TAKESHIXMASAMUNE ~ HOME

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- Kei, se mi tieni così le mani sugli occhi faccio fatica a camminare- mormorò Masamune, leggermente rosso per la vicinanza con il compagno, che per riuscire a non farlo andare a sbattere contro niente lo stava tenendo praticamente attaccato a lui.

- Preferivi che ti mettessi una benda?- commentò Takeshi, chinandosi appena verso il suo orecchio - quelle le sto tenendo per un altro momento- sussurró, e il minore arrossì ancora di più.

- Quanto manca?- chiese. Takeshi aveva detto di avere una sorpresa per lui, per festeggiare il fatto che avesse finito il Liceo; lo aveva portato in una zona non troppo lontana da quella da cui abitavano, gli aveva fatto lasciare giù le moto e gli aveva detto che lo avrebbe portato lui, perché non doveva sbirciare.

- Siamo arrivati- affermò Takeshi, il cuore che batteva appena: non vedeva l'ora di assistere alla gioia del minore nel momento in cui l'avesse vista.

Tolse delicatamente le mani dagli occhi di Masamune, che posò subito lo sguardo su ciò che aveva di fronte: una casa a due piani, le pareti color bianco crema, con intorno un enorme giardino.

A separarli da essa c'era solo un piccolo steccato di legno, ma il ragazzo anche da lì poteva dire che si trattava di una delle case più belle che avesse mai visto.

- Kei cosa...- mormoró.

- Noi due ci conosciamo da quando siamo bambini; dopo ciò che abbiamo vissuto, penso che siamo entrambi più che sicuri del fatto che in futuro la nostra relazione non potrà che migliorare- Takeshi si portò di fronte al ragazzo - io ho un'ottima attività avviata che ci porta un bel po' di soldi, e tu stai per iniziare l'università. Visto che le nostre vite stanno cambiando in questo modo... Ho pensato che il sostegno che ci diamo sarà ancora più importante, e mi piacerebbe potertelo dare al massimo. Per cui... Ti va di venire a vivere con me?-.

Masamune sbarró gli occhi: si aspettava tante cose, ma quella... Quella era totalmente una sorpresa.

Lui e Takeshi avevano parlato varie volte del  futuro, sapeva bene che un giorno sarebbe successo, avevano anche deciso di mettersi al più presto in lista d'attesa, in modo da non dover rischiare di essere fin troppo vecchi quando avrebbero potuto prendere in braccio il loro bambino.

Ma non avevano ancora parlato di quando sarebbe accaduto tutto...

- Sei rimasto totalmente senza parole?- commentò Takeshi con un piccolo sorriso; il minore era palesemente commosso, lo conosceva abbastanza bene da sapere che il suo non rispondere non fosse dovuto a una possibile risposta negativa, ma solo dalla sorpresa e dalla felicità.

- Non me lo aspettavo- sussurró Masamune, prima che il suo volto si aprisse in un sorriso - ne sarò più che felice!- esclamò, gettando le braccia al collo del maggiore, che lo strinse appena a sé, un lieve sorriso in volto.

Poter vivere con Takeshi, con il ragazzo che amava, che gli era sempre rimasto vicino e a cui aveva donato tutto sé stesso...

E dire che c'erano stati momenti in cui aveva avuto paura di perderlo; invece, adesso...

Takeshi lo strinse leggermente a sé: poterlo vedere così felice... Era davvero bello.

- Ma... Sicuro che le spese non siano troppo alte?- mormorò Masamune, staccandosi appena per guardarlo negli occhi - è vero che il circuito sta andando bene, ma io per un po' non potrò contribuire... Non voglio che pensi solo tu a mantenerci...- mormoró.

- Non devi preoccuparti di questo: quando ho accennato l'idea a mio padre, ha subito chiamato il tuo papà e mi hanno praticamente obbligato a lasciare che pagassero loro la maggior parte delle spese... Hanno detto che era un regalo per te per aver finito il Liceo, e per me per aver smesso di fare l'idiota- dichiarò Takeshi.

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