~6~ Guai e addii

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~Spazio autrice~

Salve personcine belle, ho deciso di mettere un breve spazio autrice anche all'inizio di questo capitolo, solo per invitarvi ad ascoltarlo con la bellissima voce di Lana Del Rey e la sua canzone Summertime Sadness, che vi lascio qui sopra. Ho pensato potesse andare bene come canzone per questo capitolo, forse un po' troppo lunga per il punto dove andrebbe fatta iniziare, ma dipende molto dalla velocità di lettura di ognuno di noi.

Vi chiedo dunque, se vi va ovviamente, di farla partire quando Dazai ricomincia a leggere i messaggi di Chuuya.

Ci vediamo a fine capitolo, che sarà sufficientemente lungo.

Yuki-chan






Ti amo



Passi veloci, grida, qualcuno che chiama il mio nome. Ma la mia mente non riesce a focalizzare nient'altro che quelle due parole scritte tre anni fa dalla persona più importante della mia vita. Prima di accorgermene, qualcuno mi prende per le spalle, e mi fa voltare. È Kunikida, che sta sbraitando qualcosa riguardo ad un'emergenza. Chiude di scatto la porta del mio appartamento, costringendomi ad alzarmi da terra e a seguirlo.

Raggiungiamo gli altri all'ingresso della vecchia cava. Le spiegazioni di Kunikida mi entrano da un orecchio ed escono dall'altro, lasciando che la mia mente assorba solo poche informazioni. Improvvisamente, tutti iniziano a correre attraverso i tunnel, verso quello che dev'essere il problema, senza accorgersi però della strana figura che ci sta seguendo. Il mio collega continua a blaterare qualcosa riguardo ad una nuova associazione criminale che ha ferito Ranpo-kun e ha preso molti ostaggi, nascondendoli nei cunicoli sotterranei della cava.

Veniamo improvvisamente imprigionati in quello che appare come un campo di forza, all'interno del quale, ci sono due figure incappucciate, che iniziano ad utilizzare su di noi un'abilità di fuoco e una soporifera. Dopo aver creato una sorta di maschera antigas per sé stesso, Kunikida inizia a scrivere rapidamente sull'agenda per creare delle armi, mentre io, immune ai loro poteri, cerco di occuparmi dei due nemici.

Di punto in bianco, mi salta in mente una scena di alcuni anni fa, quando io e Chuuya combattevamo da soli intere organizzazioni criminali, uscendone sempre e solo con leggere ferite. Perso nei miei pensieri, non mi accorgo però di star tirando un calcio a Kunikida invece che ai tizi incappucciati. Per colpa mia, gli salta via la maschera antigas, e inizia a perdere coscienza, finendo immobilizzato dal più grosso dei due. L'altro, avendo capito di non potermi sconfiggere con le abilità, prende da una tasca interna del mantello una radio, sussurra una coordinata, e sento crollare una porzione di terra sotto ai miei piedi.

Mi sento precipitare per diversi metri, finché non atterro sul terreno battuto di un tunnel molto più in profondità di quello dove ci trovavamo prima. Dolorante, mi metto a sedere e valuto la situazione. Da un lato, il cunicolo si interrompe naturalmente, probabilmente mai finito di scavare, mentre l'altro è bloccato da un muro di massi e terra. Una trappola sicuramente preparata in anticipo. Cerco poi di mettermi in piedi, ma la gamba destra cede immediatamente sotto al mio peso, e cado nuovamente. Mi trascino all'indietro, facendo leva sulle braccia e sull'altra gamba fino ad una parete, dove posso poggiare la schiena e verificare meglio le mie condizioni, evitando così anche un altro possibile crollo nel punto dove mi trovavo. Arrotolo il bordo dei pantaloni sulla gamba ferita, e noto un ben più che evidente rigonfiamento arrossato in prossimità dell'osso della tibia. Probabilmente è una frattura scomposta, devo fare molta attenzione per evitare che l'osso rotto perfori qualche vaso sanguigno o la pelle stessa, provocando un'infezione. Per sicurezza, verifico anche le condizioni dell'altra gamba, piena di lividi e graffi, come immagino siano le mie braccia sotto le bende. Le mani sono invece gravemente scorticate, e bruciano un casino.

Il suo ultimo messaggio    ~Soukoku~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora