Ore 10:30 am.
Mi infilai dei pantaloncini e sopra una canottiera bianca.
Infilai la pettorina a Tyson e presi il guinzaglio con le chiavi di casa,mio padre era a lavoro per fortuna.
Camminai tenendo Tyson al guinzaglio e una volta arrivata al parco lo sciolsi e iniziai a tirargli i rametti e poi arrivò Tom con il suo cane.
Tom:Hey è tanto che aspetti?
Mi chiese sorridendo.
Tu:No sono arrivata poco fa.
Dissi io.
Tom:Capisco,questa sera hai da fare?
Mi chiese.
Tu:Vuoi uscire?
Gli chiesi ridendo.
Tom:Nah,volevo solo sapere se ti avrei trovata a casa.
Disse lui ed io annuì.
Tom:Perfetto,ora devo andare ciao Mayer.
Disse dandomi un bacio sulla guancia.
Ma che diavolo stava dicendo? era appena arrivato..vabbè.
Passai tutta la mattinata con Tyson al parco e poi tornai a casa.
Mi scaldai un piatto di pasta della sera prima e mi buttai sul divano con Tyson dopo avergli messo delle crocchette.
Oggi avrei passato la giornata sul divano e poi avrei portato Tyson al parco e sarei tornata nuovamente a casa.
Sentivo una strana sensazione come se c'entrasse qualcosa con Tom,ma forse saranno solo le paranoie che mi sono venute per colpa di mio padre.Infatti mi chiamò e sembrava abbastanza preoccupato.
P:Madison chiuditi a chiave dentro casa e non uscire per il resto della giornata.
Disse mio padre e chiusi tutto,finestre e porte.
Tu:Che succede papà?
Gli chiesi preoccupata ma lui mi attaccò in faccia,e se forse riguardava Tom? no impossibile.
Mi ributtai a vedere la televisione sul divano e accanto avevo Tyson,lo coccolavo e lo riempivo d'amore e d'affetto.
Ore 9:30 pm.
Mio padre tornò da lavoro e sembrava molto silenzioso ma anche preoccupato.
Tu:Mi spieghi il motivo di quella telefonata?
Gli chiesi guardandolo negli occhi.
P:Madison ti avevo detto di stare lontana da Tom ma tu non mi hai ascoltato.
Disse lui,continuavo a non capire.
Tu:Non capisco.
P:Vatti a fare una doccia e vai in camera tua perfavore.
Disse mio padre e così mi alzai da tavola.
Andai in camera e presi una maglietta e delle mutandine di victoria secret e andai a farmi una doccia.
Mi spogliai ed entrai in doccia,continuavo a pensare cosa intendeva mio padre,quindi era vero quello che mi aveva detto su Tom? ero nei guai? o era mio padre ed essere nei guai? cosa stava succedendo? bah.
Finito di fare la doccia mi asciugai e mi infilai la maglia e le mutandine e andai in camera mia.
La maglia era abbastanza corta perciò avevo tutto il culo scoperto.
Presi una sigaretta e spalancai la finestra della camera mia e mi affacciai per fumare.
Mi accorsi solo dopo che c'erano 4 audì sotto casa nostra ma non diedi peso alla cosa,finché qualcosa o qualcuno mise la mani sulla mia vita.
Tu:Mh?
Buttai la sigaretta fuori la finestra e chiusi la finestra e mi girai,era lui.Tom.
Un brivido di paura percosse la mia schiena,cosa ci faceva qui?.
Tu:Che ci fai qui?
Gli chiesi.
Tom:Ti porto via piccola.
Mi disse e si avvicinò a me.
Cominciò a baciarmi il collo e spostò le mani sul mio culo,lo strinse forte e cominciò a palparlo ed emanai un gemito.
Poi Tom si staccò.
Tom:Mettiti dei pantaloncini.
Disse e si sedette sul bordo del mio letto.
Così per stuzzicarlo gli dissi.
Tu:Che c'è non ti piaccio così?
Dissi ridendo.
Tom:Oh si,eccome se così mi piaci,ma non posso fotterti ora.
Disse.
Sorrisi e mi infilai dei pantaloncini.
Mi prese in braccio tipo sacco di patate e mi portò al piano di sotto.
Tu:Mettimi giù Tom,so camminare.
Dissi.
P:Madison ti avevo detto che non sono brave persone,con lui non sei al sicuro.
Disse mio padre.
Non capivo ancora,mi stavano rapendo davanti a mio padre?
Tom mi buttò in un'audi nera e mi bendò gli occhi e poi dopo neanche qualche minuto mi addormentai.
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Innamorata di un serial killer -Tom Kaulitz-
RomanceMadison Mayer una ragazza di 19 anni e figlia di un ex alcolista che aveva lasciato dei conti in sospeso con una gang più pericolosa di Berlino,purtroppo la figlia inizialmente non crede agli avvertimenti del padre ma col tempo capí che avrebbe dovu...