𝐲𝐨𝐮'𝐫𝐞 𝐧𝐨𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠 𝐛𝐮𝐭 𝐚 𝐛𝐞𝐚𝐮𝐭𝐢𝐟𝐮𝐥 𝐧𝐢𝐠𝐡𝐭𝐦𝐚𝐫𝐞. - 𝘭𝘢𝘺𝘥𝘢𝘤𝘦

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I suoi occhi sono un po' rossi, ha dormito poco quella notte, anche se sicuramente quello non è il solo motivo. Fuma spesso, non dovrebbe, glielo dicono tutti, ma non ci può fare niente, è impossibile vederla senza una sigaretta tra l'indice e il medio.

Dopo l'ultimo tiro, oramai il mozzicone si è consumato del tutto, entra nell'edificio, proprio quando Scaramouche inizia a camminare di fianco a lei.

Entrano insieme in classe, senza dire una parola.

Per Layla l'università non è niente di più che un qualsiasi modo per riempirsi le giornate. Studiare la rilassa, soprattutto quando si tratta di astronomia; e Rtawahist è proprio la facoltà che fa per lei. 

Ama i pomeriggi tranquilli di novembre, dove fuori fa freddo ed il sole è già tramontato e lei è rannicchiata in camera, con una sigaretta tra le dita, leggendo un qualche saggio che parla delle stelle.

Dopo aver studiato, eccola uscire di casa in tutta fretta; incontra Scaramouche, Dehya e tutti gli altri e fa serata fino a tarda notte. È un po' un problema, il fatto che non dorma mai più di sei ore a notte, anzi, spesso sono anche molto meno di sei, ma non se ne cura molto.


Quel giorno Layla si è ripromessa che non uscirà. Tra pochi giorni ci sarà un esame, deve prepararsi. Uscendo dalla scuola si accende una sigaretta e saluta Scaramouche, che ricambia con un cenno del capo.

Layla passa da un supermercato e si compra un panino. Mangia in fretta – il panino, deve ammettere, è piuttosto insipido – e continua a camminare verso la biblioteca dove si fermerà a studiare. 

Una volta arrivata, posa le sue cose e apre il libro. Con grande fastidio si ricorda che non può fumare dentro la biblioteca, e, dopo aver valutato l'opzione di tornare a casa e studiare là, che poco dopo viene scartata. Decide che può resistere qualche ora senza sigarette, e ficca il pacchetto nuovo nello zaino.

Pagina dopo pagina, fuori si fa sempre più buio, e Layla continua, imperterrita, a sottolineare e rileggere paragrafi. Anche se soffre molto la mancanza delle sue sigarette, a volte riesce a dimenticarsene. Ad un certo punto si alza e inizia a camminare in mezzo agli scaffali della biblioteca, sgranchendosi le gambe e mangiando qualche biscotto che si era portata da casa.

Quando torna, al suo tavolo è seduta un'altra persona. È decisamente più grande di lei, non di tanto però, e Layla è sicura di averla già vista da qualche parte. Torna al suo posto con circospezione, senza mai staccare lo sguardo dalla donna, che la nota solamente dopo che Layla si è seduta.

Appena alza la testa, la ragazza la riconosce. Non si ricorda il suo nome, ma sa che la vede spesso, a volte in discoteca e a volte al bar, spesso in compagnia di Dehya, che forse una volta gliel'aveva anche presentata.

Le due si squadrano per qualche secondo, e a rompere il silenzio è Layla.

"Frequenti anche tu l'Akademiya?" 

Era così che viene chiamata la loro università; nessuno in realtà sa perché, né perché le facoltà abbiano nomi così complicati e impronunciabili, ma dopotutto è una delle cose belle che la caratterizza.

"Sì, sono al terzo anno. Studio a Spantamad, insieme a Dehya e Cyno. Dovresti conoscerli" 

La donna ha un'espressione gentile in volto, ed effettivamente Layla conosce sia Dehya che Cyno; le pare che ne valga la pena continuare la conversazione, quindi si mette composta sulla sedia e ricomincia a parlare.

𝟔𝟔𝟔 𝐊𝐈𝐒𝐒𝐄𝐒 𝐎𝐍 𝐘𝐎𝐔𝐑 𝐅𝐀𝐂𝐄. ➣ 𝙜𝙞  𝙤𝙣𝙚𝙨𝙝𝙤𝙩𝙨.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora