Ren fissò ancora per un attimo i fogli davanti a lui.
Una firma, solo una firma: bastava solo una firma... e avrebbe potuto farlo.
Fece un respiro profondo: poteva farcela. Era pronto. Sapeva di esserlo.
Doveva solo avere un po' di fiducia in sé stesso: ci sarebbe riuscito.
Afferrò la penna e fissò ancora per un attimo il figlio.
Il suo sguardo scivolò sulla firma di Shun, dandogli l'ultima spinta necessaria per apportare anche la sua firma.
Mise giù la penna e fissò il foglio: lo aveva fatto... lo aveva fatto davvero.
Avvertì il panico invaderlo leggermente: e adesso? Cos'avrebbe dovuto fare? Cosa sarebbe successo? Come sarebbe andata? Lui sarebbe davvero riuscito a...
Sentì la porta d'ingresso aprirsi e alzò la testa.
- Sono a casa- annunciò Shun.
Ren si alzò di scatto e corse all'ingresso.
- L'ho fatto!- dichiarò, fermandosi di fronte al castano.
Shun lo fissò per un attimo, confuso da quello scatto improvviso: quando vide la scintilla di felicità negli occhi del moro, non potè fare a meno di sorridere.
- Davvero?- chiese, poggiandogli le mani sulle spalle.
Ren annuì.
- Sono pronto Shun; voglio farlo- affermò.
Era stato indeciso a lungo: l'esperienza avuta con suo padre dopo la morte di sua madre l'aveva ferito parecchio, e quando aveva iniziato a pensare di volere dei figli non aveva potuto che avere paura di finire per fare la stessa cosa.
In fondo sia lui che Shun lavoravano, e lui aveva impiegato anni ad accettare che la sua nascita non era un peccato, al contrario, molti ne erano stati felici... come avrebbe fatto a insegnarlo a qualcun altro?
Però, Shun l'aveva convinto: era proprio perché aveva passato un'esperienza simile... che poteva riuscire a farlo capire agli altri.
E lui voleva farlo. Anche perché, ogni volta che vedeva Toma ed Edward, ormai alle prese con il secondo figlio, o Akiteru e Dafne con le loro gemelle... o anche i gemelli di Yoko e Takuya... gli veniva una grande voglia di avere anche lui qualcuno da poter coccolare in quel modo... non erano gli unici a stare adottando in quel periodo, Sakura e Fumi l'avevano fatto nuovamente non molto prima, così come Hayato con Shiki e Hideki con Sho erano ormai ai secondi, e ogni volta che vedeva quei bambini il suo senso paterno cresceva... ormai sapeva di essere pronto.
Shun sorrise e abbracciò il moro.
- Ne sono così felice! Sono certo che sarai un padre fantastico, così come sei una persona fantastica- sussurró.
Ren arrossì appena e ricambiò l'abbraccio.
- È perché devo tenere d'occhio il nostro capitano. Se ti prendersi cura di nostro figlio, o nostra figlia, come hai fatto con i membri della Toman... sono certo che andrà tutto bene- sussurró.
- Allora, crescerò la nostra prole per essere un guerriero!- dichiarò Shun in tono solenne.
- Magari lasciarglielo scegliere- rise Ren - ma di sicuro, sarà una persona forte-.
Shun annuì: sarebbe stata forte... proprio come il suo papà.
- Sei nervoso?- chiese Ren.
- Certo che no- rispose Shun, rivolgendogli un sorriso.
Ren alzò gli occhi al cielo e allungò la mano, stringendo quella del ragazzo; e dire che aveva pensato di essere lui quello nervoso... ma come al solito, il suo capitano aveva parecchio bisogno di lui.
STAI LEGGENDO
TOKYO PARENTS ~ ONE SHOT
FanficRaccolta di One Shot riguardanti la mia storia "Tokyo Parents"