Come in un film||Jacob Black

Capitolo 14...credo, boh

Weeee belli de casa, prima di iniziare col capitolo di sta schifezza abominevole (ne sono consapevole), devo farvi una domanda...vi piace il personaggio di Ezra? Oppure non vi convince?💐

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Ho passato tutta la notte a pensare, non ho chiuso occhio. Mi sono alzata con delle occhiaie surreali e mi sono preparata, mentre continuavo a pensare, a pensare e a pensare...quel tizio non aveva intenzione di uscire dalla mia testa...non si meritava neanche un mio sguardo, quell'attore. Sapevo benissimo che sapesse recitare, ma ero comunque caduta nella sua trappola, come una bambina che non sa niente sul mondo e forse era un po' quello che ero...Ezra si era preso così tanta confidenza da mandarmi il buongiorno...ma chi si credeva di essere?
Sta di fatto che però gli ho risposto, anche se non potevo vederlo attraverso lo schermo, sentivo i suoi occhi perforare i miei, costringendomi a fare quello che voleva che facessi...aveva come un potere sulle mie azioni.
Con Jake invece, mi sentivo libera di fare qualunque cosa, sapendo che lui non mi avrebbe mai obbligato a fare niente. Potevo essere libera di essere me, senza filtri.

Stavo andando a scuola, con lo sguardo fisso sulla strada e con un espressione confusa, parecchio confusa, ok credo di aver reso l'idea.
Cominciavo a vedere un'ombra farsi strada verso di me, abbassai immediatamente la testa, avevo così paura che soltanto Shawn Mendes avrebbe potuto farmi alzare lo sguardo...solo lui. Il mio battito cardiaco si fermò completamente quando sentii delle dita sulla mia spalla, erano tremanti, incerte.

<<Kailey?>>. Oh merda, era Ezra. Avrei riconosciuto quella voce ovunque.

<<Oh, ciao bell'omone!>> ma che stavo dicendo? Bell'omone?! Sentii la sua risata raggiungere le mie orecchie, spensierata.<<Questa mi è nuova...ahah>>. Distolsi lo sguardo dai suoi occhi divertiti, cercando di scappare da lui <<Ciao ciao, è meglio che vada adesso, bello di mamma>> Ma che mi prende con questi nomignoli?! Lui abbassò lo sguardo per poi dire <<Oh, ok. A dopo bella di figlio>>. Bella di figlio?! Questa non si poteva proprio sentire, non aveva senso, ha superato il limite.

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La giornata di scuola passò più in fretta del previsto, le solite lezioni della professoressa Sprout che ti facevano venir voglia di spararti a un ginocchio passarono rapidamente, non me ne resi neanche conto. Uscii dall'aula con il cervello annebbiato, ormai ero in un costante stato di confusione, non mi riconoscevo più...

In mezzo a tutta quella nebbia di confusione però, vidi una luce che mi illuminò la strada.

Jacob.

Mi sorrise, e io lo guardai negli occhi...erano così taglienti, non si addicevano alla sua persona così dolce e premurosa, quegli occhi mi scavavano dentro anche se non ne erano consapevoli .<<Ehy Kailey, posso chiederti un favore piccolo, piccolo?>>. Lo guardai un po' scettica.

<<Mmmh, no.>>

<<Oh, okay>> rispose a sguardo basso, profondamente offeso <<Ma certo che posso farti un favore! Stavo scherzando, non ho resistito, scusa! Allora, cosa c'è?>> chiesi con la voce rotta dalle risate.<<Ecco...ti ricordi la festa di fidanzamento di Edward e Bella?>>

<<Come dimenticarla...>>

<<Tra due settimane si sposano, mi hanno invitato...cioè Bella mi ha invitato, Edward farebbe volentieri a meno di me...comunque, il punto è che non vorrei andarci da solo, ecco. Tu eri la persona migliore a cui chiedere e...>>. Gli misi una mano sulla spalla. <<Tranquillo, hai scelto la persona giusta, sarei lieta di accompagnarti, è difficile per te andare lì? Pensi di provare ancora sentimenti per Bella? Non è che vuoi che ti accompagni solo per farla ingelosire?>>. Lo guardai negli occhi con un'aria preoccupata, avevo un'espressione corrucciata, che poi si sciolse appena Jacob iniziò a ridere. <<Cosa?! Ahaha...Ovvio che no! ahah...era solo...perché mi sarei annoiato a morte>> La tensione che percepivo nei muscoli si dissolse, ero più tranquilla adesso.<<Beh, in questo caso puoi contare su di me>> dissi rivolgendogli un sorriso caldo. Lui si avvicinò a me e poggiò le sue labbra morbide sulla mia guancia arrossata, sussurrando un dolce <<Grazie>> che alle mie orecchie suonò come una melodia paradisiaca. Lo sentivo, lo sentivo vicino. Poi quando se ne andò fu come se si fosse portato appresso un pezzo di me...lui mi consumava l'anima.

