Il piano

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Vorrei poter dire che questo era niente in confronto a quello che sarebbe accaduto dopo, ma non volevo aprirmi troppo, in fondo nemmeno lo conoscevo.
<<Ad essere onesto non so proprio cosa dire, insomma, non sono cose che si dicono con tanta facilità, eppure tu lo hai detto come se non fossi tu la protagonista, come se fossi abituata a tutto questo.>>
Nei suoi occhi noto che è sincero.
Non so perché, ma è da un po' che riesco a percepire le emozioni di una persona, anche solo attraverso uno sguardo, ed è strano.
<<Ho imparato che nella vita bisogna sempre andare avanti. Se ti fermi e pensi anche solo per un secondo al passato, va a finire che non ne uscirai più.
Per questo ho cambiato idea sulla festa. Non voglio più essere schiava del passato.>>
Sorride
<<Capisco>>
<<E dimmi, perché vuoi conoscere mio zio?>>
<<Adesso non credo mi serva più, direi che ho saputo abbastanza.>>
<<Che intendi?>>
Cerco di studiarlo.
<< Non so se lo sai, ma in questo periodo si è arricchito molto, e so che lui qualche anno fa, così dal nulla, decise di licenziarsi.
Dopo quello che hai detto tutto torna, forse dopo quello che ti ha fatto, a notato che i guadagni erano molto soddisfacenti e fa lo stesso ma con altre bambine.>>
Odio doverlo ammettere, ma potrebbe avere ragione.
E se dovesse essere così, devo fermarlo.
Non voglio che altre bambine vengano strappate dalla loro infanzia come è stato fatto con me.
<<Dobbiamo fermarlo.>>
<<Dobbiamo?>>
<<Si, lo hai detto tu stesso che devi scoprire cosa sta facendo. Insieme possiamo scoprirlo>>
<<Non credo sia una buona idea, lui nemmeno sa che sei qui.>>
<<Non mi interessa, come ho detto non voglio essere schiava del passato. Non voglio più avere paura di lui.>>
Sorride
<<Non sei proprio come ti descrivono>>
<<Cosa intendi? già girano voci sul mio conto?>>
Da come muove le mani intuisco che ha detto una cosa che non doveva dire.
<<No no, volevo dire che non sei come mi aspettavo che fossi>>
Adesso sta mentendo.
<<So che stai mentendo, ma farò finta di nulla, ma solo per questa volta>>
Si rilassa
<<Senti facciamo così, noi andremo alla festa ma tu sarai sotto copertura, così siamo tutti più tranquilli>>
Annuisco.
<<Bene, per le 20 fatti trovare pronta, io ti aspetterò fuori la porta della tua camera.>>
<<Va bene.>>

Quando torno in camera noto che erano le 19, ciò significava che dovevo sbrigarmi.
Non sono mai stata una da vestiti e robe simili, diciamo che li mettevo solo nelle occasioni importanti, infatti mentre guardavo l'armadio, notai che non avevo molta scelta.
Dopo dieci minuti passati a cercare, finalmente trovai qualcosa. Trovai un vestito con il quale sarei passata inosservata e cosa più importante, mi sarei sentita a mio agio.
Non era né troppo corto né troppo lungo, il colore andava sul rosa chiaro. Era piuttosto semplice, ma meglio così.
Per quanto riguarda il trucco, decisi di mettere del semplice mascara e del rossetto rosso.
Mentre mi stavo mettendo le scarpe (erano color rosa carne con un tacco non troppo alto)
sentii bussare. Guardai l'orologio e notai che erano le 20. Puntuale il ragazzo.
Quando andai ad aprire la porta, notai i suoi occhi che scorrevano su tutto il mio corpo.
<<Beh? vuoi farmi anche una foto?>>
Sorride.
<<L'idea non mi dispiace, sai?>>
Sbuffo.
Mi porge il braccio.
<<La festa ci attende principessa.>>

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