𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐨 2

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𝐧𝐨𝐧 𝐞̀ 𝐦𝐚𝐢 𝐮𝐧𝐨 𝐬𝐛𝐚𝐠𝐥𝐢𝐨

Cosa stava succedendo a Dylan? Si era per caso infatuato di una ragazza? Ancora? Inutile dire che la risposta era decisamente -sì-

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Cosa stava succedendo a Dylan? Si era per caso infatuato di una ragazza? Ancora? Inutile dire che la risposta era decisamente -sì-. Quel giorno era trascorso nel modo più strano del mondo, poiché dopo che i due avevan deciso di scambiarsi i numeri non facevano altro che scriversi, anche solo per augurarsi una buona giornata. Il ragazzo non capiva cosa gli stava accadendo, ma ultimamente la voglia di svegliarsi era aumentata e il buon umore aleggiava in camera sua, e considerando che era felice da due giorni...era un record! Scese le scale di corsa inciampando e provocando una risata da parte di sua sorella. Corse verso la sala da pranzo prendendo sua sorella di spalle e dicendole "Vado ad una festa!" Esclamò rumorosamente facendo spalancare gli occhi increduli dei suoi genitori. "E con chi?" Chiese maliziosamente sua madre passando la confezione di cereali a suo figlio, che si era seduto. "Una ragazza, si chiama Evelyne e ci stiamo scrivendo" Sua sorella Julia lo guardò con uno strano ghigno malefico sul volto...oh no. "Quel momento in cui la sorella aiuta suo fratello è arrivato! Potrai indossare quella camicia che tanto adoro!" Urlò leggermente, era così felice per suo fratello. Nonostante alcune circostante facevano litigare i due, avevano un legame molto forte e si sostenevano a vicenda comunque. Dylan era molto protettivo nei confronti di sua sorella Julia, dopotutto era pur sempre una ragazza di sedici anni in preda alle crisi adolescenziali, e non voleva che finisse come lui. 

A casa di Evelyne invece si respirava aria di musica allegra, le note di Kiwi risuonavano attraverso l'impianto stereo che sua madre aveva fatto installare in tutte le stanze. Così mentre faceva la doccia teneva il suo concerto personale in bagno. "Eve! Cosa indossi stasera?" Urlò suo fratello dall'altra parte della porta. "Credo...non lo so! Fai tu!" Rispose urlando. Evelyne viveva con suo fratello Lucas, nella casa che i loro genitori gli avevan regalato in occasione dei suoi ventitré anni. Suo fratello sapeva del tradimento e aveva constatato che forse quel ragazzo di cui lei gli aveva parlato, Dylan, fosse la miglior compagnia, almeno dopo l'episodio accaduto due giorni fa al parco. "Vestito rosso brillantinato con tanto di stivali corti abbinati...cosa ne pensi?" Chiese Lucas guardandola, mentre lei tamponava i suoi capelli bagnati. "Credo vada bene" Rispose lei cercando l'intimo nel suo armadio tenendosi l'asciugamano avvolto intorno al suo corpo"Se senti di baciarlo fallo e basta, capito?" Disse lui...baciare Dylan? Era forse pazzo? 

Ben presto arrivò la fatidica ora e i due, come concordato tramite i messaggi, si incontrarono fuori al  pub dove si teneva l'evento. Lucas si premurò di accompagnare sua sorella fino alla porta dove trovò Dylan. Ed Evelyne per poco non svenne al veder così tanta bellezza. Dylan aveva i capelli spettinati, indossava una camicia bianca che metteva in risalto il suo busto tonico con tanto di jeans neri e scarpe del medesimo colore. Era perfetto. Il ragazzo invece alzò lo sguardo e la vide, quel vestito rosso le stava divinamente e con i capelli che ricadevan lunghi sulle sue spalle sembrava arrivata direttamente dall'Olimpo. "Hey Dylan! Lui è mio fratello, Lucas" Esclamò lei dando una gomitata a suo fratello che in tutta risposta porse la mano al ragazzo. "Io lavoro qui, faccio il barista." Diede una tessera a sua sorella per poi lasciarle un tenero bacio sulla fronte e rivolgendo un sorriso a Dylan. "Tienila d'occhio" Disse semplicemente per poi andare verso la porta di servizio. Il ragazzo moro non sapeva cosa dire, era davvero a disagio. "Questa tessera non ci farà fare la fila?" Chiese per spezzare il silenzio imbarazzante che si era creato. "Certo! Non mi va di fare la fila" Rispose lei. Dylan la prese sottobraccio accompagnandola verso l'entrata. Poi prese coraggio, si avvicinò al suo orecchio e sussurrò. "Stai benissimo" E non sai cosa ti farei se solo potessi...ma si trattenne e decise di tenerselo per sé. Lei arrossì e sentì il suo battito accelerare di molto, cosa le stava succedendo?  Che si sentisse attratta da Dylan? "Anche tu stai benissimo" E vorrei toglierti quella camicia se solo potessi...ma anche lei si trattenne e lo tenne per sé. 

Appena furono dentro il pub un forte odore di alcolici invase le loro narici, era evidente che nessuno dei due bevesse ma dopo ciò che era successo faceva bene ad entrambi una bella festa. Giunsero al bancone, dove una donna ricoperta di tatuaggi si occupò di servir loro i drink. "Cosa prendete?" Chiese guardando Dylan. "Una vodka, alla pesca se è possibile" Rispose lui facendo annuire la donna. "Tu, Evelyne? Che prendi?" La ragazza ci pensò...non aveva mai bevuto nonostante i suoi vent'anni. "Fruttato e leggermente alcolico...fai tu" Rispose e la barista sorrise cordialmente. Dylan avvicinò la sua sedia a quella di lei, non lasciando spazio libero fra i due. "Ti conoscono? Qui intendo" Chiese lui guardandola. "Mio fratello lavora qui da molto, vengo spesso qui a prendere anche solo della coca-cola...sai, sconto" Rispose lei sorridendo. Si accorse solo dopo che le loro ginocchia si stavano sfiorando, e solo quel contatto la fece avvampare per la seconda volta in quella serata. "Hai una sorella?" Chiese lei. "Si, è più piccola e si chiama Julia...come mai questa domanda?" Corrucciò le sopracciglia. "Mi è arrivato un messaggio su instagram da una ragazza, che ha il tuo stesso cognome" Dylan sbiancò di colpo...Julia doveva farsi gli affari suoi. "E precisamente, cosa diceva quel messaggio?" Pregò in tutte le lingue che non fosse qualcosa di sconcio o imbarazzante. Evelyne estrasse il suo cellulare per poi aprire i direct. "Dice...-appena vedrai mio fratello in camicia, vorrai saltargli addosso-" Concluse ridendo. Dylan arrossì di colpo. "Devi scusarla lei è impicciona" L'avrebbe uccisa nel sonno una volta tornato a casa...legittima difesa,no? "E perché? Non ha torto, infondo" Cosa? Cosa aveva detto? Ci stava forse provando...con lui? La ragazza si voltò verso la barista, alla quale diede anche la tessera di suo fratello. "Sylvie, dì a Lucas che non pagherò con i miei soldi" Disse facendo ridere la barista che le fece un'occhiolino per poi lasciar loro i drink e sparire dall'altra parte del bancone. Intanto Dylan era ancora sconvolto tanto da non aver aperto bocca , la donna di fronte a lui lo notò. "Sei sconvolto?" Chiese ridendo ancora. Certo che lo era! Aveva appena ammesso che le sarebbe saltato addosso, dando via agli scenari più indecenti nella mente del ragazzo. "Dovresti berla...sai è fredda quella" Disse indicando la vodka. Lui la prese e decise per un momento di stare al gioco. Si piacevano ed era evidente, perché non ripagarla con la stessa moneta, e dare al suo corpo la soddisfazione che cercava da anni? Iniziò a bere senza mai toglierle gli occhi di dosso, la stava divorando con lo sguardo proprio come stava facendo lei. 

Lo sguardo di Dylan saettava dagli occhi di lei, alle sue labbra carnose ricoperte di rossetto rosso, proprio come piaceva a lui. "Balliamo?" Chiese lei guardandolo. "Con piacere" Rispose lui senza mai perderla di vista. Fu trascinato sulla pista da ballo, dove numerosi corpi sudati si muovevano scoordinati. E anche tra tutta quella gente, gli occhi del ragazzo erano solo per lei. Evelyne iniziò a muoversi a ritmo di musica prendendo poi le mani di Dylan dando così vita ad uno strano ma piacevole ballo. I due si avvicinarono sempre di più, i loro corpi iniziarono a toccarsi e scontrarsi numerose volte, facendo crescere il calore nel corpo della ragazza. Dio, quanto avrebbe voluto baciarlo. Le labbra di Dylan si avvicinarono al suo orecchio, dove sussurrò. "Vorrei tanto baciarti, Eve" Disse facendo tremare le sue gambe. Lei lo guardò sorridendo. "Non ti fermerò" Rispose per poi poggiare le sue labbra all'angolo della bocca di lui. Le mani di Dylan si posarono sui suoi fianchi avvicinandola ancora di più, poi avvicinarono le loro labbra. Evelyne sfiorò le labbra di lui, senza baciarle, era lui ad aver chiesto non lei. Il moro rispose alla sua provocazione togliendo una mano dalla sua vita e mettendola dietro il suo capo spingendola verso di lui. Le loro labbra si incontrarono e iniziarono a muoversi in sintonia. Le mani di Evelyne vagarono sul suo petto, sbottonando i primi bottoni della camicia che indossava, Dylan passò le sue mani sulla schiena della ragazza facendola rabbrividire. Cosa stavano facendo? Non lo sapevano, però stavano bene e a loro questo bastava. Così mentre le mani della giovane vagavano sul suo petto, le mani del ragazzo presero a coppa il suo viso toccandone ogni centimetro. Le labbra di lui si staccarono da quelle di lei, si guardarono per poi avvicinarsi ancora facendo scontrare ancora una volta le loro labbra continuando ancora, ancora e ancora.

Forse non eran fidanzati, tantomeno amanti, ma quella non sarebbe stato nè il primo e ultimo bacio che i due si sarebbero scambiati. 

𝐌𝐚𝐫𝐞 𝐅𝐞𝐫𝐦𝐨 Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora