Il 24 dicembre per Harry era sempre stato uno dei giorni più belli dell'anno: quello dell'attesa e dei preparativi.
Trascorreva la giornata districandosi tra il cucinare le pietanze per la cena della Vigilia e il pranzo del giorno di Natale, apparecchiare la tavola rigorosamente con una tovaglia rossa e dorata e i segnaposti per gli ospiti, recarsi nella migliore pasticceria di Londra per acquistare il Christmas Pudding e nel fare ciò che per lui era un vero e proprio rito natalizio: incartare i regali.
Così come amava acquistarli personalmente, allo stesso modo amava incartarli perché, a detta sua, provvedervi direttamente incarnava il perfetto spirito natalizio.
Quell'anno, però, il suo umore era decisamente a terra e il motivo aveva un unico nome: Louis.
Non si parlavano dal giorno del malore che aveva colpito nonna Jo e quella distanza era per lui fonte d'immensa sofferenza: avrebbero potuto trascorrere le festività insieme, condividendo così quel periodo di forte unione, perché Natale significava calore familiare, affetto e amore; caratteristiche che Louis rispecchiava a pieno.
Era certo che sua madre e Gemma avrebbero accolto con piacere la presenza del musicista e della sua famiglia in casa loro, Jamie in particolare modo. Louis con i suoi occhi buoni, Lottie e la sua gentilezza, nonna Jo e la sua naturale ironia e sfrontatezza avrebbero contribuito a rendere il suo Natale unico e indimenticabile.
Invece, tutto si era dissolto come neve al sole.
Ad accentuare il suo struggimento, ci aveva poi pensato Oliver, il quale aveva fatto ritorno a Holmes Chapel la sera precedente, presentandosi alla loro porta con una bottiglia di pregiato champagne e un mazzo di fiori per ognuno di loro.
Inutile dire che l'unico realmente felice della sua presenza lì fosse Jamie.
Anche se non ne aveva ancora parlato apertamente, era sicuro che sua madre avesse capito tutto circa la loro situazione privata o, quantomeno, avesse intuito che quel periodo di pausa fosse servito a schiarirgli le idee su quale fosse la natura dei suoi sentimenti nei confronti del compagno.
E aveva anche il forte sospetto che si fosse accorta che il suo cuore ora battesse per qualcun altro.
Esattamente come Gemma, anche a lei non sfuggiva nulla e, in caso contrario, era certo ci avesse pensato sua sorella a informarla.
Inoltre, la consapevolezza che quel giorno, oltre a trattarsi della Vigilia, fosse anche il compleanno di Louis, rendeva la loro separazione ancora più dolorosa.
Per tutti quei motivi, dopo aver passato a sua madre il testimone di capo della cucina, e dopo l'ennesimo tentativo di Oliver di convincerlo a seguirlo nella sua camera d'albergo che aveva prenotato appena fuori città, era uscito di casa.
Aveva vagato per un po' tra le vie del paese, permettendo alle immagini di Holmes Chapel ricoperta di neve di provare a rasserenarlo, finché il freddo non aveva avuto la meglio sulla sua resistenza fisica obbligandolo a rifugiarsi all'interno della pasticceria della madre di Niall dove, accantonando la sua particolare attenzione ai dolci, aveva ordinato una tazza di cioccolata alla gianduia e cannella e una fetta di torta al cioccolato e lamponi.
Nemmeno tutta quella dose eccessiva di zuccheri aveva sortito l'effetto desiderato.
Sospirò pesantemente, ripensando all'ultimo regalo che aveva imbustato, chiuso al sicuro in un cassetto del suo armadio. Si trattava di quello di Louis, ovviamente.
Era stato così felice quando era riuscito a trovare ciò che aveva in mente. Non era stato affatto semplice e doveva ammettere di aver sfruttato le sue conoscenze, andando contro ai suoi principi pur di ottenerlo, ma era certo che Louis ne sarebbe stato entusiasta e la sua felicità valeva più di ogni altra cosa.
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Music Of The Heart
FanfictionQuando Louis aveva detto addio a Harry, pensava sarebbe stato per sempre, che non fossero destinati a un futuro insieme. Holmes Chapel era troppo piccola e limitante per contenere i sogni di Harry. Ora Harry non è più quel ragazzo tutto ricci e foss...