mi sento diverso quando sto con te

43 5 0
                                    

Quella giornata mangiai fino a farmi sentire male non riuscivo a descrivere quello che provavo.... sentivo solo delle farfalle che volevano scappare dal mio corpo in ogni modo possibile e indimenticabile... mi sentivo male però lo sapevo che un giorno sarebbe successo questo, ormai lo intuitivo da un po'.
-allora come ti senti? -
Mi chiese mio fratello... e come vuoi che mi senta! Non sto affatto bene volevo che scegliesse me!
-Isa... tutto bene? - Mi chiese un'altra volta lui...
-non mi va di parlarne-
Mi alzai dal tavolo e mene andai, scappai dal rifugio e presi le mie pistole.
Andai alla ricerca di qualche zombi nelle vicinanze.... trovai a due km da lì un'orda di zombi che mi corsero a dosso -uno...- Sparai in testa a uno zombi -due...-
Sparai un proiettile che colpì due zombi
-tre!...-
Sparai in testa a tutti i zombi, tutti nello stesso punto, tutti con la stessa precisione
-ti sei calmata? -
Mi girai e mirai con la mia pistola.... era James.... calmati Isa respira ed espira non uccidere nessuno del tuo stesso clan... oramai ero una di loro.
-no! Non mi sono colmata! Non riesco a calmarmi-
Mi diventarono gli occhi rosso fuoco, non riuscivo più a trattenermi mi stavo per trasformare senza il mio permesso... questo non andava affatto bene per me e per James... che potrebbe diventare una mia vittima.
-scappa!-
James si avvicinò a me a passa veloce, mi sentivo la testa scoppiare le lacrime a gli occhi erano diventate rosse come quelle del sangue.
-ti ho detto di andartene!-
James stava a un passo da me... ma cosa stava facendo?
Mi abbracciò con forza e determinazione.... gli sveni addosso, prima di svenire mi sussurrò qualcosa all'orecchio ma non capii niente.
Mi svegliai nella stanza di James... la stanza era buia e vedevo poco quando cercai di alzarmi però non ci riuscii ero bloccata da qualcosa di pesante che avevo a dosso.
-James? Sei tu? -
-hm...-
Mi si attaccò ancora di più addosso... sentivo il suo respiro il suo battito del cuore e perfino i suoi muscoli per me scolpiti come una statua greca addosso.
Li diventai rossa come un peperone quando ci pensai, il mio cuore aumentò sempre di più... però dovevo dire che era piacevole stare a canto a lui quando dormiva, era da stargli lontano quando faceva lo stronzo di giorno... mi addormentai di nuovo.

Il giorno dopo.....

*James*

Mi svegliai addosso a qualcuno era molto piccino il corpo.... erano le otto di mattina il sole era già bello che alto.
-hm..-
Guardai finalmente chi avessi attaccato a me.... ho merda!
Era Isabella cazzo! E come faceva ad essere lì.... ah... per quello che era successo ieri, ma perché mela era portata nel letto.
Che carina quando dormiva... la preferivo così che quando era sveglia e mi rompeva il cazzo dalla mattina fino alla sera.... forse gli piacevo?.... nha...
- hm...che ore sono? – guardai il mio telefono che ormai avrà all'incirca otto anni, lo avevo rubato in un negozio di telefoni, come il resto dei videogiochi, tablet e computer che stavano nascosti nella mia camera.
-sono le otto- Isa scattò in piedi con gli occhi sgranati
-che cazzo ci faccio qui!?-
Gli raccontai cosa era successo... vidi che la sua faccia era una po' arrossata- le misi un braccio tra il collo e la spalla e gli feci cenno di seguirmi.
-andiamo a fare colazione?-
Lei annuì ancora un po' assonnata e stordita dall'altro giorno... e pensare che lei con una pistola mi possa far esplodere il cranio come aveva fatto con quei zombi mi eccitava, non capitava tutti i giorni di essere amico di una serial killer.
-senti mi puoi fare un favore?-
Che carina era ancora mezza addormentata e aveva tutti i capelli scombinati... mi venne da ridere
-si dimmi-
-oggi mi accompagni dal mio vecchio clan per prendere le mie cose?- wow... ora sapevo anche che aveva gli sbalzi di umore!
-va bene Nana- gli risposi sospirando, anche se era la sorella di Frederik non significava che io dovessi stare attaccata a lei tutto il tempo, ma dall'altra parte mi divertiva sentire Isabella lamentarsi di tutte le cose che la facevano impazzire del mio comportamento.
Mentre ci incamminammo alla sala grande mi schiacciò il piede destro facendolo a posta e ridacchiando a sua volta. Io invece per fargli un dispetto la presi come un sacco di patate fino a destinazione (ovvero alla sala grande dove avremmo mangiato le scorte che avevamo guadagnato con le vecchie scorte dei bunker che potevamo trovare in ugni casa).
-lasciami andare cazzo! -
-ehm, ciao ragazzi? Che sta succedendo? - ci chiese Federik con la faccia sconvolta, era ancora assonato ma purtroppo lui doveva essere il primo a svegliarsi per via che lui era il capo ecc...
-ciao Isa- Frederik saluto Isa, lei ricambiò subito con un sorriso. Nel fra tempo stavo ancora
-mi lasci stare stronzo! – mi ero scordato che avevo ancora a dosso quella nana diabolica.
La lasciai andare solo quando ci sedemmo al nostro tavolo, per dargli ancora più fastidio io mi sedetti vicino a Isa e in vece Federik ci guardava sempre con aria sconvolta mentre Isa cercava di darmi un pugno in faccia, quella ragazza non aveva il senso dell'umorismo alcune volte... anche se non la conoscevo da molto avevo già capito che sarebbe stato un vero inferno stare appiccicato tutto il tempo a lei, ovvio Frederik non lo poteva fare più di tanto. Anche se anche io avrei voluto stare per i fatti miei a dare fastidio a Frederik o a Gessy.

