emanai un gemito.
Poi Tom si staccò.
Tom:Mettiti dei pantaloncini.
Disse e si sedette sul bordo del mio letto.
Così per stuzzicarlo gli dissi.
Tu:Che c'è non ti piaccio così?
Dissi ridendo.
Tom:Oh si,eccome se così mi piaci,ma non posso fotterti ora.
Disse.
Sorrisi e mi infilai dei pantaloncini.
Mi prese in braccio tipo sacco di patate e mi portò al piano di sotto.
Tu:Mettimi giù Tom,so camminare.
Dissi.
P:Madison ti avevo detto che non sono brave persone,con lui non sei al sicuro.
Disse mio padre.
Non capivo ancora,mi stavano rapendo davanti a mio padre?
Tom mi buttò in un'audi nera e mi bendò gli occhi e poi dopo neanche qualche minuto mi addormentai.

Innamorata di un serial killer -Tom Kaulitz-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora