Harry superò di corsa le porte dell'ospedale guardandosi attorno per capire dove andare.Aveva ricevuto un messaggio da parte di Liam che gli chiedeva di raggiungerlo in ospedale appena gli fosse stato possibile, così aveva assicurato Jamie alle cure di sua mamma ed era salito in macchina guidando a perdifiato fino a lì. Il messaggio non diceva nient'altro e la sua mente aveva iniziato a viaggiare, presentandogli gli scenari più spaventosi.
Raggiunse la reception posando le mani sul piano freddo e sporgendosi in avanti, richiamando l'attenzione dell'inserviente di turno.
«Cerco il dottor Liam Payne, per favore».
Doveva avere un'espressione piuttosto sconvolta perché la donna lo scrutò con estrema attenzione prima di rispondergli, quasi a volersi assicurare che stesse bene.
«Il dottor Payne è in Pronto Soccorso».
«Grazie».
Si voltò, intenzionato a dirigersi verso la zona indicatagli, ma la donna arrestò la sua corsa.
«È sicuro di stare bene? Mi sembra pallido e la vedo piuttosto agitato».
«Sto benissimo, grazie ancora» snocciolò rapidamente, senza perdere ulteriore tempo.
Fu grato che l'inserviente non lo riconobbe - si era calato un basco sulla testa e un paio di occhiali da sole a celargli gli occhi, apparendo sicuramente ridicolo dal momento che il cielo era ricoperto di nuvole e nemmeno un raggio di sole faceva capolino tra di esse - e non voleva nemmeno rischiare che accadesse. La sua priorità al momento era trovare Liam il prima possibile e capire cosa fosse successo, perché solo così avrebbe potuto calmarsi. Forse.
«Pronto soccorso, pronto soccorso...»
Fece scorrere gli occhi sugli appositi cartelli, trovando così la via per la zona di suo interesse e raggiungendolo in una manciata di secondi. Il pronto soccorso era un caos tra medici e infermieri che si muovevano velocemente tra i corridoi, pazienti in attesa di ricevere delle cure che si lamentavano per i dolori e parenti alla ricerca dei propri cari.
Si ritrovò in mezzo al corridoio, frastornato da tutte quelle persone, insicuro su come muoversi.
Per la miseria Harry, sei un adulto, un padre e un attore di fama internazionale, puoi farcela a fermare qualcuno e chiedere aiuto.
Non ce ne fu bisogno. Una mano estranea si posò sul suo avambraccio, facendolo voltare. Una giovane infermiera lo stava guardando con un misto tra stupore e ammirazione.
«Lei - lei è Harry Styles?»
D'accordo, se farsi riconoscere avrebbe significato uscire da quel labirinto e trovare finalmente Liam, era disposto a farlo. Perciò sollevò appena gli occhiali, rivelando i suoi inconfondibili occhi verdi.
«Sì, sono io».
«Oh mio dio» esclamò emozionata, portandosi le mani alla bocca «Non ci potevo credere quando l'ho vista avanzare per il corridoio. Lei è... bravissimo, sono una sua grandissima fan, ho visto tutti i suoi film e avrei saputo riconoscerla anche in mezzo a mille persone. Mamma mia, quando lo verrà a sapere Mary morirà d'invidia».
Le rivolse un sorriso accennato, guardandosi poi attorno per monitorare la situazione. L'infermiera stava giusto dando un po' troppo nell'occhio; era meglio che si sbrigasse a chiederle informazioni, prima che fosse troppo tardi e si ritrovasse attorniato da altre persone.
«Ehm, la ringrazio molto per i complimenti...»
«Julie. Infermiera Julie Porter».
«Molto piacere, Julie. Sarebbe così gentile da indicarmi dove posso trovare il dottor Payne?»
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Music Of The Heart
FanfictionQuando Louis aveva detto addio a Harry, pensava sarebbe stato per sempre, che non fossero destinati a un futuro insieme. Holmes Chapel era troppo piccola e limitante per contenere i sogni di Harry. Ora Harry non è più quel ragazzo tutto ricci e foss...