*Federik*

Oggi avevo un sonno bestiale, non avevo dormito bene per via dell'emozione che Isa fosse ancora vive e che un clan di queste parti non l'avesse buttata in un burrone o ancora peggio l'avesse data in pasto a un mostro o ad uno zombie -allora ragazzi come avete dormito? -
Chiesi una cosa al volo per non far sì che Isa riuscisse a dare una gomitata nell'occhio a James anche se sela sarebbe meritata, ieri era sgattaiolato insieme ad una ragazza fuori dalla base. Quel ragazzo non lo capivo, dice che è una persona solitaria ma poi è sempre in cerca di attenzioni, anche quando le persone stanno in condizioni pessime emotivamente. In quel momento non rispose nessuno dei due. James iniziò a ridacchiare come uno stupido, invece Isa non disse nulla al riguardo, anche se le sue guance si colorarono di un rosso acceso.

A un certo punto mi squillò il telefono. Lo presi e risposi alla chiamata...
-pronto... c'è qualcuno li... aiutatemi per favore.. sono stata rapita sono Gessy... non so dove mi trovo! No! Fermati! -
Gessy riattaccò al telefono... quella ragazza era come una sorella per James, lei era andata a fare un'esplorazione per andare a trattare una cosa top secret con il clan degli abissi. Gessy non si faceva vedere da una settimana quasi due.
-Federik tutto bene? – James mi guardò con aria seria. Non riuscii subito a rispondere ad Isa alla domanda che mi aveva appena posto.
-No non va bene Isa... uno del nostro clan è stato rapito- James si alzò in piedi di colpo
-chi!?- Abbassai gli occhi.... -hanno rapito Gessy- James era molto legato a Gessy loro due si sono conosciuti appena sono scoppiate le centrali nucleari in tutta la terra, sono compagni di squadra ma da quando Gessy iniziava ad uscire con un ragazzo del clan dei Bianchi le cose erano cambiate.

*Isabella*

Chi era Gessy.... magari sarà la fidanzata di James? No, non era possibile, nemmeno un pazzo si metterebbe con quello squinternato.... quando gli ha detto che è stato rapito qualcuno lui è subito sobbalzato in piedi senza pensare che avrebbe fatto un trambusto con la sua goffaggine.
-chi è Gessy? - Richiesi a Frederik cercando di capire al meglio la situazione.
Federik cercò le parole per spiegarmelo ma lo sorpassò James.
-Gessy e mia sorella adottiva.... quando avvenne l'apocalisse stavamo in un orfanotrofio malandato e ci crollò addosso... lei si salvò e io mi ruppi un braccio è da lì ci consideriamo fratelli... basta ho detto tutto-
Era la prima volta che mi parlava così tanto di una cosa che gli interessava veramente.... invece di prendermi in giro per la mia altezza o per i miei poteri incontrollabili.
'Drin! Drin!'
-dammi quel cazzo di telefono! – Urlò James. Prese il telefono in mano a Federik per richiamare il contatto... qualche minuto dopo James attaccò il telefono, dovevamo portare la metà delle provviste che avevamo per riavere Gessy... lo scambio si sarebbe effettuato nel palazzo dei Bianchi dove tenevano Gessy... ci saremmo dovuti mettere qualcosa di elegante e portare con noi qualcuno per far sembrare il più possibile che eravamo stati invitati alla cerimonia che si sarebbe tenuta poco dopo pranzo.... non capivo bene a cosa sarebbe servito tutto questo per fare uno scambio con qualcuno... c'è roba da matti.

-ho... ci sono già stata li io...- dissi, ricordandomi che li avevo un mio vecchio amico.
Tutti e due si girarono verso di me stupiti.
-no in che senso? Mi stai dicendo che conosci qualcuno nel Clan dei Bianchi?- Mi chiese James... aveva una faccia contenta in quel momento -si lì ci vive un mio amico che si è trasformato in uno di loro- era il mio vecchio compagno di giochi, eravamo inseparabili...
-perfetto allora quindi abbiamo una conoscenza lì dentro... però dobbiamo escogitare un piano se dovesse andare storto qualcosa e dovesse essere una trappola-
Disse mio fratello... non aveva del tutto torto su questo, potrebbe anche tradurmi il mio amico e mandare tutto al diavolo come aveva fatto Eden con la nostra relazione.... in quel momento mi fece un male devastante la testa... James sene accorse e mi prese per mano per andarcene via da lì
-noi ci andiamo a preparare allora... ciao- dissi James a Frederik.
Mio fratello mi tenne gli occhi puntati a dosso finché non cene andammo del tutto in quel posto enorme.
-a cosa stavi pensando? – mi mise una mano sulle spalle e mi guardò negli occhi.
-niente... perché a cosa dovevo pensare-
-magari a quanto sarei stato sexy con il mio abito più elegante...-
Ma cosa!? Lui sta male mentalmente allora! Non si rendeva conto che non faceva per niente ridere.
Gli schiacciai il piede e mene andai in camera mia.... presi il primo vestito che vidi, ne troppo scollato e nemmeno troppo aderente... anche se ne trovai uno che era il contrario delle mie aspettative.
Mi misi un vestito nero lungo con dei ghirigori e fiori neri, mi arrivava ai piedi... mi lasciai i capelli sciolti e mi diressi verso la porta quando qualcuno la apri nel mio stesso momento facendomi spaventare.
-Isa dobbiamo andare..... ma chi cazzo sei tu?!-
James mi guardò li fermo con la porta aperta e la bocca spalancata.... era bellissimo....

Fa che questo giorno non sia l'ultimo...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora