PARTE PRIMA: King's Cross

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T/N sprofondò sul morbido materasso coperto dal suo candido lenzuolo, rimuginando e pensando a come sarebbe stata la sua nuova vita. Finora la sua esistenza non era stata proprio facile, diciamo. Era sempre stata persa in giro dagli altezzosi ragazzi e ragazze che frequentavano la sua scuola, soprattutto quelle specie di mezze Veela. Quasi tutte le streghe in Francia avevano origini Veela, e si credevano chissà chi con quei loro bei faccini. La C/C, invece, era una umilissima streghetta di sedici anni, mezzosangue, inglese. Si era trasferita in Francia da piccola, con i suoi genitori, poco prima che venissero uccisi. T/N cercò di accantonare quei pensieri, si alzò controvoglia dal materasso dirigendosi a passo strascicato verso il suo baule da viaggio ancora da riempire. Ancora sbuffando, prese il suo Spioscopio dal comodino appoggiandolo sopra ai vestiti infilati nel bagaglio poco prima. Iniziò a radunare i suoi libri che aveva dovuto comprare per iniziare la sua nuova vita alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. La ragazza dagli occhi C/O doveva sbrigarsi: di lì a una mezz'ora avrebbe dovuto prendere la Passaporta che l'avrebbe portata alla stazione di King's Cross, nella sua Inghilterra. La ragazza passò una mano sulla copertina di Storia di Hogwarts con disinvoltura, per togliere quei pochi granelli di polvere accumulati nel breve periodo in cui il grande libro marrone era rimasto appoggiato sulla sua scrivania.  Lo ficcò con fare sbrigativo nel grande bagaglio di cuoio, mentre si dirigeva verso l'angolo della stanza dove era appoggiata la sua fidatissima scopa: la Nimbus ducento, l'ultimo modello di scopa da Quidditch uscito sul mercato magico. Gliela aveva regalata la sua unica amica, Lily Evans, che aveva conosciuto prima di trasferirsi. Le due ragazze si erano sempre tenute in contatto alla maniera babbana e, quando lei aveva scoperto di essere una strega, iniziarono a comunicare coi gufi. 

La C/C era felice di ritrovare una faccia amica, almeno una persona non l'avrebbe presa in giro, pensò. Dal davanzale della finestra aperta giunse una voce animale che tubava leggermente. "Hermes!" Esclamò la ragazza, sorridendo alla vista del suo bellissimo esemplare di allocco, appena tornato con un ratto morto nel becco, tutto intento a mangiarlo. La ragazza, con un'incantesimo restringente, infilò la sua scopa nel baule, dirigendosi poi verso il gufo. 

"Andiamo Hermes, adesso devi entrare nella gabbia o perderemo la Passaporta" esclamò lei con tono dolce, lasciando che il suo caro gufo le si appollaiasse sull'avambraccio. La ragazza sorrise alla vista del suo animaletto marroncino, e lo mise delicatamente e con molta cautela dentro la piccola gabbietta in ferro battuto. Guadò velocemente l'orario, accorgendosi che la Passaporta sarebbe partita tra cinque minuti esatti. Prese velocemente tutte le sue cose, trascinando il baule giù per le scale di legno, dove un tempo camminavano anche i suoi genitori. Si diresse velocemente verso il vecchio cuscino macchiato, che iniziava già ad emettere una fioca luce azzurra. La C/C lo toccò appena in tempo, e sparì assieme all'oggetto, con Hermes che ancora tubava infastidito. T/N si sentì cadere, poi iniziò a vorticare tutto. Fu costretta a chiudere gli occhi stringendoli per bene, dato che la pressione era talmente forte che i suoi capelli soffici iniziarono ad appiattirsi sul viso. Prima che potesse accorgersi che la sensazione di nausea era finita, aprì gli occhi ritrovandosi all'immensa stazione babbana di King's Cross. Si trovava proprio in piedi davanti al muro laterale della biglietteria, in mezzo al binario nove e dieci. T/N, che si era fatta spiegare un po' di cose da Lily, afferrò saldamente la valigia di cuoio, tenendo la gabbia di Hermes ben stretta al petto. Inizio a correre verso il muro, chiudendo gli occhi aspettandosi un urto violento. Al suo posto, invece, arrivò la sensazione di essere attraversati da un fantasma: la C/C si sentì gelare dentro, ma si riprese subito sentendo la confusione attorno a lei. Era sbucata su una banchina. T/N alzò lo sguardo e vide il cartello, decisamente sporco, che troneggiava a fianco all' Hogwarts Express rosso fiammante. C'era scritto, a caratteri cubitali: 9 e 3/4 . La C/C sorrise in maniera evidente mentre si rimetteva bene dritta sistemandosi gli abiti e i capelli: questi ultimi si erano di nuovo appiattiti sulla sua fronte.                              

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