CAPITOLO 5- "non ce la facevo più a stare senza di te"

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Sebastian

Ho fatto lo stronzo? Si.

Me ne frega qualcosa? Sinceramente non tanto.

Ma perché le ragazze sono così tanto vendicative?

E che cazzo... io ti ho solo mollata... non ti ho detto chissà che cosa.

L'unica cosa che potrebbe calmarmi in questo momento è la musica.

La chiave di tutto, la porta di tutto, l'isolante da tutto, l'isolante da tutti.

Feci partire la mia playlist, e mi lasciai cadere sul letto.

Pensava di Icy attirò la mia attenzione.

PENSAVA
Ti ho detto,
"Non giocare insieme a me che ti bruci"
Lei dice,
"Non farò male",
lui,
"Mi farai del male"

La mia attenzione non poteva cadere su parole più vere...

Ed è forse qui compresi il casino che ho creato, capì l'errore commesso, capì che la gente soffre per me, e se se ne frega farà soffrire anche se stessa, perché il dolore non si può ignorare ne dimenticare.

Cazzo, cazzo e ancora cazzo.

Uscì di casa e mi diressi al salone, dopo giorni che non uscivo di casa.

Appena entrai vidi che Giovanni, Matteo e Gioele erano lì a chiacchierare mentre Matteo stava tagliando i capelli ad un signore.

"Ragazzi, ma avete visto che tra poco a Verona c'è il Music Award?"
chiese Gioele, non notandomi ancora.

Il Music Award. Il concerto a Verona, quello nell'Arena.

"Bro, io c'ho cinque biglietti, andiamo noi tre e gli altri due li vendiamo" propose Giovanni.

"Vai bro, bell'idea, eh?" annuì contento Matteo del fatto che avrebbe partecipato ad un bel concerto.

"Sisi, dai adesso su Insta faccio l'annuncio" disse Giovanni prendendo il telefono.

Ed è qui che entrò in gioco io, quei cazzo di biglietti devo averli io.
Uscì di corsa dal salone, senza farmi notare e voltai l'angolo, aprendo l'applicazione di Instagram e selezionando il mio profilo fake: "Jack.ross_", non è utile solo per stalkerare...

ATTENZIONE (questo punto non fa parte della storia): il profilo fake scritto qua sopra, me lo sono inventata io, non esiste su Instagram (se esiste non è il profilo fake di Seba)

Cercai subito il profilo di Giovanni e aspettai che lui mettesse la storia con i due biglietti.

Gli avrei scritto per primo così che lui gli avrebbe dati me.

Avere quei biglietti significherebbe darne uno a tn e vedere se riusciamo a fare pace.

Giovanni postò una storia, con scritto;
raga a me avanzano due biglietti per il Music Award, qualcuno che li vuole?? (50 l'uno)

Sarei andato in banca erotta, ma per tn tutto, per fare la pace con lei tutto.

Io risposi subito con: "Ioooo"

Giovanni: vai bro
Giovanni: allora io te li porto a casa tua
Giovanni: o se preferisci ci vediamo da qualche parte
Jack: nono, va bene, me lo porti, ci vediamo dove?
Giovanni: guarda, io adesso vivo a Viareggio, se sei di queste parti, propongo al porto in fondo al lungo mare
Jack: perfetto, va se ci vediamo tra 45 min?
Giovanni: si può fare
Jack: ti pago in contanti, se per te va bene
Giovanni: perfetto e grazie mille bro

Biglietti (quasi) presi!

Mi misi addosso una sciarpa, coprendomi capelli e volto, mi misi degli occhiali da sole, è un cappello, mettendo anche dei pantaloni lunghi, e delle scarpe non della Nike, giusto per non farmi riconoscere. Andai al porto e aspettai Giovanni.

Cominciai anche a esercitarmi con una vocina acuta e stridula per non farmi riconoscere.

"Ciao Giovanni, e grazie dei biglietti eh!" gli dissi con la mia vocina stridula.

Giovanni mi guardò malissimo, trattenendo una risata dovuta al mio "fantastico" stile e alla mia "magnifica" vocina stridula irritante.

Lui mi porse i biglietti e io gli porsi i 100 euro, che prese e se li mise in tasca.

"Grazie ciao" lo salutai, facendolo ancora trattenere da una risata pesante.

Lui mi fece un cenno con il capo e si diresse alla sua macchina.

Che figure di merda, e se scoprirà che sono io?

Non ci voglio ASSOLUTAMENTE pensare.

Andai a casa e mi tolsi tutto il mio abbigliamento anti-smascheramento e andai verso casa di tn, voglio vedere come sta.

Essendo che non è troppo lontana andai a piedi.

Suonai il citofono e mi rispose una voce assonnata: "chi straminchia sei?"

Io.Ti.Adoro.Tn.
Nel senso; quale ragazza potrebbe mai rispondere al citofono così? rischiandosela che fosse qualcuno di importante?!

"Sono il tuo principe"

Lei capì subito chi fossi io, ma non dalla voce, dal fatto che 'quel giorno', l'avevo chiamata proprio così; "Principessa", d'altronde è vero, è veramente una principessa bellissima.

Lei non mi rispose più ma aprì il
portone.

Andai verso il suo appartamento ed entrai senza che lei lo aprisse.

"Hai esattamente due minuti da adesso per parlare con me, per l'ultima volta, poi sparisci"

"Come cenere?" gli chiesi, cercando di farla sorridere con questa battuta che assolutamente non fa ridere, riferendomi alla canzone di Lazza.

Lei mi tirò un debole schiaffo sul braccio.

"Non sei divertente, 'Miss ho appena imparato a farle le battute'" mi disse lei alzando gli occhi al cielo.

"Intanto quella che non sa fare le battute sei te, lo so che vuoi che non me ne vada"

Lei mi fulminò con lo sguardo.

"Perché sei qui?" mi domandò fredda.

"Il 16 settembre sei libera?"

Lei ci penso un attimo, "No, ho un impegno; non fare niente tutto il giorno, e sai, mi dispiacerebbe alquanto rinunciare a questo mio impegno" mi rispose sogghignando, incrociando le braccia, e mettendo una specie di broncio.

"Per te non fare niente tutto il giorno equivale a dire ascoltare la musica tutto il giorno, ma se andassimo ad ascoltare la musica dal vivo? Che ne so... tipo all'arena di Verona, va bene?"

Lei spalancò occhi e bocca, "Mi stai prendendo per il culo, Seba, smettila o mi posso incalzare di brutto"

"Non incazzarti perché non sto raccontando cavolate" gli dissi rimanendo serio, anche se in fondo mi viene da ridere, nel senso, le ragazze possono seriamente cambiare umore a questa velocità?

Lei mi guardò con uno sguardo da professoressa, tipo quello che ti fanno quando gli racconti una cazzata come scusa per non avere fatto i compiti.

Rimase così per qualche secondo, poi, corse verso di me abbracciandomi e stringendomi forte.

"Oh Seba, sono ancora incazzatissima con te, ma non ce la faccio più a restare senza di te" mi disse lei sull'orlo delle lacrime.

Io la strinsi forte a me, comprendendo veramente il bene che tn mi vuol, è la migliore ragazza del mondo.

E forse, quello che all'inizio pensavo fosse attrazione momentanea, non è momentanea...

Mi piace tn, e non poco.

SEBA FANTECHI// TN// love storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora