Era la mattina dell'8 settembre. La mamma di Angel, cominciò ad urlare a George e la sorella di svegliarsi per andare a scuola, mentre a Philip di prepararsi per il lavoro.
George ringraziò Angel per la notte passata insieme ed andò a vestirsi. Angel si cambiò e scese per andare a fare colazione. Bevve latte con Nesquik, la sua colazione preferita da quando era piccola. Finita la colazione, salì di nuovo in camera e andò a preparare lo zaino. Siccome il primo giorno non si fa mai niente, decise di metterci il borsellino, il diario e qualche quaderno, tanto per.
Tornò di sotto ed uscì, entrando in macchina. Il primo giorno, la mamma di Angel, Helen, insistette per accompagnarla e siccome Ang odiava quando la madre faceva in quel modo, le toccò accettare.
Arrivata la madre in macchina, partirono ed in 10 minuti, furono davanti una scuola molto grande e, da quel che si poteva vedere fuori, molto lussuosa.
Sentì la campanella suonare, allora Angel si diresse subito in segreteria. "Scusi signora, in che classe sono?" La signora che le rispose aveva un'aria simpatica. Era grassottella, bassetta e con capelli rossi e ricci. "Nome e cognome?" Angel rispose "Angel Clark." la bidella cercò in un paio di appunti "Mmh..." continuava a muovere il dito su quei fogli, finché non si bloccò su un nome "Clark. Classe 4c. Si trova in fondo al corridoio, ultima classe a destra." La signora sorrise e tornò al suo lavoro. Angel sorrise di ricambio e si diresse verso la sua classe, ansiosa di cosa si sarebbe dovuta aspettare.
Quall'ansia svanì una volta che sentì una voce adulta che disse. "Tu devi essere la signorina Clark. Siediti all'unico posto vuoto, vicino a Katie". Angel osservò un po' la stanza in generale, per poi spostare lo sguardo sui ragazzi che la popolavano. Infine fermò lo sguardo sull'unico posto vuoto della classe. Si avvicinò a quello, mentre sentiva che tutti gli sguardi si spostavano verso di lei.
Era molto in imbarazzo ed era arrossita. Non era mai stata al centro dell'attenzione e non le piaceva. Sapeva che il fatto dell'essere la "nuova arrivata" le si sarebbe rivolto contro, ma non diede tanto peso ai suoi pensieri e cominciò a presentarsi come, d'altronde, fanno i nuovi arrivati. "Ehm... Io sono Angel Clark..." Spostava lo sguardo su tutti gli altri. Era imbarazzante quel momento. "Vengo dalla California e non mi piacciono questi momenti di troppa attenzione" Arrossì ancora di più e dopo un piccolo sorriso tirato si sedette e prese il libro di scienze. La professoressa ricapitolò tutto quello fatto alla ragazza e dopo venti minuti di questa breve spiegazione, continuò il discorso iniziato molto prima. Suonò la campanella ed i ragazzi uscirono dalle loro aule, dirigendosi ognuno verso il proprio armadietto. Angel aprì l'armadietto e prese il libro di latino. Chiuse l'armadietto e sentì dei ragazzi nominare il suo nome e ridere. Probabilmente la stavano prendendo in giro, ma non capiva. Per cosa? Camminava per il corridoio seguendo quelli della propria classe, con quella domanda che le girava per la testa. All'improvviso urtò qualcosa, anzi qualcuno e cadde a terra. Si alzò ed iniziò a prendere i suoi libri che erano caduti e lo sconosciuto, dopo aver raccolto i propri, iniziò ad aiutare Angel. Con voce bassa e spaventata, dopo aver finito, il ragazzo disse. "Ehm... Io sono Ashton, Ashton Irwin" Sorrise dolcemente e timidamente ed Angel non poté fare a meno di sorridere intenerita. "Sei molto dolce quando sorridi. Comunque io sono Angel..." Non la fece finire di parlare che Ashton intervenì von voce un po' più sicura di prima. "La nuova arrivata. Lo so. Ma non ti vergogni?" Angel con un sopracciglio alzato chiese. "Perché mai dovrei farlo? Cosa c'è di male ad essere i nuovi arrivati?" Ashton la tirò in uno stanzino dei bidelli. "Per il gruppo di Luke e Calum. Ti prendono in giro, ma non te ne sei accorta?" Adesso la ragazza sapeva i nomi dei due. "Ehm. Sì, prima li ho sentiti. Ma non capisco perché lo fanno..." Dice abbassando lo sguardo portando la mano sinistra sul braccio destro accarezzandolo delicatamente. "Lo fanno sempre, anche quando sono arrivato io l'hanno fatto, ma tranquilla. Un mesetto e passa tutto" Sorride accarezzandole la spalla, come per rassicurarla. Angel sorrise ampiamente e abbracciò Ashton. "Allora ci vediamo in giro. Anzi dammi il tuo numero di telefono così messaggiamo" Si scambiarono i numeri ed Angel andò in classe. Si presentò anche alla professoressa di latino la quale, senza girarci molto intorno, iniziò a spiegare. Passò anche quest'ora, come d'altronde la terza, la quarta e la quinta, con presentazioni e spiegazioni. Tra un'ora e l'altra Angel sentiva sempre Luke e Calum ridere di lei. Quanto le sarebbe piaciuto, in quel momento, andare lì e picchiare entrambi. Restò al suo posto solo grazie al suo buonsenso che le diceva che non ne valeva la pena. Finita la quinta ora, Angel si diresse subito in mensa, dove non mangiò molto. Finito il pasto, uscì dalla mensa ed era in quel momento che vide Luke in faccia. Aveva occhi azzurri e capelli biondi. Era alto e molto magro e la maglia aderente faceva risaltare i suoi pettorali ed i suoi bicipiti. Era davvero molto bello. Si scambiarono due sguardi. Lo sguardo di Angel era perso. Quello di Luke era indifferente e abbastanza freddo. Si scontrarono con le spalle. Angel provò una cosa strana allo stomaco, ma non diede tanto peso alla cosa e diede colpa al poco cibo assunto nel proprio corpo. Finita la mezz'ora di pranzo, Angel corse a prendere il libro di letteratura australiana ed andò velocemente in classe. La professoressa, che sembrava molto simpatica, fece fare il contrario. Fece presentare ogni ragazzo e ragazza ad Angel, cosa che le servì per imparare i nomi di ognuno. La professoressa iniziò a spiegare la letteratura nominando i più grandi letterati e poeti australiani. Angel, però, era nei suoi pensieri; in realtà in uno solo:
Luke.
Nella sua mente c'erano ancora quegli occhi freddi di Luke. Quei capelli scompigliati. Quelle labbra. Quel volto.
I suoi pensieri furono interrotti prima da Katie e poi dalla campanella. Mancava solo un'ora, la quale passò molto in fretta.
Finita anche quell'ora, tutti uscirono da scuola ed Angel si diresse verso la fermata dell'autobus.
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Brighter Than Sun
FanfictionQuesta è la storia di una ragazza che si dovrà trasferire a Sidney, a causa di lavoro della madre e di un fratello. Qui, imparerà che cambiare vita, equivale anche a cambiare sentimenti, infatti ne proverà alcuni forti, che non aveva mai provato pr...