Iniziare una nuova vita

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Angel, prese tutte le sue valigie ed andò a prendersi la camera a mansarda, nonché la più grande di tutte. Iniziò a sistemare tutta la sua roba in camera, dai vestiti ai poster, dai cuscini con i suoi cantanti preferiti ai cd, dai videogiochi agli oggetti per la scuola. In meno di un'ora, la sua camera era tutta preparata.
Angel scese per vedere più accuratamente la casa e notò, molti oggetti in cristallo e d'oro e quadri molto raffinati. Finita la "visita" Angel, andò in salotto, dove si allungò sul divano e si mise a guardare la televisione. Erano le 19:00 e sperava che trovasse qualcosa di interessante da vedere, ma non trovò nulla, così andò in cucina e prese uno stuzzichino che portò in camera.
Si chiuse nella stanza a mangiare e, quando finì, decise di chiamare Nathalie.
"Pronto?" Rispose. "Nathalie, sono Angel." disse eccitata di parlare con lei "Ang, come va lì? Hai già una casa? Il luogo com'è?" La stava assillando di domande, le quali mettevano in soggezione Angel. "Nathalie, calma, sono appena arrivata, è difficile ambientarsi subito. Comunque, sto molto bene, anche se stanca perché non ho dormito durante né il volo, né il viaggio in macchina, sì abbiamo trovato una splendida casa su un lago ed il luogo è di campagna e rilassante. Dopo ti invio le foto du Whatsapp della casa del panorama e dei caval..." Non diede il tempo ad Angel di rispondere che subito le domandò. "CAVALLI?! CI SONO CAVALLI?! QUANDO VERRÒ DOVRAI FARMELI VEDERE!" Ang, con una risata rispose. "Sì Nathalie, ti farò vedere tut... Un momento cos'hai detto? Verrai a trovarmi? CHE COSA BELLA!" L'amica rispose. "Già, mia mamma ha detto che l'estate potrò venire, sempre se non dò fastidio." Ang rispose. "Sai che non mi dai fastidio e poi, puoi venire tranquillamente, ci sono due camere per gli ospiti." E Nathalie. "Cosa? Davvero? Non vedo l'ora! Già mi manchi e voglio abbracciarti forte!" Ed Angel. "Anche a me manchi, ed anch'io voglio abbracciarti! Senti, però ora sono le 20:30, sono stanca per il viaggio e domani devi andare a scuola, quindi devo riposarmi. Domani ti chiamo appena posso per dirti tutto ciò che vuoi, ci sentiamo buonanotte!" E Nathalie, prima di riattaccare, disse. "Va bene, ci sentiamo domani, 'notte bella" E riattaccò.
Angel scese di sotto per portare il piatto in cucina e per dare la buonanotte alla madre ed ai fratelli, ma li vide dormire sul divano, quindi decise di non svegliarli.
Tornò in camera, cercando di non fare rumore e, quando chiuse la porta, si buttò sul letto a peso morto.
Era davvero stanca e quel letto, così morbido, la invitava a dormire, così si infilò il pigiama di fretta e si mise sotto le coperte, lasciando la finestra aperta, così l'aria fresca entrava e poteva guardare le stelle.
Quella sera il cielo era molto stellato ed era raro vedere cieli così in città, ma Sydney era così.
Aveva un suo fascino particolare e misterioso.
Quel luogo ad Angel faceva venire in mente molti ricordi passati sotto le stelle della California, come ai campi estivi, ai pigiama party con Nathalie ed alle feste della sua città.
Quei ricordi furono interrotti da dei passi, poi dall'aprirsi della porta da infine dalla voce di George, il fratello più grande di un anno, di Angel, il quale era molto introverso, timido e pauroso ed era un ragazzo difficile da comprendere da tutti, tranne dalla sorella "Angel... Posso dormire con te stanotte? Non riesco a dormire da solo in questa casa per ora... Ho bisogno di dormire con qualcuno che mi capisca..." Angel, fece un piccolo sorriso e fece spazio nel letto. "Vieni fratellone." George, si mise accanto a Angel, la abbracciò e cadde subito in un sonno profondo.
Ang invece, non riusciva a dormire. Non riusciva ancora a credere che da quel giorno lei dovesse dormire in quella casa nuova. In quella stanza nuova. In quel letto nuovo. Sotto quel cielo talmente vecchio, da farlo apparire diverso, come l'unico amico presente in quel momento.
Era strana l'idea di cominciare a vivere una vita nuova, con gente nuova e luoghi nuovi. Questi pensieri le assalivano la mente, facendole passare una notte quasi in bianco, finché non si fecero le 3:25, l'ora in cui Ang, stanca morta, si addormentò.

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