Cap. 19

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Zaccaria ha chiesto di vederci, e chi sono io per rifiutare?
"va bene... che mi metto?"
dico guardando anna.
"amo dovete andare a prendere un kebab da Abdul mica dovete andare alla milano fashon week"
"mhh hai ragione"

 "amo dovete andare a prendere un kebab da Abdul mica dovete andare alla milano fashon week" "mhh hai ragione"

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a questo outfit aggiunto le mie amate TN bianche che sono immancabili.
faccio un sospiro tremolante e guardo anna.
"dai che ce la fai"
"ho ansia"
"fattela passare perché è ora di andare"
"ODIDIDODIEIEISIAIDJ"
"NON URLAREEEEEEEEEEEEE"
"va bene vado"
"eh finalmente"
sento suonare il campanello, prendo il telefono, saluto anna ed esco.
lo vedo appoggiato al suo T-max con il mio casco in mano.
mi avvicino a lui e senza dirmi niente adagia il casco sulla mia testa e me lo mette.
facendo lo stesso con il suo.
andiamo al chioschetto del kebab in cui andavamo sempre e ordiniamo.
ci sediamo ai tavolini davanti alla struttura e iniziamo a parlare.
"quindi? con il tuo fidanzato?"
chiede lui
"ci siamo lasciati"
vedo le sue labbra prendere la forma di un sorrisetto che copre con la mano fingendo di grattarsi.
"tu invece? single?"
"si"
finiamo il kebab e tiro fuori il portafoglio.
"wowowo, no."
"cosa?"
"occhi blu tu non paghi quando sei con me"
arrossisco un po' a quel nome.
"dai zacc tranquillo faccio io"
"no"
mi prende il portafoglio e mi porge il suo
"ora puoi andare a pagare"
lancio gli occhi al cielo: che testardo!
mi avvio e pago per poi tornare dal moro.
"andiamo a fumare qualcosa alle popolari di Lecco?"
"va bene" dico e torniamo a sfrecciare tra le strade con il vento tra i capelli.
lo stringo forte data la velocità e percepisco il suo battito aumentare, come il mio.
arriviamo davanti ai palazzoni di lecco e scendiamo.
mi siedo sul muretto ed estraggo una sigaretta dal pacchetto.
fumiamo per qualche minuto cullati dal dolce venticello di inizio settembre.
mi guarda negli occhi e si avvicina al mio viso.
"zacc.."
"scusa.."
"no, baciami"
mi guarda e sorride.
afferra il mio collo e mi avvicina a lui, in poco tempo le nostre labbra si uniscono e formano una cosa unica, lui mi chiede l'accesso con la lingua e io glielo permetto facendola intrecciare con la mia.
mi apre le gambe e si mette in mezzo stringendomi le cosce.
"sali da me?"
"si ma voglio fare l'amore non scopare"
mi brillano gli occhi mentre lui mi porta in casa sua.
apre la porta di fretta e mi prende la mano mente andiamo in camera.
mi appoggia al letto e mi bacia il collo scendendo fino alla mia vita, abbassa poi i miei pantaloncini e in un solo gesto abbassa anche le mie mutandine, scende fino alla mia intimità che inizia a baciare e leccare, cosa che mi fa inarcare la schiena.
"zacc.."
gemo tra un sospiro e l'altro.
"oh mio dio yasmine mi fai impazzire"
punta lo sguardo sulla mia faccia e risale facendo combaciare le nostre intimità.
gli abbasso i boxer con una mossa veloce e lo tiro a me baciandolo.
mi guarda ed io acconsento.
entra dentro di me in modo dolce e accelera sempre di più fichè non arriviamo all'apice.
"oh dio sara ti amo"
bom... un colpo al cuore.
"sara... chi cazzo è sara?"
"cazzo.. Yasmine posso spiegarti tutto"
"non voglio sentire niente"
dico con le lacrime agli occhi.
prendo i miei vestiti e me li metto.
"addio zaccaria, non cercarmi più"
"YASMINE ASPETTA!" grida lui appena prima che io uscissi da quella casa.

𝐌𝐚 𝐟𝐞𝐦𝐦𝐞// baby gang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora