Non si finisce mai di conoscere una persona

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Dopo quello che è successo nel bagno siamo tornati al nostro tavolo.
Jace non fa che guardare mio zio.
Non so perché, ma sembra come se lui avesse una ragione in più per odiarlo. Forse si conoscono ma non me lo vuole dire.
<<Grace?>>
La voce di Jace mi fa tornare alla realtà.
<<Si?>>
<<Mi stai ascoltando?>>
Ops...
<<In realtà no, potresti ripetere?>>
Sbuffa.
<<Stavo dicendo che forse dovremmo andare da lui. Non siamo venuti qui per stare seduti.>>
Ha ragione.
<<Andiamo>>
Ci alziamo contemporaneamente.
Andiamo a passo spedito verso mio zio.
Io mi nascondo dietro la schiena di Jace.
<<Ehi signor Milligan, che piacere averla qui>>
Vorrei tanto saper fingere come fa lui.
Jace lo fa in modo fluido, tranquillo e naturale.
Mio zio sorride e un brivido mi percorre dietro la schiena.
<<Il piacere è mio, ho apprezzato il suo invito>>
Non si è accorto di me, quindi decido di uscire dal mio nascondiglio.
I suoi occhi mi puntano subito.
Per un secondo ho percepito paura. Ma non ho avuto il tempo di andare più a fondo che è tornato ad essere di ghiaccio.
<<Grace, eccoti finalmente, ti ho cercata dappertutto>>
Cerco di parlare, ma le parole non vogliono uscire.
Il mio passato è raffigurato in questo uomo.
Vederlo è come se tornassi indietro, mi fa sentire piccola e indifesa.
Persa nei miei pensieri, non mi accorgo della sua mano che sta per toccare la mia spalla.
Non faccio in tempo a spostarmi, che la mano viene spostata con violenza.
Jace si mette davanti a me come a volermi proteggere.
<<Robert non le hanno mai detto che le cose preziose non vanno toccate? potreste rovinarle>>
Ma cosa sta facendo?
<<Non capisco, dove vuoi arrivare giovanotto?>>
Che faccia tosta.
<<Allora lo dirò in modo che lei possa capire.
Lei non la deve toccare, se lo farà, io lo verrò a sapere e allora io e lei avremo un problema>>
Di istinto afferro la sua mano, come per ringraziarlo.
Mio zio lo guarda con aria di sfida.
<<Vedremo>>
Se ne va.
Jace si gira e mi guarda.
<<Grazie, ma sai che non dovevi>>
<<Principessa tu non sai in che guaio ti sei cacciata>>
Lo guardo confusa.
<<Che vuoi dire?>>
Ghigna.
<<Che spezzerò il collo a tutte le persone che cercheranno di farti del male>>
Sbianco.
Sta scherzando, non può essere serio...
<<St-ai sc-herzando vero?>>
Balbetto
<<Vuoi mettermi alla prova?>>
Ma chi è questo ragazzo?
<<È meglio che vada>>
Non gli lascio il tempo di rispondere che me ne vado.
La mia stanza sembra dall'altra parte del mondo.
Per paura che lui possa seguirmi, inizio a correre.
Arrivo davanti la mia camera con il fiatone.
Entro e finalmente posso stare da sola e capire chi sia veramente questo Jace.

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