Appena uscii da scuola, un pensiero si fece strada nella mia mente...potevo andare a raccattare da qualche parte un vestito per il matrimonio! Dopo la figuraccia dell'altra volta ci tenevo a essere presentabile. MI diressi spedita al centro commerciale, mi ricordavo che ci fosse un negozio che vendeva abiti eleganti per qualsiasi occasione...come diavolo si chiamava? Ol..oli...Olivander! Sì, si chiamava così!

Appena entrai nel negozio, un aroma di rosa canina mi pervase le narici...mmh...era buono! Se avessi potuto non sarei più uscita da lì. Era uno spazio molto ampio, le pareti erano dipinte di un arancione pastello, piacevole alla vista. Il mio sguardo si posò su un vestito blu, aveva una gonna lunga e ampia quasi interamente in tulle, quando la luce colpiva quel vestito, si potevano intravedere dei brillantini di un colore unico, il corpetto era davvero stupendo, aveva una scollatura a cuore che continuava con delle maniche sempre in tulle...amore a prima vista! La mia euforia si spense appena lessi il prezzo...1199 dollari?! OH, ma era una rapina vera e propria! Andai dalla cassiera e le chiesi se potesse farmi un piccolo sconto...ehehe.

<<Se prende due articoli più costosi di quel capo lì, poi il vestito è omaggio, bella offerta eh?>> Feci una faccia distrutta...Era seria questa? Senza rivolgerle il minimo sguardo mi voltai e uscii.

<<Arrivederci e grazie!>> Urlai. Ma insomma, che prezzi erano quelli? Un vestito così ero capace di cucirmelo da sola!...Ero capace di cucirmelo da sola! Aha! Ho trovato la soluzione, al diavolo Olivander! Iniziai a saltellare come una bambina per tutto il centro commerciale, finché non vidi un volto familiare, era Ezra...ma che palle! Questo mi pedina per caso?

<<Kailey! Che sorpresa, non pensavo di trovarti qui>>

<<Eh, neanche io>> dissi prima di guardarlo negli occhi, quei cavolo di occhi, non ne avevo mai visto un paio così, solo nei film ed è strano perché me li ricordavo di un altro colore...non riuscivo a spiegare quello che suscitavano in me i suoi occhi, era come se mi costringesse a fare tutto quello che volesse, gli bastava guardarmi

<<Mh...che ci fai qui?>>

<<Shopping...avevo visto un bel vestito ma costava un rene>>

<<Capisco...te l'avrei comprato io>>

<<Sì certo, e chi sei, Elon Musk che hai tutti sti soldi?>>
<<Beh, non sono proprio Elon Musk ma lo avrei fatto per te...>>
<<Stai tranquillo, non serve...ho deciso che lo cucirò io! A che sono serviti tutti quei tutorial su youtube sennò?>> dissi accennando a un sorriso.

<Hai ragione, hai ragione, senti...ti va un gelato?>>. Oh sì che mi andava, stavo morendo di fame. Avrei dato di tutto per un gelato.

<<Oh, scusa, è che non ho proprio fame, sarà per un'altra volta>> Bugiarda...
Per evitare di farmi convincere non lo guardai negli occhi, se lo avessi fatto mi avrebbero comandato come una marionetta. <<Ci vediamo, Ezra...>>. Non potevo vedere il suo viso, ma percepivo un'aria dispiaciuta...magari era sincero con me e gli dispiaceva sul serio. Lo stavo trattando come meritava veramente? Presa dal senso di colpa gli accarezzai una guancia.
<<Ci vediamo domani, ok?>>
<<Mh mh, prometto>> disse lui con gli occhi incastrati ai miei mentre mi prendeva la mano che gli avevo poggiato sulla guancia. Era rosso in viso, le sue gote erano simili a mele mature.
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<<Ciao mamma>>

<<Oh sei tornata, perché ci hai messo tanto?>>

<<Beh, oggi un amico mi ha invitata al matrimonio di sua madre, sarà la quinta volta che si sposa quella donna...e beh io stavo cercando un abito da indossare ma costavano troppo, quindi volevo farlo a casa...abbiamo ancora quella stoffa blu?>>

<<Oh sì, penso stia nel ripostiglio vicino alla camera da letto...aspetta, chi è questo tuo amico?>>

Mi avvicinai a mia madre e le diedi un bacio sulla guancia <<Te lo spiego un'altra volta, ora devo proprio andare>> Vidi l'espressione scettica di mia madre, prima di lasciarla tra i suoi pensieri.

Era ora di mettere in mostra le mie abilità...